Team USA verso Parigi 2024: brevi considerazioni
Gli Stati Uniti vanno alla caccia del 5° oro consecutivo alle Olimpiadi ma qualche dubbio aleggia sulla squadra di Kerr.
Gli Stati Uniti vanno alla caccia del 5° oro consecutivo alle Olimpiadi ma qualche dubbio aleggia sulla squadra di Kerr.
Team USA ha completato ieri le sue amichevoli in preparazione delle Olimpiadi 2024, restano ampiamente favoriti ma questa volta non possono permettersi scherzi.
Non siamo più negli anni 90 dove c'erano SOLO loro e la Jugoslavia (tra l'altro separata), oggi il livello internazionale della pallacanestro è altissimo, ogni Nazionale può vantare più di un giocatore NBA e una coesione costruita negli anni. Gli Stati Uniti hanno avuto 2 settimane. Se vogliono il 5° oro consecutivo devono giocare 40' su 40 con grande abnegazione perché a Londra hanno rischiato due sconfitte che sarebbero state pesanti se non ci fosse stato il 39enne portabandiera.
Team USA 2024, considerazioni
- Difesa e attacco ad intermittenza: momenti di dominio sconcertante alternati a momenti da regular season NBA. Sono consci che bastano 5 minuti seri e archiviano il match ma, come scritto prima, il livello oggi è estremamente competitivo ed è un attimo passare dal +15 a +3 e rimettere in partita (ed in fiducia) gli avversari.
- Curry smania dalla voglia di fare Curry ma sa che non è a Golden State e gioca frenato, alterna giocate da Curry a forzature estreme per mettersi in partita. Deve trovare equilibrio, il segno lo lascerà a Parigi perché è un campione assoluto.
- Messaggio chiaro: è la squadra di LeBron James. Ha preso il ruolo che fu di Kobe a Pechino e Londra, pendono tutti dalle sue labbra ed è lui che indica la via. Romantico ma anche preoccupante.
- Anthony Edwards fa proseliti di essere la prima opzione ma NON è ancora “quel giocatore” che in questo contesto ti cambia la partita perché è ancora acerbo e troppo testardo. Qui serve intelligenza, visione e lettura del gioco. Lui, nei momenti concitati, va ancora testa bassa come ai Mondiali. Con Ant in campo servirebbe un equilibratore come Haliburton in gestione.
- Adebayo e Davis le certezze di Kerr, se poi AD gioca motivato non ce ne è per nessuno. Coincidenza che i break di Team USA arrivino sempre con lui e Bam in campo?
- Jrue Holiday è SEMPRE stato il migliore in campo in tutte le partite. Un giocatore che ha basato la sua carriera sull'agonismo e determinazione, in questo contesto è dominante e vitale. E poi è vincente dentro e sa come si gioca quando conta.
- Tatum & Booker non sono in una situazione facile: sono abituati a Boston e Phoenix ad avere tanto la palla in mano e tanta libertà, qui hanno pochi minuti e devono massimizzare per questo alternano grandi giocate a momenti abulici. Motivo per il quale Kerr non ha chiamato Jaylen Brown è anche questo.
- Embiid è il vero punto di domanda. Forse è al 50% della forma, di certo non è neanche vicino al 90%, può farne serenamente 20 (quelle mani non le hanno tutti) ma: dietro è un palo e quando vuole andare aggressivo rischia 4 falli in 4 possessi e questo lo destabilizza. Non conosce il gioco FIBA e, come per Jokic, il campo è “troppo stretto” e le difese sono iper aggressive questo comporta che non può giocare in libertà come è abituato. Con AD e Bam dietro Kerr può permettersi di far giocare Joel titolare per dargli ritmo.
- E poi ci sarebbe KD. Non è a posto ed è chiaro come lo è il fatto che Kerr piuttosto se lo tiene malconcio pur di non sostituirlo in quanto stiamo parlando del DOMINATORE DELLA STORIA IN CONTESTO FIBA. Si, non è una battuta, se loro vogliono vincere senza patemi la presenza anche per 10', su una gamba, di KD è fondamentale. Lui è l'UNICO che in qualunque situazione può segnare perché, essendo il più grande giocatore offensivo della storia del gioco, non patisce nessuna difesa e questo porta serenità (vedi Tokyo 2020). L'idea, da fuori, è che Kerr lo stia tenendo in una teca per lanciarlo poi nella fase ad eliminazione diretta. Ripeto, gli bastano 3 possessi per uccidere la partita e vincere l'oro.
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