Welcome to LBA 2021/22: Caio Pacheco!
Per il nostro quarto appuntamento della rubrica siamo diretti a Pesaro alla scoperta del play brasiliano Caio Pacheco.
Per il nostro quarto appuntamento della rubrica siamo diretti a Pesaro alla scoperta del play brasiliano Caio Pacheco.
Pesaro ha svolto un curioso mercato: non più basato sugli scarti della G-League o altro, ma si è cacciata a capofitto sul sud America e il primo acquisto è stato proprio Caio Pacheco.
Esperienze passate
Caio Pacheco nasce a San Paolo nel 99' e dopo aver svolto le giovanili nel Palmeiras viene notato da Pepe Sanchez (ex giocatore NBA e della nazionale argentina), che lo porta sotto la sua ala nella massima lega Argentina, dove milita per 2 anni.
Nel 2021 si sposta in Spagna all'UCAM Murcia nella liga ACB, dove però trova poco spazio (3 partite da 3.0 punti 2.0 assist e 1.0 rimbalzi).
Con la maglia della nazionale brasiliana è partecipe della squadra under 21 nel 2018, mentre nel 2020 veste la maglia della nazionale maggiore e nei match di qualificazione per la Coppa America 2022 mette a segno 17 punti contro il Panama e 18 contro il Paraguay.
Caratteristiche sul campo
Pacheco è un playmaker di 190 centimetri per 86 kg, le sue caratteristiche principali sono la velocità con cui attacca il ferro e il ritmo con cui gioca e che infonde ai compagni.
In attacco usa spesso i pick and roll e quando penetra è molto scaltro anche contro i lunghi che lo aspettano dentro l'area. Ha una discreta visione di gioco ed è un buon passatore, inoltre quando ha spazio non esita a tirare (nell'ultimo anno in Argentina ha tirato con il 30% da 3 punti) anche se deve migliorare il tiro, non proprio la sua prima scelta offensiva.
È un giocatore molto intelligente che però alle volte tende a rischiare molto la giocata e a perdere la palla, ma in generale è un ottimo scorer e molto furbo nel subire parecchi falli.
Cosa può portare
L'allenatore di Pesaro Aza Petrovic lo ha allenato nella nazionale brasiliana e sicuramente è stato lui a volerlo fortemente a Pesaro, da qui possiamo capire che sarà un elemento fondamentale della squadra e partirà sicuramente da titolare.
L'unica incognita è il suo anno da rookie, in Spagna ha avuto poche occasioni ma come detto qui a Pesaro avrà tante responsabilità e dovrà essere in grado di adattarsi alla pallacanestro europea.
Queste le parole del giocatore durante la sua presentazione di ieri:
Sono davvero contento di iniziare a lavorare con questi colori. Ho scelto di venire qui perché ho sempre sentito parlare benissimo di Pesaro e di questo club che ha una grande reputazione anche all’estero. Il campionato italiano è molto competitivo, inoltre qui abbiamo un grande coach come Aza Petrovic e un validissimo assistente come Bruno Savignani. Devo migliorare tanto ma posso promettere che lavorerò durissimo per fare sempre meglio ogni giorno con la maglia di Pesaro. Mi sento pronto per ricoprire il ruolo di regista della squadra, sono giovane ma non credo che sia una questione d’età. Da anni gioco come play titolare, dimostrerò il mio valore sul parquet. Ho scelto il numero 9 perché mio padre giocava con questo numero da professionista. Il coach lascia una grande libertà ai suoi giocatori, saremo liberi di creare e sono sicuro che non avremo difficoltà ad affrontare il campionato italiano.
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