Hard-Drive Team: Memphis Grizzlies
Torniamo nella Western Conference ed andiamo dove è nato Elvis Presley, Memphis, per vedere che musica suoneranno in questa stagione i Grizzlies.
Ultimamente ci siamo occupati di franchigie che, per un motivo o per l'altro, sembrano essere tutte ad una sorta di “last chance” per arrivare ad essere ancora operative sul parquet nel mese di Giugno. Probabilmente anche i Memphis Grizzlies, o comunque questo gruppo, possono essere considerati in queste condizioni. E se non sono all'ultima chiamata ci vanno davvero tanto vicino.
La scorsa stagione sono arrivati ad un passo dal poterlo fare, quel salto in avanti che avrebbe potuto portarli alle Finals, ma vuoi per gli infortuni, vuoi perché hanno affrontato una squadra comunque più pronta di loro, la corsa si è fermata a Maggio. Coach Dave Joerger, alla sua terza stagione sulla panchina della squadra del Tennesse, ha dimostrato di essere un signor allenatore, uno che fa lavorare tanto i suoi giocatori, uno che chiede grande attenzione difensiva, ma nella scora stagione si è anche visto un gioco che si è discostato dal lascito ereditario della gestione Hollins, ed i miglioramenti sono arrivati, ad iniziare dal record, 55-27.
Joerger non ha voluto grandi stravolgimenti nel suo roster, ha pensato di riempire qualche vuoto laddove ha ritenuto ci fosse, ha voluto fortemente la conferma di Zach Randolph, che sembrava già con i bagagli in mano, e riparte da dove il discorso è stato interrotto. Anche per lui il vantaggio è di lavorare con un gruppo che conosce, soprattutto nei leader, che rispetta e che lo rispetta e lo ascolta. Questa squadra non ha delle stelle di primissima fascia, anche se il catalano fratello piccolo è, secondo la mia opinione, il miglior centro puro della NBA, ma ha nel collettivo, nel piacere di giocare insieme in attacco e, fondamentale, in difesa, e nell'essere un gruppo vero i suoi punti di forza.
Viene da chiedersi cosa manca a questa franchigia per poter diventare la # 1 della Western, forse solo un po' di fortuna e meno infortuni quando conta. Di sicuro questi lotteranno fino alla fine e daranno parecchio fastidio a tanti. Adesso andiamo ad analizzare il roster.
BACKCOURT: Come ogni anno inizio la mia battaglia personale a favore di Mike Conley, PG offensivo e difensivo di assoluto valore, ma che non avendo nel gioco “spettacolare” una caratteristica viene sottovalutato da molti. Io nella mia squadra un Conley lo vorrei sempre. Con lui ci sarà sempre Tony Allen, che odi se gioca contro di te ma ami visceralmente se gioca per la tua squadra. Un giocatore duro, cattivo, ma uno delle anime forti di questa squadra. Altro giocatore un attimo sottovalutato è Courtney Lee, SG dotato di buona mano, in particolare sugli scarichi, buon difensore specie sulla palla,ed un altro lottatore.
È rimasto Vince Carter, veterano che si sta ritagliando nel finale di carriera un ruolo da specialista, e che qui ha ritrovato anche una seconda, terza o quarta giovinezza fisica. Beno Udrih ha trovato una squadra perfetta per il suo modo di giocare. Qui ha dimostrato di essere ancora un giocatore NBA, ed oltretutto piace molto al coach, cosa che non fa mai male. Russ Smith, PG, potrebbe riuscire a trovare minuti. L'ex Cardinals ha talento, ha anche una bella testa per questo gioco, deve solo riuscire a diventare più fisico.
FRONTCOURT: Marc Gasol ormai è nell'Olimpo dei lunghi della lega. Su di lui mi sono già espresso, e non solo quest'anno. Ogni stagione che passa mi ricorda sempre di più un lituano che se avesse avuto altre ginocchia avrebbe dominato anche da questa parte dell'oceano. Avviso ai naviganti, sta cercando di allungare il suo range di tiro portandolo oltre l'arco, cosa facile per uno con quelle mani, così giusto per mettere un'altra freccia in faretra. Al suo fianco ci sarà per l'ennesima stagione Zebo Randolph. Lo scorso anno ha avuto qualche problema fisico di troppo, ma ha migliorato praticamente tutte le sue statistiche, a parte i punti segnati, lasciando però più spazio offensivo ad altri protagonisti, ed i risultati si sono visti. Jeff Green giocherà dall'inizio in questa squadra, talento ne ha, tiro ed atletismo anche, qui deve riuscire a trovare continuità nel gioco ed attenzione difensiva.
É arrivato Brandan Wright, e secondo me questo è un bell'acquisto per i Grizzlies. Attaccante di tutto rispetto, giocatore di pick and roll notevole, e per questo motivo tiene sempre pct. Di tiro intorno al 60% dal campo. Ma non solo questo, anche la sua mobilità difensiva potrebbe tornare utile. Così come risulterà molto utile avere Matt Barnes nel roster, specie alla voce difesa, gioco sporco ed anche tiro da fuori. Lui ed Allen nello stesso roster....avversari avvisati. Ryan Hollins potrebbe trovare minuti, ma attenzione a Jarnell Stokes, PF giovane, che sta studiando e molto da Zebo, ma che è molto atletico, e grande intimidatore.
QUINTETTO BASE: Conley-Lee-Barnes-Randolph-Gasol.
Barnes mi piace più di Jeff Green, assicura difesa e cattiveria agonistica, cose che piacciono a coach Joerger, e Lee è preferibile in quintetto rispetto ad Allen, ad esempio per le percentuali di tiro.
PCT. PLAYOFF: 75%- Anche per loro non è se ma come ci andranno ai playoff. La posizione nella griglia sarà decisiva, ed a ovest è chiaro che non è possibile giocare una regular season con il freno a mano tirato, altrimenti si rischiano accoppiamenti pericolosi.
Arrivederci a domani con i Los Angeles Clippers
Hard-Drive Team 2015/16
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