NFL Playoffs 2020: Recap delle Wild Card

Succedde di tutto alle Wild Card NFL con Brady e Brees eliminati cin tante colpe sulle loro spalle, Houston sopravvive a Buffalo mentre Seattel facile a Phila.

                       

 

 

L'immagine parla da sola. Ultimo lancio della partita e Brady lancia un intercetto nelle mani dell'ex compagno Logan Ryan che timbra l'intercetto del 20-13 con nove secondi sul cronometro finale. Intendiamoci, la partita era comunque finita (si era sulle 2 yards dei Patriots e mancavano appunti pochi attimi alla sirena finale) ma questa azione è un'istantanea tremenda del momento di Brady costretto, dopo tanti anni, ad un'umiliazione simile. E se vogliamo la partita stessa è l'immagine della stagione di New England: gran difesa che tiene in gioco la squadra e l'attacco che segna solo con un trick play non mettendo poi, nella ripresa, un singolo punto sul tabellone. Spendiamo però due parole sui Titans che han cavalcato, per tutta la partita, la gran vena di Derrick Henry. L'ex Alabama ha mandato al manicomio la linea difensiva e i linebacker dei Patriots ammassando 182 yards su 34 portate (e un touchdown) e diventando il giocatore con più yards corse contro New England in una partita di playoff.
Che poi tutti questi discorsi avrebbero potuto essere diversi se gli stessi Patriots, avanti 10-7 a fine secondo quarto, non fossero riusciti nell'impresa di non segnare su tre tentativi ad una singola yard dalla endzone dei Titans (tre corse stoppate egregiamente dalla D avversaria) portando il punteggio sul 13-7 (calcio di Folk) invece del possibile 17-7 che avrebbe scavato un importante solco. Nel drive seguente Tennesse ha subito capitalizzato il gran lavoro della sua difesa, firmando il touchdown del sorpasso con lo scatenato Henry per il 14-13 quasi finale (il 20-13 è figlio del suddetto intercetto). Coach Mike Vrabel compie quindi un bello scherzetto al suo ex coach Belichick e si prepara ad una trasferta in quel di Baltimore. 

Houston Texans - Buffalo Bills 22-19 OT

 

La difesa di Buffalo scende a Houston in modalità da battaglia e per i primi due quarti i Texans non ci capiscono letteralmente niente. Watson viene messo sotto pressione costantemente, DeAndre Hopkins non riceve neanche una palla e l'inerzia è tutta dei Bills che chiuso il primo tempo avanti 13-0 tengono botta anche nella seconda parte di gara. La grande occasione per chiudere la partita arriva a metà terzo quarto con un fumble forzato sullo stesso Hopkins che però, Josh Allen e il suo attacco non riescono a convertire in meta. Il field goal di Hauschka sa di occasione persa e la differenza fra un 20-0 e un 16-0 è enorme. Scampato il pericolo di avere una partita chiusa, Watson si ricorda delle tante rimonte ai tempi del College e comincia a ruminare football. Prima pianta una run da 20 yards per il touchdown che accorcia le distanze poi trova Carlos Hyde per il touchdown che (dopo il field goal di Fairbarn) fissa il punteggio sul 19-16. Buffalo di carattere trova il field goal del pareggio e si va all'overtime dove però la maggiore concretezza dei Texans viene fuori e il field goal di Faibairn chiude la sfida.
Houston volerà a Kansas City in una sfida in cui partirà da supersfavorita mentre per i Bills rimane l'amaro in bocca di non essere riusciti a sbloccarsi nei playoff (una W manca da quasi venti anni). Di buono per Allen & Co c'è che la squadra è giovane e nel prossimo mercato potrà spendere tantissimo visto l'enorme spazio salariale disponibile.

 

New Orleans Saints - Minnesota Vikings 20-26 OT
 

Non aveva mai vinto nei playoff e mai in un Monday Night Football e lui era il classico che si scioglieva quando più contava. E invece ieri Cousins ha smentito tutti giocando una bella partita in quel di New Orleans, guidando i suoi Vikings ad un'insperata W che consegna ai "viola" una trasferta a San Francisco. Sgombriamo il campo da ogni dubbio dicendo che Minnesota ha ampiamente meritato la vittoria tenendo testa ai padroni di casa per tutta la partita e avendo anche un vantaggio di dieci punti ad inizio quarto quarto (dopo la meta dello scatenato Cook). Sul 20-10 è subentrato però un po' di "braccino" che i Saints hanno sfruttato accorciando prima le distanze con il touchdown sull'asse Brees-Hill (di cui un giorno dovremo scrivere un pezzo per raccontarne le gesta da QB convertito a Jolly buono per ogni situazione) poi han pareggiato con il field goal di Lutz.
All'overtime poi una magia sull'asse Cousins-Thielen ha poi permesso ai Vikings di prevalere. Se Minnie si prepara ad una lunga trasferta sulla Baia per Nola comincia la stagione del rimpianto: per il terzo anno di fila i Saints sono stati eliminati sull'ultima giocata della partita e quello che fa ancora più male è quel fumble perso proprio da Brees nel drive che avrebbe potuto portare New Orleans alla meta del 24-20 con pochi minuti sul cronometro. Un vero crocevia mancato che peserà come un macigno a lungo in Louisiana
 

 

 

Devo dire che se ci fosse una classifica dei QB più sfortunati dell'ultimo trentennio, Carson Wentz sarebbe in cima alla lista. Dopo tutte le disavventure dei primi anni fra i Pro, nel primo match di playoff della sua carriera, dopo appena otto azioni viene, colpito durissimo dal DE dei Seahawks Jadaveon Clowney e deve lasciare il campo per una sospetta commozione celebrale. Gli Eagles tengono duro per tutta la partita e il suo sostituto Josh McCown (alla prima anche lui in un match di playoff) non gioca neanche così male; troppa è però la sostanza di Seattle che, fatto il minimo indispensabile per portare un match contro una squadra che, oltre allo stesso Wentz, aveva una litania infinita di infortunati da mettere paura, si regala la qualificazione al turno successivo senza troppi patemi. Wilson & Co passano quindi il turno (17-9) e voleranno a Green Bay per il Divisional di domenica prossima