NBA 2022/23: Top 5 Comeback Player
Sono molti i nomi che non hanno giocato lo scorso anno e sono in cerca di riscatto: da #2 a Zion passando per Davis.
Sono molti i nomi che non hanno giocato lo scorso anno e sono in cerca di riscatto: da #2 a Zion passando per Davis.
La scorsa settimana abbiamo parlato di squadre, mentre oggi andremo a trattare in maniera specifica una categoria di giocatori. Coloro che, per un motivo o per un altro, non hanno giocato nella stagione 2021/22 di NBA. Basketball-Evolution vi propone quindi cinque grandi nomi assenti lo scorso anno in cerca di riscatto per la stagione NBA 2022/23.
TOP 5 COMEBACK PLAYER
Kawhi Leonard (Los Angeles Clippers)
Infortunatosi in maniera quasi misteriosa negli scorsi playoff 2021, alcuni credevano che Kawhi Leonard sarebbe tornato in azione proprio nella stessa postseason. Col senno di poi potremmo chiamarli illusi, ma è anche vero che i Los Angeles Clippers non sono mai stati chiari riguardo l'entità dell'infortunio al ginocchio. Alla fine si trattava di ACL e #2 è rimasto ai box per tutta la scorsa stagione, nonostante siano state molte le voci su un possibile ritorno. Durante l'estate abbiamo visto qualche foto di Leonard, che sembra in ottima forma visivamente, ma sarà il campo a confermarlo. Dopo aver lasciato Toronto da vincente nel 2019, Leonard ha dimostrato ben poco in una società che cerca disperatamente l'anello da almeno un decennio. Ora, se sia Leonard che Paul George riescono a rimanere intatti per una stagione intera, i Clippers possono dire la loro ai playoff. C'è sempre da valutare in che condizioni tornerà Leonard sul parquet, vista l'entità dell'infortunio all'alba dei 30 anni.
John Wall (Los Angeles Clippers)
Rimaniamo a Los Angeles, sempre in casa Los Angeles Clippers. L'ex “Lob City” ha deciso di prendersi un grosso rischio quest'estate, ma che potenzialmente potrebbe portare buoni frutti. Dopo essere uscito dagli Houston Rockets esercitando l'opzione da oltre 40 milioni di dollari, John Wall ha deciso di accasarsi ai Clippers per le prossime due stagioni (per un totale di 13 milioni). L'ex stella di Washington ha dovuto affrontare un brutto infortunio al tendine d'Achille nella stagione 2019/20, venendo così ceduto a Houston. Da lì il rientro, le 40 partite giocate con numeri discreti (20.6 punti e 6.9 assist) per poi non giocare per tutta la scorsa stagione. Wall non voleva proprio giocare a Houston ed ora il suo desiderio è stato esaudito: è il momento di tornare seriamente in campo. Se dovesse integrarsi bene nello schema di coach Lue, Wall potrebbe essere un'altra arma fondamentale per i Clippers.
Jamal Murray (Denver Nuggets)
A rovinare le speranze dei Denver Nuggets nella scorsa stagione sono stati gli infortuni in rapida successione di Michael Porte Jr. e Jamal Murray. Il 25enne aveva visto una rapida ascesa tra le giovani stelle della NBA fino al solito (ma tremendo) infortunio al ginocchio che gli è costato il ACL. Murray è riuscito a giocare tutte le 82 partite di stagione regolare solo al primo anno nella Lega, per poi diminuire rapidamente ma aumentando le proprie cifre. Alla corte del due volte MVP Nikola Jokić, Murray si è contraddistinto per le sue doti da tiratore affidabile sia fuori che dentro l'area. Con il serbo, Murray e Porter Jr. i Nuggets sono una squadra da temere.
Zion Williamson (New Orleans Pelicans)
Il giocatore con più da dimostrare e tutto da perdere nella stagione ormai alle porte. Zion Williamson ha espresso il proprio talento solo a sprazzi nella sua giovane carriera NBA. Con una media di oltre 25 punti di media, Williamson ha giocato solo una stagione “intera” da professionista: la 2020/21, nella quale si è guadagnato la prima chiamata in carriera al All-Star Game grazie a 27 punti, 7.2 rimbalzi e 3.7 assist. Durante l'estate c'è stata l'operazione al piede senza dire niente ai New Orleans Pelicans e in tutto questo Williamson ha preso qualche chilo di troppo. Da decisamente fuori forma quale era, ora Williamson è tornato ad essere quello che ci ricordavamo. C'è tanta attesa per il suo ritorno ufficiale in campo con una squadra che grazie a Brandon Ingram, C.J. McCollum e Jonas Valanciunas su tutti ha dato dei grossi grattacapi ai Phoenix Suns finalisti solo 12 mesi prima.
Anthony Davis (Los Angeles Lakers)
Torniamo nella Città degli Angeli, ma questa volta spostiamoci in sponda Lakers. Dopo aver addirittura mancato i playoff la scorsa stagione si può senza dubbio dire che i Los Angeles Lakers siano allo sbaraglio più totale. Le mosse fatte dal Front Office giallo-viola non hanno certo aiutato (vedi Patrick Beverley insieme a Westbrook…) una chimica di squadra che già prima faceva fatica a decollare. Con un ormai 38enne LeBron James come unico punto di riferimento, i Lakers hanno ufficialmente fatto un buco nell'acqua con Russell Westbrook, ormai odiato dai tifosi e separato in casa da un pezzo. L'ultima parte di quello che sulla carta sarebbe un Big Three è Anthony Davis, ormai perennemente infortunato. Dopo il titolo nella bolla di Orlando nel 2020, Davis ha giocato solo 76 partite nelle ultime due stagioni, non essendo praticamente mai in una buona condizione fisica. Nonostante abbia solo 29 anni, questa stagione sarà un crocevia importante per la carriera di Davis: bisognerà capire se potrà tornare ai livelli di prima in maniera costante oppure se la carriera verrà accorciata a causa dei troppi infortuni accumulati nella relativamente giovane carriera professionistica.
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