Olimpiadi rinviate e adesso per Team USA?

I Giochi di Tokyo dovevano essere come Pechino 2008 ossia la spedizione delle redenzione di Team USA, già diversi volontari di lusso ma adesso col rinvio?

USA Basketball, nella figura del Presidente Jerry Colangelo, ha confermato la fiducia nei confronti coach Gregg Popovich come guida tecnica di anche col rinvio delle Olimpiadi di Tokyo, un coach Popovich che per una serie di motivi ha deluso ai Mondiali dell'anno scorso; il Team USA di Cina 2019 è stato il peggiore dai tempi dei Mondiali di Indianapolis del 2002, 7° posto con una squadra composta con gli scarti delle rinunce delle stelle, inesperta, non abituata al contesto FIBA e che ha salutato la competizione ai quarti contro la Francia.

Di quella spedizione solo Donovan Mitchell strappò la sufficienza, Colangelo fu molto chiaro per la prossima spedizione: nessun Training-Camp, chi verrà chiamato dovrà venire e verranno tenuto a mente chi ha rinunciato l'anno scorso (CLICCA QUI per leggere).

Subito ci fu (maddai!) la coda dei volontari da Stephen Curry, passando per James Harden, Kawhi Leonard, Damian Lillard e pure LeBron James non aveva chiuso la finestra, col rinvio però cambiano gli scenari che andiamo ad analizzare in pro e contro.

CONTRO

Non si sa ancora se si concluderà la stagione NBA 2019/20 e se dovesse succedere comporterebbe un posticipare l'avvio della stagione 2020/21, quindi tutto posticipato col rischio di avere le NBA Finals 2021 a luglio e questo vorrebbe dire pochi Top-Players a disposizione, ipotizzando che i Gochi si disputino come programmato quest'anno verso fine luglio.
Esempio: Finals con una delle due di L.A e Boston vorrebbe dire automaticamente NO Davis/Leonard e Tatum.
Questo comporterebbe un a selezione di "seconde scelte" tra giocatori che non sono andati ai Playoffs o usciti prematuramente sperando che questi non vogliano riposarsi o, scusa protocollare, prepararsi per la stagione successiva.

PRO

Mettiamo caso che si riesce ad incastrare il tutto coach Popovich potrebbe recupare giocatori chiave come Kevin Durant (già 2 ori olimpici), Stephen Curry che oggi non vanta nessuan presenza ai Giochi, Klay Thompson, il figliol prodigo Kawhi Leonard e contare su giovani già lanciati come Trae Young e Jayson Tatum (che era in Cina ma s'infortunò, ndr) e sulle nuove leve in ascesa come Ja Morant e Zion Williamson, presenti nella prima lista dei 44 (vedi sotto).
Chi invece molto probabilmente non vedremo sarà LeBron, 36 primavere l'anno prossimo, ori olimpici ne ha ha già (2)...difficile.

Prima lista dei 44 finalisti (di cui 15 esordienti) di Team USA stilata il 10 febbraio 2020

Bam Adebayo (Miami Heat); LaMarcus Aldridge (San Antonio Spurs); Harrison Barnes (Sacramento Kings); Bradley Beal (Washington Wizards); Devin Booker (Phoenix Suns); Malcolm Brogdon (Indiana Pacers); Jaylen Brown (Boston Celtics); Jimmy Butler (Miami Heat); Mike Conley (Utah Jazz); Stephen Curry (Golden State Warriors); Anthony Davis (Los Angeles Lakers); DeMar DeRozan (San Antonio Spurs); Andre Drummond (Cleveland Cavaliers); Kevin Durant (Brooklyn Nets); Paul George (L.A. Clippers); Draymond Green (Golden State Warriors); James Harden (Houston Rockets); Montrezl Harrell (L.A. Clippers); Joe Harris (Brooklyn Nets); Tobias Harris (Philadelphia 76ers); Gordon Hayward (Boston Celtics); Dwight Howard (Los Angeles Lakers); Brandon Ingram (New Orleans Pelicans); Kyrie Irving (Brooklyn Nets); LeBron James (Los Angeles Lakers); Kyle Kuzma (Los Angeles Lakers); Kawhi Leonard (L.A. Clippers); Damian Lillard (Portland Trail Blazers); Brook Lopez (Milwaukee Bucks); Kevin Love (Cleveland Cavaliers); Kyle Lowry (Toronto Raptors); JaVale McGee (Los Angeles Lakers); Khris Middleton (Milwaukee Bucks); Donovan Mitchell (Utah Jazz); Victor Oladipo (Indiana Pacers); Chris Paul (Oklahoma City Thunder); Mason Plumlee (Denver Nuggets); Marcus Smart (Boston Celtics); Jayson Tatum (Boston Celtics); Klay Thompson (Golden State Warriors); Myles Turner (Indiana Pacers); Kemba Walker (Boston Celtics); Russell