Jason's Corner: viaggio nel mondo Stella Azzurra Academy

Il nostro Jason ha fatto visita a quella che in Spagna chiamano "Cantera" del basket italiano, qui il suo racconto con i protagonisti.

Scritto da FMB  | 

Il nostro Jason ha fatto visita a quella che in Spagna chiamano "Cantera" del basket italiano, qui il suo racconto con i protagonisti.

Ho avuto recentemente la possibilità di trascorrere un paio di giorni a Roma per “studiare” il progetto Stella Azzurra Academy: conoscere meglio la loro filosofia, il loro sistema e il loro modo di lavorare. Qui ho visto anche la presenza di una vera e propria cultura sportiva che non è tipica delle squadre italiane. Qui si insegna non solo pallacanestro ma si insegna ai giovani anche i fatti della vita. Da un lato ho potuto apprezzare la serietà con cui si lavora qui, la professionalità e la disponibilità dello staff ma anche la grande serenità che si respira qui alla Stella Azzurra.
Sono rimasto colpito dalla grande passione sia dello staff che dei ragazzi! Tra i ragazzi che mi hanno impressionato di più a livello di talento cestistico segnalerei Moussa Doumbia (lungo del 2005 proveniente dal Mali), Matteo Visintin (combo guard italiana del 2004), Fabrizio Pugliatti (un playmaker alto 2 metri del 2004 proveniente dalla Venezuela) mentre il prospetto NBA croato Leo Menalo purtroppo era infortunato (ma ho avuto poi l’occasione di fargli una intervista molto interessante). Ma lo scopo della mia visita non era quella di fare scouting ma quella di conoscere meglio la realtà della Stella Azzurra Roma e di condividerla con voi.

La Storia 

La Stella Azzurra Roma è stata fondata nel 1938 su un campetto nel cortile del istituto romano Collegio De Merode. La prima squadra dopo vari campionati minori vinti e le successive promozioni riesce ad arrivare fino alla serie A raggiungendo il massimo del suo splendore negli anni ’70 dove ottiene due quarti posti e disputa per due volte la Coppa Korac. Tra le sue file sono passati di recente atleti come Paul Eboua, Philippe Bayehe, Giampaolo Ricci, e prima di loro giocatori da Nazionale come Enrico Gilardi, Renzo Vecchiato e soprattutto Andrea Bargnani che è diventato una prima scelta NBA. Tra i coach invece spicca su tutti il Vate – Valerio Bianchini.

Impianti e Strutture

Due campi al chiuso sempre occupati da qualcuna delle tante squadre sia maschili che femminili che fanno parte della Stella Azzurra. Il campo principale, la ormai famosa palestra Altero Felici fu costruita da zero nel 2007 e sta facendo un “restyling” proprio in questi giorni per essere omologato ad ospitare le rimanenti partite della prima squadra in Serie A2. Inoltre vi è una foresteria, aule scolastiche per lezioni sia in presenza che on-line, una sala pesi, piscina, mensa, sala video, campi di basket all’aperto, uffici e cosi tanti trofei vinti nel corso degli anni che ormai non sanno più dove metterli al punto che ne vengono raccolti in ogni angolo della struttura sportiva.

Jason x Stella Azzurra

La vita sul campus

La Stella Azzurra Roma Academy si ispira molto al modello della prep school o piccola università privata Americana. Qui c'è un piccolo mondo auto-sufficiente dove i ragazzi hanno tutto quello che gli serve sia per quanto concerne il basket che per quanto riguarda la scuola e le necessità della vita quotidiana. Sono circa una quarantina i ragazzi che vengono ospitati nella foresteria e sono seguiti in maniera totale. A loro disposizione, oltre allo staff tecnico, ci sono anche vari insegnanti, tutori, medici, psicologi, nutrizionisti ecc...

In sede vi è anche un vero e proprio liceo scientifico internazionale legalmente riconosciuto frequentato da molti dei ragazzi/e dell’Academy. La foresteria della Stella Azzurra Academy e’ un vero melting pot di razze, nazionalità e culture. Sono infatti oltre una dozzina le nazionalità diverse che convivono nella struttura. Con giocatori provenienti da cosi tante realtà diverse, sul campo si parla sia inglese che italiano, proprio come una moderna squadra professionistica, ma fuori dal campo si sentono parlare tante altre lingue diverse.

L’organizzazione del lavoro e la giornata

Tra le cose che mi hanno colpito di più sicuramente c’è l’attenzione al dettaglio e la precisione nel stilare il programma di lavoro di tutte le squadre in seno alla Stella Azzurra dal mini-basket fino alla prima squadra. Ogni giorno infatti la vita dei ragazzi (nonché quella degli allenatori stessi) è organizzata nei minimi particolari – quasi al minuto. Tutti i ragazzi hanno un programma ed uno schedule quotidiano personalizzato che viene aggiornato in tempo reale di giorno in giorno.
Ciascuno di loro sa a priori che alla tal ora dovrà fare questo o quello. Ogni giocatore è infatti inserito in un sistema online che gli ricorda con tanto di promemoria sul telefonino che si deve preparare per essere alla tal ora al tal posto per fare la tal cosa che esso sia un allenamento, una partita, una terapia fisica, un tampone, una lezione scolastica o qualunque altra cosa. Il concetto è che in questo modo, con tutto già organizzato per loro, i ragazzi si dovranno solo concentrare sullo studio e il lavoro in palestra. 
Un esempio della giornata tipo di un giovane giocatore della Stella Azzurra potrebbe essere cosi:
⏰ 7.15: sveglia
⏰ 7.30 colazione
⏰ 8 – ore 12: scuola
⏰ 12.30: pranzo
⏰ 13:30: tampone covid 
⏰ 14: ripetizioni di Inglese
⏰ 16: allenamento basket con il gruppo B
⏰ 18: terapia fisica
⏰ 19.30: cena
⏰ 20.30: riunione
⏰ 21: tempo libero
⏰ 23: a dormire!

Concetto dei gruppi di lavoro

Ci sono più di 300 ragazzi e ragazze dai 13 anni in su che giocano nella varie squadre della Stella Azzurra Roma (che partono dal mini-basket fino ad arrivare alla serie A2). Contrariamente a quello che avviene normalmente in altre realtà sportive giovanili, qua alla Stella Azzurra i giocatori non sono suddivisi in maniera rigida in base alla propria annata (di nascita) oppure alla rispettiva squadra (U16, U18 ecc...) ma in gruppi fluidi e funzionali che cambiano ogni giorno in base alle esigenze sia del giocatore che delle varie squadre. Quindi un giorno un ragazzo nato del 2005 potrebbe allenarsi la mattina/pomeriggio con la squadra U18 mentre la sera con quella fatta prevalentemente di ragazzi della propria annata con cui magari andrà a disputare una partita di campionato il giorno successivo. È implicito che dare la possibilità ad un giovane di allenarsi frequentemente con giocatori più grandi aiuta molto a migliorare e maturare sia come persona che come atleta. Sono tanti infatti i ragazzi che giocano anche 2-3 campionati diversi in base alle necessità (un ragazzo/a del 2005 magari gioca il proprio campionato U16 ma poi fa parte anche del gruppo/squadra che gioca il campionato U17 o U18 se il suo talento glielo permette).

La mente

Coach Germano D’Arcangeli (foto in copertina) è il deus ex machina della Stella Azzurra. Tutto parte da lui che è veramente l’anima e la mente nonché il creatore del “progetto” Stella Azzurra Roma Academy. Ho avuto il piacere di conoscerlo meglio in questi giorni e posso dire che abbiamo parlato di tante cose interessanti – non solo di basket. Germano è un uomo pragmatico, parla poco ma non è mai banale. Insomma una persona a 360° che ragiona “outside the box” – fuori dagli schemi. Ha dedicato tutta la sua vita al basket e la Stella Azzurra è la sua creatura che posso immaginare sia quasi come un altro figlio per lui (in aggiunta a sua figlia Penelope e suo figlio Tommaso che giocano pure loro nelle giovanili della società) visto quanto amore, impegno e passione ci ha messo nel corso degli anni. Allenatore di basket dal 1989, Germano ha preso in mano la società della Stella Azzurra Roma nel 1997 ed ha dato vita a questo bellissimo progetto assieme alla moglie Monica (ex giocatrice di basket pure lei) investendo tanto di suo (sia tempo che denari).

L’aspetto del business

Oggi la Stella Azzurra si evolve sempre di più anche come business: Camp estivi, allenamenti privati, preparazione per andare al college in USA, valutazioni tecniche e presentazione video da presentare alle università americane per ottenere una borsa di studio. Ma la “produzione” di giocatori pronti per il livello senior rimane sempre il core business...
Qui l’obbiettivo non è vincere campionati ma quella di insegnare pallacanestro e creare giocatori. Oggi la reputazione della Stella Azzurra Academy è tale che ormai non devono più andare loro a cercare/reclutare nuovi giocatori perché sono i giocatori stessi (o i loro allenatori, genitori, procuratori) a chiedere (spesso a pregare letteralmente) a Germano D’Arcangeli e il suo staff di dargli una chance.

La Stella Azzurra è diventato un punto di riferimento importante non solo per il basket italiano ma ormai anche per quello internazionale vista la quantità di atleti stranieri reclutati negli anni e l’interesse sempre crescente di agenti e rappresentanti di squadre a livello mondiale – persino dal mondo NBA! 

Jason Filippi
 


💬 Commenti