LBA 2020/21, il commento della 13^ giornata

Il commento della giornata 13 di LBA: Cantù e Cremona sgambettano Reggio e Brindisi, Milano abbatte la Virtus e la Fortitudo vince a sorpresa contro la Reyer, a riposo Trento.

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Il commento della giornata 13 di LBA: Cantù e Cremona sgambettano Reggio e Brindisi, Milano abbatte la Virtus e la Fortitudo vince a sorpresa contro la Reyer, a riposo Trento.

RECAP 13^ GIORNATA

I gregari di Cantù sorprendono Reggio

Giornata 13 di Lba con diverse sorprese. Prima fra queste quella di Cantù a Bologna contro Reggio Emilia. La squadra di Martino dimostra ancora di non riuscire a trovare continuità post-rientro dal covid. Si affida spesso e volentieri ai due leader della squadra Taylor e Elegar, ma dietro di loro poco e niente. Pessima prestazione al tiro, spesso arma in più e sotto in tutte le altre statistiche di squadra. Cantù invece dimostra che a pieno potenziale (rientrati bene Leunen e Smith) potrebbe navigare in acque ben più calme. Intanto mentre il nuovo acquisto Bigby-Williams deve ancora entrare nelle rotazioni, Kennedy sta continuando a migliorare di partita in partita, con quella di sabato che l’ha avvicinato al Kevarrius Hayes della scorsa stagione. Prima dell’anno nuovo che vedrà la Fortitudo ospite al Pala Desio, in una gara importantissima per entrambe.

Si ripresentano i blackout per Brescia

Si fermano a 3 le vittorie consecutive per la Germani dall’arrivo in panchina. Inizio gara che promette bene, con Brescia che tocca il +16 e Sassari che non trova buoni tiri. Nel secondo quarto il problema che ha inficiato di più sulla gestione di Esposito. Arriva così un parziale di 26-14, con il risveglio sassarese nel finale pre-intervallo. Rientro in campo dove ritorna l’equilibrio e con Brescia che dimostra di poter stare a determinati livelli, nonostante l’assenza del “più curato” dalla cura Buscaglia, Luca Vitali. Nel fine gara Sassari tiene alte le percentuali al tiro (52.2% da 3) e tiene bene sugli attacchi della Leonessa, toccando quota 100. Da segnalare la buona prova di Bortolani, specialmente nella prima metà gara e Moss. Pozzecco trova ottime risposte dallo specialista Kruslin, 12 punti fatti di 4 triple in momenti chiave e un’altra prova super di Bilan, Mvp e Bendzius. Male Burnell, che corregge solo verso la fine i tanti errori della prima metà gara.

Pesaro mai così in alto

La VL di coach Repesa bissa il successo ottenuto con Brindisi e si trova quinta in classifica come non succedeva da 10 anni. A farne le spese Trieste, che come nel caso della Reggiana, non riesce a trovare continuità dal rientro post-covid e rimane stazionaria in ultima posizione con Varese. Oltre le doppie doppie di Cain, Mvp e Robinson, grande partita di Zanotti da 21 punti (massimo in carriera) quasi perfetto al tiro (9/10 dal campo) a dimostrazione di quanto Repesa sia uno specialista nel far crescere i suoi giocatori. A Dalmasson non basta un ispiratissimo Milton Doyle e un Henry che torna a livelli accettabili per i suoi standard, visto che incidono molto i passi indietro di Delia e Alviti.

Harakiri Varese sul finale

Partita che vive di parziale e contro parziali specialmente sul finale, tra i più concitati di giornata. Varese grazie a un ottimo Scola va all’intervallo sul +15. Blackout al rientro con Treviso che si porta avanti con un eloquente 24-1. Varese rientra e a 3’’ dalla fine è avanti di 3. Fischiata dubbia di Paternicò che da un antisportivo proprio a Scola su Mekowulu. Il fallo antisportivo col nuovo metro, inspiegabile, sta rischiando di condizionare molte partite e Sokolowski appoggia il 79-80 finale. Per Bulleri manca all’appello il solito Strautins, mentre da segnalare un’altra ottima gara di David Logan.

La partita del 2020 va a Milano

Così si può definire la sfida al PalaFiera tra Segafredo e Armani, visto lo stop preventivo del campionato e la trasmissione, rivedibile a dir poco su Rai 2. Ritmi altissimi e punteggi altrettanto per tutti i primi 2 quarti, dove la Virtus dimostra di essere in ritmo, dopo i tanti blackout visti in altre partite. Belinelli visto altamente in difficoltà a livello fisico segna un 1/7 dal campo. La differenza rispetto al 29/12 2019 la fa però Milano. Allora Rodriguez era l’uomo principale dell’attacco Olimpia, mentre ieri, con il Chacho ispirato solo nella prima metà, gli uomini da cui andare sono Shields, Datome e Leday, portando così la difesa bolognese a dover spartire il lavoro su più giocatori, non più su uno solamente. Arriva così la 5° sconfitta casalinga per la V, viste anche le occasioni mancate per passare in vantaggio sul finale. Per Milano è una vittoria importante per la fiducia, meno per il campionato, in vista dell’impegno col Cska di Eurolega.

Dalmonte e la F sorridono

Terza vittoria in campionato nelle 4 gare con coach Dalmonte in panchina. A differenza di quelle arrivate con Pesaro e Cremona, quella contro la Reyer è la più sorprendente e insperata. Fuori per infortunio Saunders, Aradori e Happ, con Baldasso ad assistere dagli spalti. Finalmente Adrian Banks, forse libero da chi gli pesta i piedi (?) gioca la sua migliore partita in maglia Fortitudo. Inoltre Totè, ex della gara, zittisce ancora una volta le voci che lo volevano sul mercato, tenendo bene su Watt e soprattutto Fotu. Venezia ha ritrovato i vari infortunati lungo degenti, ma fatica ancora a trovare la quadra e subisce l’atteggiamento aggressivo di Bologna. Vittoria che da sorriso e respiro alla Fortitudo, mentre la sconfitta della Reyer rischia di compromettere la partecipazione alle Final8.

Cremona continua a infastidire le grandi

Altra grande prova dei ragazzi di coach Galbiati, che a sorpresa stoppano un’altra volta Brindisi. Partita dove regna l’equilibrio per quasi tutti i 40 minuti. La prima metà se la dividono equamente con Brindisi che si porta avanti prima e Cremona che pareggia poi sul 45 pari. Nel finale in volata si decide il match sull’ultimo possesso con Tj Williams che firma il +2, per uno stop che non mette in discussione nulla per l’HappyCasa, mentre la Vanoli si porta nella zona sicurezza a quota 10.


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