Trade Knicks-Timberwolves per Towns: Pro e Contro

Il centro saluta Minnesota dopo 10 anni per approdare a New York che, di fatto, va all-in per lottare per il titolo

Scritto da FMB  | 

Il centro saluta Minnesota dopo 10 anni per approdare a New York che, di fatto, va all-in per lottare per il titolo

Come un fulmine a ciel sereno venerdì notte i New York Knicks e i Minnesota Timberwolves hanno completato la trade che ha visto Karl-Anthony Towns salutare Minnesota per approdare nella Grande Mela. Uno scambio che regala nuovi scenari: i T-Wolves diventano definitivamente la squadra di Anthony Edwards e i Knickerbockers candidarsi come prima contender dei Celtics. Andiamo ad analizzare Pro e Contro della trade

New York Knicks

PRO

Dopo aver perso in Free-Agency Isaiah Hartenstein e per infortunio Mitchell Robinson (salterà l'inizio stagione), NY aveva bisogno di un lungo ed è andata sul pezzo forte.  Towns sulla carta è il perfetto secondo violino per Jalen Brunson che potrà vantare su uno dei migliori lunghi della Lega dentro e fuori dal pitturato. KAT dal 2017 ha migliorato sensibilmente l'affidabilità e l'efficienza da dietro l'arco (40%), i centri avversari sono costretti a seguirlo sul perimetro e questo, ovviamente, lascerà il pitturato scoperto per l'attacco di Brunson, Bridges, Anunoby e Josh Hart.

CONTRO

Se in attacco Towns è un upgrade, non si può dire in difesa dove Hartenstein o Robinson erano ottimi rim protector e difensori aggressivi. Ma i veri problemi di questa trade per New York sono 2:
1) Lo stesso dell'anno scorso: NON c'è profondità di panchina e sappiamo in che condizioni fisiche drammatiche la squadra ha giocato i Playoffs 2024 e se vuoi vincere hai bisogno profonde e qualitative rotazioni
2) Perdere un tuttofare attacco-difesa come Donte DiVincenzo. Sarà Miles McBride l'uomo chiamato a prendere il ruolo di "Big Ragu" diventato un idolo l'anno scorso al Garden.
Infine, con questa trade New York passa da “Dark Horse” a “Contender” ovvero doppia pressione, doppia responsabilità nella peggior piazza dello sport business USA, un aspetto non da poco per una frachigia che non era più abituata.

Minnesota Timberwolves

PRO

Non ce ne sono. Ecco, l'aggiunta di DiVincenzo offre ad Edwards, stella assoluta della franchigia, un “partner” perfetto in attacco ed un alleato in difesa per non farlo stancare sugli esterni avversari.

CONTRO

Gobert e Towns ci hanno messo più di una stagione a trovare sintonia ma poi, una volta trovata, sono arrivati alle finali della Western Conference. L'assetto 2023-24 dei Timberwolves era perfetto per competere, la serie contro Denver lo ha prosciugati fisicamente e mentalmente (Sconfitti 4-1 contro Dallas) ma la base era ottima, adesso la struttura cambia radicalmente attacco e difesa.
Towns era perfetto per Edwards perché gli apriva il campo proprio per il tiro da 3 e gli consentiva di andare al ferro o scaricare, il tutto con Gobert sotti i ferri quindi con alta possibilità di seconde chance. Randle non è Towns. È un giocatore abile nel crearsi il tiro ma da dietro l'arco tira con il 33% e questo fattore sarà cruciale.
Minnesota l'anno scorso piegò a G7 i Nuggets perché la staffetta Gobert-Towns-Reid sfianca letteralmente Jokic, adesso questa forza sotto canestro viene a mancare ma non solo contro Denver. 


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