Carriera più longeva, Steph Curry chiede consigli in...NFL!

La stella dei Warriors ha parlato con un veterano del football in merito al prolungare la carriera il più possibile.

All'alba della tredicesima stagione con Golden State, a 33 anni suonati e con in tasca un nuovo fiammante rinnovo di contratto con i Warriors, Steph Curry guarda al prossimo futuro da uomo cestisticamente maturo e pronto ad affrontare quella che è la fase finale della propria carriera.

Proprio in vista di questa fase cruciale e con gli anni che avanzano, Curry ha voluto consultare il massimo esperto mondiale in tema di "durabilità sportiva", Tom Brady.

Proprio il leggendario QB californiano (curiosamente originario di San Mateo, nella zona della Baia) ha saputo dare alcuni consigli utili al #30 gialloblu. In particolare l'asso dei Tampa Bay Buccaneers si è soffermato sull'approccio quasi year-to-year che ha avuto nei suoi "trenta".

A Monty Poole dell'NBC Bay Area lo "Chef" ha raccontato della chiacchierata col QB di Tampa:

Mi ha detto che quando aveva tra i 30, la metà e la fine dei 30, era sempre, “Penso di avere ancora due anni in me. Resta. Fai tutto quello che puoi per sostenerti e rimanere forte fisicamente e mentalmente. E poi alzi lo sguardo e lo dici di nuovo, lo dici nei prossimi due anni e lo dici di nuovo”.

Un approccio quindi legato ad una visione di breve periodo con la possibilità di concentrarsi principalmente su quanto controllabile nello specifico momento non facendo piani di lungo periodo.

Va da sè che l'immenso successo avuto da Brady fino ad oggi (44 anni) non è solo figlio di questo tipo di propensione ma anche del seguire poi un regime di vita e allenamento quasi "impossibili" per i comuni mortali. A questo va aggiunto anche il fatto che lo stesso Brady ha avuto l'unico grosso infortunio in carriera nel 2008 quando, a 31 anni, era nel "prime" con tutto il tempo di recuperare.

Curry è attualmente legato agli Warriors fino al 2026 quando, anagrafe alla mano, avrà 38 anni.