Damian Lillard, quale futuro lontano da Portland?

Al momento con Team USA in vista di Tokyo, il futuro di Damian Lillard è tutt'altro che scritto: facciamo chiarezza sulla situazione.

Damian Lillard è senza dubbio il giocatore più chiacchierato all'interno della NBA al momento. Il numero 0 attualmente in forza ai Portland Trail Blazers è al centro delle voci di mercato, le quali lo vedrebbero lontano dalla franchigia dell'Oregon per la stagione 2021-22. Nelle 8 apparizioni ai playoff trascinati da Lillard, i Blazers non hanno mai trovato il successo sperato, arrivando solo una volta alle Conference Finals, nel 2019, asfaltati poi dai Golden State Warriors per 4-0. 

In un'intervista concessa a Yahoo Sports, Damian Lillard ha parlato della sua frustrazione nel momento dell'ennesima eliminazione ai playoff contro i Denver Nuggets orfani del loro secondo miglior giocatore Jamal Murray. “Dame Time” ha ribadito più volte come quei Nuggets fossero decisamente battibili e che lui, come la franchigia, abbiano pesantemente fallito negli ultimi anni. Al momento Lillard si trova a Las Vegas per giocare delle partite in vista delle olimpiadi che si svolgeranno a Tokyo, Giappone nel giro di una settimana. L'impegno con Team USA e la delusione della ultima postseason hanno fatto riflettere a lungo lo 0 dei Blazers, che forse non è mai stato così lontano dalla franchigia che lo ha scelto nel lontano 2012. 

Se si parla di lealtà nel mondo NBA, senza ombra di dubbio Lillard primeggia sotto questo aspetto, il quale ha ribadito più volte nel corso degli anni che avrebbe voluto indossare solo la casacca dei Blazers nel corso della sua carriera professionistica. Purtroppo le voci corrono alla velocità della luce nei media d'oltreoceano e qualche giorno fa sembrava che Lillard avesse chiesto alla dirigenza di Portland una trade. Infatti, dopo l'allenamento svolto con la nazionale a stelle e strisce, Dame Dolla si è concesso ai microfoni dei giornalisti per discutere queste voci: “Le voci di una mia richiesta di trade alla dirigenza non sono vere. Mi vedo in maglia Blazers la prossima stagione, sogno di vincere e voglio farlo a Portland, ma è il momento di fare le mosse giuste perché questo accada”.

Proprio in questi pochi secondi pubblicati da ESPN, Lillard sembra lanciare un ultimatum: “Le voci su una mia eventuale trade non sono vere, ma allo stesso tempo non ho ancora preso una decisione definitiva riguardo il mio futuro”. Queste parole sembrano dirette ai piani alti della dirigenza Blazers, invitando quasi ad una presa di coscienza prima e di coraggio poi per migliorare e puntare al tanto ambito titolo NBA. 

Guardando il roster di Portland, è ovvio come non si possa puntare ad arrivare alla fine della postseason, anche con il cambio di allenatore. Infatti, dopo questi playoff Terry Stotts ha annunciato che non sarà più alla guida dei Blazers per la prossima stagione. La ricerca del nuovo Head Coach dei Blazers è stata estenuante ed ha coinvolto molti nomi. Sembra che anche Lillard avesse una preferenza riguardo al nuovo allenatore: la stella di Portland avrebbe voluto Jason Kidd al capo delle operazioni, vincente sia a Dallas come giocatore che ai Lakers come assistente. La dirigenza ha invece preferito Chauncey Billups, alle prime armi come allenatore e con delle accuse di violenza sessuale risalenti al 1997 che hanno fatto scalpore. 

La situazione salariale dei Blazers non è certo delle migliori e servono dei rinforzi pesanti soprattutto per quanto riguarda la difesa. Portland si trova infatti al 29° e penultimo posto per quanto riguarda l'efficienza difensiva. Ci sono voci che parlano di un eventuale approdo di Ben Simmons (in uscita dai Phidalephia 76ers) in Oregon, in cambio di uno tra Lillard stesso o CJ McCollum. Quelli che vogliono Damian Lillard lontano da Portland parlano di destinazioni come i New York Knicks, i Miami Heat e le due squadre di Los Angeles, sia Clippers che Lakers.