NBA 2024-25, semplice commento di metà stagione e awards

La stagione si ferma per la pausa All-Star, andiamo ad analizzare le due conference e i candidati ai riconoscimenti

Scritto da FMB  | 

La stagione si ferma per la pausa All-Star, andiamo ad analizzare le due conference e i candidati ai riconoscimenti

All-Star Week-End alle porte a San Franciso e quindi tempo di fare il punto della situazione. Un veloce commento sulle due Conference, sulle delusioni e sui possibili vincitori degli Awards 2024-25

Eastern Conference

È una conference a 3 squadre per sfidare i Celtics. Boston è la squadra da battere (non solo ad East) perché è strutturalmente la più forte della Lega e bisogna capire chi tra Cleveland, New York e Milwaukee potrà arrivare ad insidiare l'armata di Mazzulla. I Cavs sono un'ottima giovane squadra in crescita il punto è la maturità quando la posta in palio sarà importante, NY con Towns ha alzato il suo livello e allungato le rotazioni ed il punto è lo stesso dell'anno scorso ovvero in che condizioni arriveranno alla post-season. Milwaukee ha IL giocatore più dominante della Conference, Giannis, ma Boston sa come fronteggiarlo ed il supporting cast de Bucks non garantisce ad oggi quel livello per battagliare con i Celtics.
Tra le squadre possibili mine vaganti attenzione ai Detroit Pistons e agli Orlando Magic sopratutto a quest'ultimi che recuperati Franz Wagner e Paolo Banchero risaliranno la classifica.

Western Conference

Il vero Far West! I Thunder hanno scavato un solco (44-10 a +8.0 sulla seconda), squadra al completo e completa in ogni ruolo e sono la squadra ovviamente da battere. I ragazzi di Daigneault adesso sono chiamati all'esame maturità come, d'altronde, la loro prima inseguitrice ovvero Memphis. Tornato Morant i Grizzlies sono ritornati dove li avevamo lasciati con Jaren Jackson Jr alla sua miglior stagione in carriera e con anche delle armi in più come la crescita esponenziale dello spagnolo Santi Aldama, la rivelazione dal Draft Jaylen Wells. Un colpo alla Dead-Line (Butler?) li avrebbe messi sullo stesso livello dei Thunder.
Se OKC e Memphis devono dimostrare in post-season il loro valore, chi lo conosce già sono i Denver Nuggets che zitti zitti hanno trovato la quadra con Westbrook e con Minnesota che non ha più la staffetta Towns-Gobert Jokic non ha rivali in tutta la Conference, inoltre Jamal Murray sembra essere tornato l'alfiere di sicurezza del serbo. Sotto tante mine vaganti.
Houston ha un enorme potenziale ma sta attraversando un periodo di crisi, le due Los Angeles post Dead-Line possono essere le vere sorprese: se Lue riesce a recuperare Simmons le rotazioni dei Clippers sugli esterni (Harden, Powell, Leonard, Bogdanovic, Simmons) sono e migliori dell'Ovest, James-Doncic valgono da soli mezza squadra ma i gialloviola sono l'unica squadra che pitturato scoperto…

Delusioni

Philadelphia 76ers: Tutto sbagliato. Sbagliato l'aver puntato su Paul George come stella da affiancare a Joel Embiid ma, soprattutto, sbagliata la gestione di Embiid. Il giocatore si trascina per il campo, fisicamente non regge 3 partite in una settimana e questo lo porta ad essere conservativo e anche nervoso. Per il suo bene dovrebbe fermarsi, operarsi bene a spalla e ginocchio, fare una riabilitazione fatta bene e tornare sennò la sua carrira sarà molto breve

Phoenix Suns: Un disastro annunciato. Booker-Beal-Durant non funzionano e anche Budenholzer lo sta pagando sulla sua pelle. Squadra priva di tutto se non delle fiammate di D-Book e KD che spesso sono fine a loro stesse. L'arrivo di Richards ha "sistemato" il ruolo del 5 ma la sostanza cambia poco. Spiace vedere Durant che è andato a “tankare la sua carriera” in questo modo…

Awards 2024-25

  • MVP: Shai Gilgeous-Alexander (OKC)
  • Rookie of the Year: Jaylen Wells (MEM)
  • D.P.O.Y: Josh Hart (NYK)
  • M.I.P. Cade Cunningham (DET)
  • Sixth Man of the Year: Payton Pritchard (BOS)
  • Coach Of The Year: Kenny Atkinson (CLE)

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