We're Talking 'Bout: Ultima Puntata

Questa puntata sarà l'ultima per questa rubrica. We're Talking 'Bout ha fatto rivivere in due anni le stagioni NBA dagli albori della lega fino alla stagione 1979/80. Con due puntate extra sulla ABA e sulla ABL, due leghe che sono state importanti per la nascita e la crescita del basket professionistico USA così come lo conosciamo adesso. Come abbiamo scritto andare oltre questa stagione non avrebbe senso. Al di là delle età di chi legge, la stagione 1979/80 è la reale chiave di volta per tutto il movimento cestistico chiamato NBA. Grazie a quella stagione la CBS deciderà di continuare il rapporto con la lega non riducendo l'impegno ma, anzi aumentandolo, e questo, come viene riconosciuto è stato anche merito del commissioner Larry O'Brien e della sua decisione di aprire alle cable TV. Il mercato televisivo, negli anni successivi, diventerà sempre più importante e remunerativo per le franchigie NBA. E sarà anche grazie alla (ri)esplosione mediatica della NBA che i vertici della lega decideranno di intervenire duramente sull'altro grosso problema che si stava trascinando dietro sin dalla metà degli anni 70, quello dell'uso ed abuso di droghe da parte dei giocatori, anche di livello. Una lega così esposta non poteva più affidarsi solo al controllo interno delle squadre. La morte, tragica, di Terry Furlow fu, in quel caso, la goccia che fece traboccare il vaso. I controlli si intensificarono, gli stop, i ricoveri per riabilitazione e le sospensioni aumentarono, fino ad arrivare alla prima radiazione definitiva dalla lega per reiterato uso di cocaina comminata a John Drew, stella degli Utah Jazz. Anche perché la NBA puntò tutte le sue fiches per risollevarsi sulla rivalità tra due facce nuove, e pulite, Magic Johnson vs Larry Bird. Soltanto i Sixers di Julius Erving e Moses Malone, in quella decade, riuscirono ad intromettersi in quel dualismo. Poi arrivarono i Bad Boys di Detroit, ma a quel punto tutto era già ripartito. Larry Bird - Magic Johnson Per noi old parlare delle stagioni dopo questa sarebbe inutile ed anacronistico. La NBA sbarcò sui teleschermi italiani, su PIN, all'inizio del 1981 e quel sabato pomeriggio io me lo ricordo benissimo. Della stagione 1979/80 va ricordato il dominio ad est dei Boston Celtics di coach Bill Fitch con Larry Bird, Dave Cowens, Cedric Maxwell, Nate Archibald e Chris Ford, mentre ad ovest altrettanto dominanti furono i Los Angeles Lakers, inizialmente affidati a Jack McKinney, sostituito quando questi ebbe un terrificante incidente in bicicletta, da Paul Westhead, di Kareem Abdul Jabbar, Magic Johnson, Norm Nixon, Jim Chones e Jamaal Wilkes, con Michael Cooper in versione fenomenale sesto uomo. La finale sembrava scritta ma qualcuno a Philadelphia aveva idee diverse. Così Billy Cunningham portò i Sixers di Julius Erving, Darryl Dawkins, Maurice Cheeks, Lionel Hollins ed Henry Bibby, alle Finals, spazzando via sorprendentemente i Celtics 4-1 alle finali di conference. E su quelle Finals è stato scritto e a volte romanzato tutto, anche di più. Cinque partite molto belle ed intense. Gara 5 con Jabbar che si procura una terrificante distorsione alla caviglia, ma decide di finire quella partita importantissima, e tiratissima, segnando 40 punti per il 108-103 Lakers che porta la serie sul 3-2 L.A.. Poi gara 6 diventata leggendaria, anche troppo. La storia la si conosce, Jabbar che non può giocare, i dubbi di Westhead che in aereo si vede avvicinare da Magic Johnson che dice che giocherà lui centro. Perplessità tante, e Sixers convinti di poter girare la serie grazie a quella gara 6. Convinzione che cadrà sotto i colpi del rookie da Michigan State, che ne mette 42 con 15 rimbalzi e 7 assist, e Wilkes, spesso dimenticato, che ne aggiunge 37. Magic in realtà non giocò quasi mai da centro vero, i Lakers giocarono in pratica con quattro piccoli quasi sempre più Chones, una PF, da centro. Quando si parla del gioco in post dominante di quel periodo forse si dovrebbe dare un'occhiata a quella gara 6. Il basket moderno iniziò allo Spectrum di Philadelphia. I Lakers vinsero partita e titolo per la gioia di Jerry Buss, Magic Johnson venne nominato MVP delle Finals, andando a pareggiare, quanto a onorificenze vinte, il premio di Rookie Of The Year dato a Larry Bird. Certo uno aveva vinto il titolo NBA al primo tentativo, ma l'altro ebbe modo di rifarsi. E mi piace citare anche il vecchio Kareem Abdul Jabbar, che vinse il premio di MVP della Regular Season, a volte dimenticato, ma che ha fatto la storia di questa lega. Chiudiamo qui, non andiamo oltre, speriamo di essere riusciti quanto meno ad incuriosirvi un pochino con 35 anni di storia di basket. Se siamo ai LeBron vs Steph lo dobbiamo a loro, soprattutto a loro, non andrebbe mai dimenticato, senza fare inutili paragoni che non hanno alcun senso pratico. Grazie a tutti è stato per me un piacere. Chiudo ringraziando F.M.B., che ha consentito a questo vecchio ragazzo di poter scrivere su quello che più mi piace, e la mia compagna Eleonora, che mi ha supportato e sopportato in due anni di ricerche, tentativi, cose scritte ed eliminate, aiutandomi e tenendo a bada un quartetto indemoniato che necessitava la mia presenza. All'anno prossimo con una nuova rubrica. Doc. Abbati.

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