Sport USA c'è speranza di cominciare prima?
Tra rinvii e cancellazioni lo sport mondiale è sempre più nel caos ma forse in America si riuscirà ad accorciare i tempi.
C'è speranza per lo Sport Business americano di non dover aspettare fino a metà giungo/primi di luglio per tornare in azione? Sembrerebbe.
In questi giorni il mondo dello sport è alle prese con rinvii e riprogrammazioni della varie manifestazioni, ad esempio al UEFA ha posticipato gli Europei al prossimo anno e spostato la ripartenza delle coppe il 30 aprile (Europa League) e 5 maggio (Champions League).
Le Olimpiadi oggi rimangono in programma per il 24 luglio dopo la videoconferenza tenutasi ieri dal presidente del CIO Thomas Bach.
Spostandoci negli States abbiamo Wrestlemania 36 che andrà sciaguratamente in scena a porte chiuse presso il Performer Center WWE, l'MLB ha inviato l'inizio della stagione a metà maggio con un accorciatmento da 162 a 144 partite di Regular-Season, la UFC ha rinviato i prossimi 3 eventi (tutti UFC Fight Night), l'NFL ha tempo mentre l'NBA?
Qualche giorno fa il Commissioner Adam Silver aveva comunicato lo stop di 30 giorni con ripartenza a metà giugno (CLICCA QUI per leggere) ma forse c'è speranza di tornare in campo prima;
Stando a Sham Charamia (The Athletic) il Dr. Vivek Murphy, ex chirurgo generale degli Stati Uniti, ha parlato al consiglio amministrativo NBA dicendo che se gli Stati Uniti non avessero rafforzato la propria posizione in tutto il paese milioni di persone sarebbero state a rischio di morte e probabilmente i casi sarebbero aumentati nei prossimi 2-3 mesi usando l'Italia come metro di paragone.
Questo messaggio del Dr.Murphy ha acceso un lumicino di speranza negli uffici NBA per ricominciare prima della data stimata giorni fa, in caso questo si verificasse è chiaro che si giocherà a porte chiuse.
Adrian Wojnarowski (ESPN) ha riportato l'NBA ha in programma di aumentare la sua linea di credito fino a $1,2 miliardi, la precedente linea di credito è stata di $650 milioni.
COVID-19 IN NBA, NUOVI CASI
Quattro giocatori dei Brooklyn Nets sono risultati positivi al Coronavirus, tra questi pure Kevin Durant che però ha tenuto a specificare che è asintomatico. Tutti i Los Angeles Lakers verranno controllati nei prossii gorni e messi poi in quarantena per 14 giorni visto che l'ultima partita che hanno giocato è stata contro i Nets.
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