Final Four: Spanoulis c'è ancora, Real Madrid facile!
CSKA Mosca - Olympiacos Pireo 68-70 CSKA: De Colo 18, Kaun 11 OLY: Spanoulis 13, Sloukas 10, Printezis 14
Il CSKA parte forte, con Nando Decolo sugli scudi, i rispettivi leader delle due squadre Milos Teodosic e Vassilis Spanoulis, invece sembrano non scendere in campo. I russi vogliono imporre il proprio ritmo fin da subito con difesa e gioco di lunghi, lasciando agli avversari il tiro da tre punti, questa tattica pare funzionare, non con Ioannis Papapetru e Georgios Printtezis che tengono in vita l'Olympiacos; all'intervallo il tabellona recita 36-35 a favore dei russi. Nel terzo periodo, si sveglia finalmente Teodosic, che inizia a macinare canestri ed assist per i compagni, dando una spallata decisa ai greci. Mentre Teodosic fa il bello e il cattivo tempo, Spanoulis continua a litigare con il ferro, giocando forse una delle sue peggiori partite tanto che ad inizio quarto periodo viene panchinato e per l'Oly sembra notte fonda. Il CSKA con Sasha Kaun vola a +9, la partita sembra ormai indirizzata, quando Spanoulis rientra in campo e senza pensare allo 0/11 dal campo, realizza da tre punti il suo primo canestro dal campo. È ossigeno puro per l'Olympiacos che si trasforma anche in difesa, mentre Teodisic e l'attacco del CSKA si arenano completamente, e l'Oly ne approfitta con Mantzaris che vola in contropiede chiudendo un parziale di 7-0 che manda a -1 l'Olympiacos. Al CSKA tornano in mente fantasmi di 3 anni fa, e Spanoulis li fa materializzare del tutto, con un'altra bomba senza senso quella del +2 Oly (62-64) e ora l'inerzia è tutta a favore dei greci. Sonny Weems impatta a quota 66 con un canestro stupendo in slalom a centro area, ma dall'altra parte, è ancora lui, l'irreale Spanoulis e trovare un'altra tripla senza senso quella del 66-69! Successivamente Decolo accorcia dalla lunetta, Kostas Sloukas fa 1/2, ma per il CSKA mancano troppi pochi secondi per organizzare l'attacco e Kirilenko tira fuori tempo massimo el'Olympiacos trascinato dal proprio leader è in finale. Per il CSKA l'ennesima beffa, l'ennesima stagione fatta di eccellenti presagi, chiusa con l'ennesima delusione europea, segno che a basket non vincono i soldi, ma vince ben altro e Spanoulis con il suo Oly, avrà la chance di alzare la terza Eurolega in 4 anni.
Real Madrid - Fenerbahce Ulker 86-75 RMD: Ayon 18, Rivers 16, Fernandez 12, Nocioni 12, Rodriguez 13, Llull 12 FEN: Goudelock 26, Bjelica 11, Bogdanovic 12, Vesely 20
Lo scontro preannunciato tra i lunghi delle due squadre non poteva darci un inizio migliore, infatti Jan Vesely inizialmente sembra letteralmente controllare lo spazio aereo sopra i tabelloni, con schiaccioni e rimbalzi tutti ad altissima quota. La risposta dei lunghi del Real non si lascia attendere e la classe di Ayon, abbinata alla cattiveria di Andres Nocioni, danno vita a dei duelli che ci lasciano ben sperare anche per la seconda semifinale. Il primo quarto si chiude 20-21 per il Fener. All'inizio del secondo periodo, Ayon conferma gli ottimi segnali dei primi minuti, e con dei canestri fantastici da l'avvio ad parziale devastante del Real, e con l'aiuto delle triple di K.C. Rivers, spacca letteralmente la partita andando avanti di 21. I turchi sono tramortiti e all'intervallo il punteggio è impietoso; 55-35. Al rientro dagli spogliatoi, ma musica non cambia, e il Real a suon di bombe tocca il +25. quando la partita sembra in ghiaccio, una mini sceneggiata non necessaria di Rudy Fernandez, scalda gli animi e mina di fatto le sicurezze di vittoria del Real, il Fener si accende con qualche canestro, tornando a -14. Quando l'inerzia sembra spostarsi un minimo sul finire di terzo quarto, arrivano prima la tripla ossigenante di Rodriguez e poi Ayon continua la sua partita immarcabile, e allo scadere arriva uno stoppone di Nocioni su Goudelock, che sembra voler mettere la parole fine al match anzi tempo; 76-59 all'ultimo riposo. Al riprendere del gioco, Rivers mette la quinta bomba della sua serata e il Real pregusta la finale, ma quando arriva il 4 fallo di Ayon, costretto ad abbandonare il campo, bisogna fare i conti con Bjelica anche se dopo il canestro in contropiede del -14, si prende un fallo tecnico per proteste che lo costringe ad abbandonare il campo per 5 falli. Ennesimo danno di una partita disastrosa per l'Mvp dell'Eurolega. La situazione successivamente degenera anche con un fallo antisportivo di Vesely, Goudelock non vuole mollare ma è troppo tardi, la zampata decisiva la Sergio Llull e a raggiungere l'Olympiacos è il Real Madrid, per dare vita alla rivincita della Finale di due anni fa. Per il Fener la consapevolezza di aver fatto una grande Eurolega, ma quando il livello si è alzato ulteriormente, i propri gioielli hanno tradito le attese, e hanno incassato una sconfitta pesante da una squadra ben più navigata, ma rimane il tabù sfatato di aver raggiunto le Final Four.
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