La diversa fidelizzazione tra NBA & NFL
NBA e NFL sono due mondi molto diversi soprattutto per la percezione tra giocatori/franchigia dove in una prevale il senso d'appartenenza verso la squadra che verso il singolo.
NBA e NFL sono due mondi molto diversi soprattutto per la percezione tra giocatori/franchigia dove in una prevale il senso d'appartenenza verso la squadra e nell'altra verso il singolo.
In questi anni su NBA-Evolution spesso e volentieri ho scritto post confronto tra NBA ed NFL a volte pure paragonando le stelle di queste leghe ma ieri guardando un'episodio di "The Herd", il programma su FOX condotto da Colin Cowherd, si è parlato della diversa fedeltà tra NFL ed NBA con esempio niente meno che LeBron James (34 anni) ed i Lakers.
Colin ha parlato di come malgrado LeBron sia il miglior giocatore dei giallo-viola non sia visto ma soprattutto percepito come un Laker, nonostante l'abbraccio che Kobe Bryant gli fece quando arrivò nella città degli angeli "Adesso che è a L.A è parte di questa fratellanza e lo dobbiamo abbracciare in quella maniera" James è si tifato ma non visto come "uno di noi" dalla tifoseria Giallo-Viola.
Questo perché James appartiene ed è se vogliamo il simbolo della nuova NBA dove le supestars si muovono per i loro interessi personali, tra questi la pallacanestro, e non per il marchio ossia la squadra. Un po' come Kevin Durant (31 anni) che per sua stessa ammisisone quest'anno dichiarò di non essersi mai sentito un Warrior durante la sua permanenza nella baia, esperienza spinta da desiderio di mettersi l'anello al dito. KD che di fatto la scorsa estate ha scelto i Nets facendosi due conti in tasca al motto "se Lebron si prende l'Ovest allora l'East rmane libero.."
Questa è l'NBA oggi molto diversa dall'NFL la quale riesce a creare una sorta di "comunità", Colin usa la Franchise Tag* come esempio ovvero la volontà di tenere un giocatore in scadenza almeno un altro anno; in NFL l'associazione giocatore/franchia è automatica anche per il duraturo e forte rapporto che li lega vedi Rodgers-Packers, Brees-Saints, Rivers-Chargers e quello che potrebbe finire quest'estata Brady-Patriots. I giocatori NFL sono legati alla franchigia perché ogni franchigia oltre ad una grande storia è un brand, i 49ers che son tornati in auge quest'anno, i Chicago Bears non vincono da anni però restano un'icona, gli Eagles, i Saints, i Patriots sono un impero per non citare Team Of America, i Dallas Cowbiys he fanno una sorta di nazione a se
*Strumento utilizzato da quelle franchigie che, pur volendo trattenere uno dei propri giocatori più importanti in squadra in scadenza di contratto, non riescono a definire con lo stesso un prolungamento del rapporto. Il franchise tag permette alle franchigie di bloccare il giocatore per un anno garantendogli uno stipendio pre-determinato da alcuni parametri
In NBA ormai c'è stata questa definitiva evoluzione dove i singoli regnano, i singoli decidono le sorti della squadra, i singoli fanno il mercato vedi Kawhi Leonard (28 anni) questa estate dove si è incotratto a casa di Drake con Paul George (29 anni) per archiettare il tutto, i singoli sono la franchigia.
La Lega li lascia agire e ci troviamo situazioni come quelle di oggi: Leonard NON è un Clipper, LeBron NON è un Laker, nel suo piccolo Kemba Walker NON è un Celtic e così via...tranne qualche caso isolato come James Harden (29 anni) o Damian Lillard (30 anni) ma anche loro sono rispettivamete Houston e Portland.
Di fatto il brand non sei tu franchigia (tolti Lakers, Celtics, Knicks e Warriors) ma è il tuo giocatore di punta e questo, per quanto possa non piacere, lo si deve ai conti in banca; Patrick Mahomes (24 anni) qualunque sarà l'esito del 54° Super Bow firmerà in estate un contratto spaziale spazzando via il record di Russell Wilson (4 anni per $87 milioni tutti garantiti) ossia 5 anni per $134 milioni di cui $98 milioni garantiti...Giannis Antetokounmpo (25 anni) avrà sul piatto nell'estate 2021 5 anni per $243 milioni!
Un giocatore NFL è un giocatore NFL fatta l'eccezione di Tom Brady (che tra l'altro non ha mai firmato i proverbiale Big-Contract nella sua carriera rinunciando ad un ammonatre di $87 milioni, ndr) che rappresenta la sua squadra, in NBA i Top Players sono delle aziende e le franchigie sono uno strumento d'espansione.
Visto che stiamo usando Chiefs e Lakers come esempio: Kansas City ha delle bandiere nel roster quali Mahomes, Tyreke Hill, Travis Kelce, Damien Wilson. i Lakers hanno Frank Vogel come allenatore arrivato quest'anno, LeBron dall'anno scorso, Anthony Davis da quest'anno, Danny Green da quest'anno, Rajon Rondo giramondo, sono un'ottima squadra costruita per vincere il titolo e sono il simbolo di quello che è l'NBA oggi.
Di fatto in NBA non si crea una comunità ma un sovraccaricamento di superstar, fatta eccezione dei Golden State Warriors.
Qui sotto il video dell'intevento di Colin Cowherd di cui vi parlavo prima
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