NBA Free-Agency 2021: vincitori e sconfitti
Tiriamo le somme dopo due settimane di Free-Agency: chi si è rinforzato in vista della prossima stagione?
Tiriamo le somme dopo due settimane di Free-Agency: chi si è rinforzato in vista della prossima stagione?
Come sempre, durante la Free-Agency NBA le franchigie cercano di piazzare dei colpi per piazzarsi il meglio possibile alla fine della stagione. Nel corso degli anni l'estate ha sbilanciato gli equilibri dell'intera lega. Nella edizione 2021 non c'erano molti grandi nomi senza un contratto per la prossima stagione: nonostante ciò, questa Free-Agency ha offerto molti spunti interessanti in vista della stagione 2021/22. Andiamo dunque coloro che si sono rinforzati e coloro che potevano guadagnare di più dalla Free-Agency 2021.
CHI HA VINTO👍
Chicago Bulls
Dopo lo scambio effettuato per ottenere Nikola Vucevic alla scorsa trade deadline i Chicago Bulls hanno continuato a faticare, non conquistando i tanto voluti playoff. La stagione 2020/21 della Windy City è da definirsi quindi fallimentare e qualcosa sarebbe dovuto cambiare. Il front office dei Bulls si è mosso più che bene, portando a casa degli ottimi colpi. Il primo è senza ombra di dubbio Lonzo Ball: l'ex Pelicans è stato uno dei nomi più chiacchierati fin dalla sua entrata in NBA, senza mai soddisfare le aspettative forse fin troppo alte messe dal padre e dai media. La stagione di Ball è passata sotto ai radar dei media, ma il #2 ha avuto la migliore annata della propria giovane carriera.
Con quasi 15 punti, 5.7 assist e 4.8 rimbalzi Ball ha di certo cambiato passo rispetto alle stagioni precedenti. Finalmente Ball sembra aver anche sviluppato un jumper affidabile a livello NBA (37.8% da tre punti su oltre 8 tentativi a partita). L'ex UCLA potrebbe quindi esplodere nell'Illinois nel corso di questi tre anni di contratto. Un altro ottimo colpo è senza dubbio quello di DeMar DeRozan: nonostante il suo modo di giocare atipico, l'ex Spurs è senza dubbio un giocatore di tutto rispetto. I Bulls sembrano finalmente avere un buon equilibrio tra attacco e difesa, con il buon acquisto di Alex Caruso per la panchina. Il campione NBA 2020 con la maglia dei Los Angeles Lakers porta esperienza e molta energia ai Bulls. Finalmente a Chicago ci sono dei giocatori degni di Zach LaVine: ora i Bulls hanno tutte le carte in regola per arrivare in postseason nella prossima primavera.
Los Angeles Lakers
LeBron James, o meglio,"Le-GM" si è dato da fare durante l'estate, sia in campo che a livello manageriale. Il front office dei Los Angeles Lakers ha infatti preso nella notte del draft Russell Westbrook dai Washington Wizards. In tutto ciò i Lakers sono finalmente riusciti a liberarsi di Kyle Kuzma, spedito nella capitale a stelle e strisce dopo anni più che deludenti con i giallo-viola. Molti altri colpi utili sono stati piazzati in uscita dalla panchina, con Kendrick Nunn dai Miami Heat e Malik Monk dagli Charlotte Hornets.
Ovviamente non possono mai mancare i veterani spesso amici di King James, a partire da Carmelo Anthony. Sicuramente Melo può ricoprire il ruolo di Portland, portando un buon bottino di punti. Poi torna in California anche Dwight Howard, uno dei pochi giocatori dell'anello edizione 2020 a roster. Si sono sollevati molteplici dubbi riguardo lo spogliatoio e soprattutto l'età dei Lakers, dato che la maggior parte dei giallo-viola è ben oltre la trentina. Nonostante ciò possiamo dire che i Lakers si sono rinforzati durante la offseason e la loro rincorsa al titolo comincerà il 19 Ottobre.
CHI HA PERSO 👎
New Orleans Pelicans
Se per le due franchigie sopracitate si può parlare di una buona estate, stessa cosa non può essere detta per i New Orleans Pelicans. La franchigia del Louisiana infatti ha perso uno dei propri migliori giocatori in Lonzo Ball. Una scelta alquanto strana quella del front office dei Pelicans: Ball era un restricted free-agent, ciò vuol dire che New Orleans poteva pareggiare qualsiasi offerta proposta da una delle altre 29 franchigie. Inizialmente ciò sembrava quello che New Orleans volesse fare, vista la prima trade per liberare spazio salariale. Purtroppo per loro alla fine non è stato così e ci hanno guadagnato "solo" Jonas Valanciunas. Piove sul bagnato in Louisiana, con gli insistenti rumors sul malcontento di Zion Williamson e Brandon Ingram, che sono al momento i due migliori giocatori del roster. La sola firma di Devonte Graham dagli Charlotte Hornets non basta certo per ambire ad un risultato nei playoff a Ovest. Complessivamente, i Pelicans escono non poco indeboliti e con uno spogliatoio abbastanza diviso.
Dennis Schroder
Per l'ultimo paragrafo di questo articolo mi sono concentrato su un singolo, vista la situazione quasi comica: sto parlando di Dennis Schröder. Il playmaker tedesco ha rifiutato verso metà stagione un rinnovo contrattuale quasi faraonico per lui, da 20 milioni di dollari l'anno. L'ex OKC Thunder ha dichiarato di poter ottenere più soldi per le proprie prestazioni, ma le ultime partite giocate con i Los Angeles Lakers hanno decisamente lasciato a desiderare. Inevitabilmente le quote del tedesco erano scese in vista di questa Free-Agency, ciononostante Schröder ha deciso addirittura di saltare le Olimpiadi per concentrarsi al meglio sul proprio futuro. Dopo giorni di trattative l'unica squadra che gli ha proposto un contratto è stata Boston: un annuale da 5.9 milioni di dollari.
Visto la scarsità di domanda, Schröder si è visto costretto ad abbassare le proprie pretese economiche ed accettare la proposta dei Boston Celtics. Quindi l'ex Lakers si vede il suo ingaggio ridotto di quasi quattro volte ed il prossimo anno non avrà più un contratto garantito. Questo è un classico esempio del detto "chi troppo vuole nulla stringe": non potevo escluderlo dagli sconfitti di questa Free-Agency.
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