Ultimo appuntamento dell'anno col nostro post critico/ di sfogo sugli eventi accaduti nei Playoffs e dopo, vedi il nuovo logo dei Clippers
Sapete cosa mi fa davvero girare gli ingranaggi?
Los Angeles Clippers - È veramente troppo quanto fatto dagli uomini di Doc Rivers durante questi mesi. Una Regualr Season perfetta, condita da: un primo turno ai Playoffs semplicemente epico contro i San Antonio Spurs, Griffin da tripla-doppia tutte le sere, Paul da 40ello anche su una gamba, Rivers Jr decisivo, 3-1 e +19 a 15' dalla fine di Gara5 contro i Rockets al 2° turno... e poi? 4-3 Rockets e bye bye? Inammissibile, semplicemente inammissibile. Non si vince il SUKA Awards per caso, sia chiaro.
Klay Thompson - In Regular Season leoni, ai Playoffs...? Dopo una prima parte di stagione esaltante con tanto record di punti in un quarto di gioco, una post-season così/così, Klay è completamente scomparso dal campo da Gara1 delle Finals. Un po' come quando al liceo, in un lavoro di gruppo, ci si ritrovava a lavorare con i secchioni e facevano tutto loro. Risultato? A+. Senza infamia e senza lode, però.
Il nuovo logo e uniformi dei Los Angeles Clippers - Ritorniamo a LA per esaltare lo splendido logo alla "NBA Live 06" dei Clippers, che va ad aggiungersi ai meravigliosi lavori già presentati da Bucks, Wizards e Hawks. Abbiamo capito che l'NBA vuole uniformi sobrie e "semplici" nel loro layout e che l'arrivo degli sponsor restringe molto la fantasia però ormai sono tutte tutte tutte uguali. Beati anni 90!
I love this game (ma anche no) - Per fortuna non abbiamo dovuta sopportarla per tutta la durata dei Playoffs, altrimenti SKY avrebbe perso ancora più abbonati dopo il passaggio della Champions League a Mediaset. Ascoltare Emis Killa più volte durante la notte tutto fa tranne che bene. Quasi quasi aveva più dignità "Power" di Will.I.Am e Justin Bieber.
LeBron James - NO! Non ci siamo...non mi riferisco a quello che ha regalato ogni notte con prestazioni sensazionali, ma al rapporto con David Blatt; è vero che 'Bron in questi Playoffs si è
caricato tutto l'Ohio sulle spalle ma è innegabile il contributo dell'allenatore che è riuscito a tirare fuori il massimo da giocatori come Tristan Thompson e Matthew Dellavedova, oltre ad aver saputo gestire quella testa matta di J.R.
Scavalcarlo in maniera brutale e addirittura snobbarlo per parlare con il "Calpestato" non è un comportamento ammissibile da parte di un giocatore del calibro di James, SE davvero lo dovesse cacciare via sarebbe un errore madornale.
Jimmy Goldstein - per una questione di pura invidia: gnocche a go go, villa della madonna, il James Club e poi l'accesso illimitato a tutte le arene NBA e sempre in primissima fila. Addirittura nei primi turni pare essersi fatto pure una doppietta vedendosi 2 partite in un giorno.
I tifosi esaltati/mitomani - La pagina di NBA-Evolution ne ha accolti parecchi e F.M.B ha dimostrato la sua magnanimità non bananndone 200. A partire da "Mr. Streaming", passando per gli haters e la loro insensata battaglia fino ad arrivare a quello che insulta la mamma di Ezeli per motivi ancora oscuri all'umanità. C'è chi ha vissuto questi Playoffs con il solo intento di insultare tutto e tutti fregandosene altamente dello spettacolo in campo. Che poi, chiamarli "tifosi" è fin troppo bonario.
Ci sono quelli che hanno commentato e vissuto i Playoffs e le Finals col giusto spirito, riconoscendo i meriti sia ai vincitori che agli sconfitti esprimendo le loro idee che poi condivisibili o meno fa parte del gioco, peccato che sia stato un gruppo di nicchia visto che il 90% dei commenti dopo Gara6 sono stati contro mla nomina di Andre Iguodala MVP e sul fatto che LeBron James sia un perdente.
Roba che uno che un sociologo potrebbe stenderci un trattato.
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