LBA 20/21, il commento della 24^ giornata

Il commento della 24^ giornata: stallo in fondo dove rimangono 8 squadre rimangono in un fazzoletto di 4 punti. Tra le prime 7 cadono solo Trieste e Milano. Alla Virtus il derby #110

Scritto da Riccardo Corsolini  | 

Il commento della 24^ giornata: stallo in fondo dove rimangono 8 squadre rimangono in un fazzoletto di 4 punti. Tra le prime 7 cadono solo Trieste e Milano. Alla Virtus il derby #110.

RECAP 24^ GIORNATA

Sassari vince al rientro

Dopo due settimane di fermo, Sassari torna a vincere ai danni di Cremona. La squadra di coach Pozzecco mette la freccia già nel secondo periodo. La Vanoli non molla e nel 4° quarto tocca il -5. Il matador della partita Kruslin mette in ghiaccio il risultato con 2 triple (6/12 da 3). Score finale di 95-84, punteggio alto di questi tempi, figlio di due grandi attacchi, che spesso concedono qualcosina in difesa. Premettendo l’importanza del gioco in post-basso, la Dinamo dimostra comunque una certa dipendenza dal tiro da fuori (45% finale) che spesso gli è valsa la vittoria. Per i lombardi degne di nota le partite di Mian e Barford, che conferma la super partita di Treviso, neanche questa abbastanza per vincere. Oltre al già citato Kruslin, grandi prove per i soliti Bilan e Burnell. Successo doppio dato che ieri anche Marco Spissu è rientrato in gruppo. 

Bostic guida ancora l’Happy Casa a Brescia

Tra le squadre più in forma del momento, si conferma Brindisi, che comunque suda la vittoria in quel di Brescia. Dopo un inizio in equilibrio fatto di break e contro break, i ragazzi di coach Vitucci tentano di scappare con un parziale di 16-0 sul finire di primo tempo. Nella seconda metà sale di intensità l’attacco bresciano, che arriva a toccare il -2. Proprio sul più bello però arriva il calo di concentrazione, con conseguenti palle perse, che porta Gaspardo a schiacciare il 68-74 finale. Proprio nel momento decisivo trascinano le 3 frecce Thompson, Willis e Bostic, uno dei migliori acquisti in fase di riparazione, inserito perfettamente in un sistema di gioco ben collaudato come quello brindisino, aspettando Harrison. A Buscaglia non basta Kalinovski, decisamente in serata nella metà offensiva.

Milano si ferma nella partita delle difese

Punteggio basso qui (69-63), nello scontro tra le due migliori difese del campionato. L’Olimpia, in vista dell’ultimo doppio turno di Eurolega, fondamentale per la lotta playoff, lascia a riposo Hines, Datome e il Chacho Rodriguez, oltre al lungo degente Delaney. Milano conferma quindi il calo fisiologico palesato nelle ultime partite. Coach Messina allunga quindi le rotazioni, concedendo minuti a Cinciarini Wojchekowski, mentre rimane il punto di domanda sull’ennesimo n.e. di Moretti. Quindi la Reyer ne approfitta e punisce la prima in classifica grazie a un Austin Daye positivo, ma ancora alla ricerca della continuità e ad una buona partita di Chappell, nella partita in cui forse manca l’apporto di Tonut. Successo che consolida il quinto posto, pur sempre guardandosi le spalle dall’altra veneta Treviso. 

Varese si impone su una Trento ancora da decifrare

A Masnago scendono in campo due squadre in situazioni totalmente differente. Varese con il netto successo per 88-70 sembra aver trovato la quadra, dall’arrivo quasi decisivo di Beane EgbunuTrento è invece alla ricerca di una continuità di risultati, mai trovata veramente in questa stagione. Il potenziale della squadra di Molin potrebbe valere i playoff, mentre la discontinuità dei suoi americani l’hanno relegata stabilmente nella lotta salvezza. Grande atletismo tra i due roster e in campo, ma il protagonista (un po’ a sorpresa) è il meno atletico in campo, ovvero Michele Ruzzier. Dal punto di vista offensivo ci pensano anche Beane appunto e Toney Douglas, nel suo momento migliore della stagione. Strautins invece sembra in crisi d’identità, mentre il peggiore tra i trentini è Luke Maye, lontano parente di quello di inizio stagione.

Treviso crede nei playoff e si afferma su Trieste

Quarto successo consecutivo per la De Longhi di Menetti, che vince e convince contro una Trieste apparsa stanca. A parte un iniziale equilibrio Treviso conduce sempre, con un ritmo costante in tutti i 40’, che nel caso opposto ha pagato più volte in stagione, così come ha rischiato nel finale vittorioso a Cremona. Ora può credere eccome al traguardo playoff. La partita di domenica coincide con il ritorno su alti livelli di David Logan, ma il vero protagonista è Sokolowski, tra le sorprese più convincenti di questo campionato. Tutta la squadra porta comunque un contributo sostanziale, mentre per l’Alma si salvano solo Upson Fernandez e rimane apprensione per la frattura al dito di Mike Henry. Punteggio finale di 95-76.

Belinelli regala il derby #110 alla Virtus

La Virtus riesce a imporsi sulla Fortitudo nel derby di Basket City, dopo una partita lottata fino a pochi minuti dalla fine. Nella parte iniziale del match la Segafredo tocca anche punte di +17 e la sembianza di aver chiuso i giochi sin dall’inizio. Reazione di rabbia dei biancoblù che contraccambiano con un 21-4 e dopo 20’ si va negli spogliatoi sul 41 pari. Nel terzo quarto, spesso dannoso in stagione, la Fortitudo tiene e chiude avanti il terzo periodo fino al +6 a 5 minuti dalla fine. Complice l’infortunio di MarkovicDjordjevic tiene in campo Pajola, che guida la rimonta con importanti giocate difensive. Difesa che sale di ritmo per tutta la Virtus, che costringe spesso gli avversari a tiri forzati e esaurire i 24 secondi. In attacco si vede il talento di Belinelli e una tripla centrale di Pajola, su assist dell’ex NBA, si chiude la partita. Tiene banco la questione rotazioni per i bianconeri, che hanno comunque portato 4 vittorie in 8 giorni. In maglia F, senza gli assenti Saunders e Withers, arrivano delle ottime prove da parte di Baldasso e Banks, partita di personalità di Totè, mentre tra i tanti ex, Aradori è il peggiore. Risultato alla fine di 81-73.

Taylor regala la prima vittoria a Caja

Per una partita si interrompe il momento decisamente negativo di Reggio e a farne le spese è Pesaro, irriconoscibile rispetto alla finalista di Coppa Italia. La partita si indirizza sin dall’inizio e Taylor si rimette a lucido per l’occasione. Il resto del match è tutto un tira e molla, ma Repesa e i suoi non danno mai l’idea di poterla riprendere e i giochi si chiudono sul 91-79 per i padroni di casa. Ci sono tante squadre che stanno dimostrando eccessive fatiche fisiche e la VL è una delle prime. Reggio invece torna a respirare e si stacca per un turno dal buio dell’ultima posizione, dopo l’uscita dalla Europe Cup. 


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