LBA Final Eight 2022: il pagellone dell'evento
Dopo le porte chiude di Milano 2021 si è tornata a respirare e vivere una bella atmosfera di pallacanestro a Pesaro
Dopo le porte chiude di Milano 2021 si è tornata a respirare e vivere una bella atmosfera di pallacanestro a Pesaro
FINAL EIGHT, PAGELLONE
Voto 4 alla Happy Casa Brindisi: questo assetto è preoccupante. Wes Clark stava giocando la sua miglior partita da quando gioca a Brindisi ma si è infortunato, troppi pari-ruolo che in campo insieme non si trovano, l'inserimento di Alessandro Gentile non è semplice e non ci sono esterni se non con le fiammate del solito curo di leone Zanelli. La Brindisi vista a Pesaro ha mandato un messaggio d'allarme.
Voto 😬 alla Virtus Bologna: citerò le parole dell'amministratore delegato Luca Baraldi: “Una delle sconfitte più brutte durante la nostra gestione. È una grande delusione per tutti”. Poco da aggiungere. Virtus che ha confermato il suo tallone d'Achille: non riesce a mettersi in partita o a stare in vita con la difesa. Coach Scariolo, alla mia domanda, ha confermato che c'è stato un eccessivo “nervosismo tecnico" dei suoi figlio di una difesa che ha concesso TUTTO in serenità ad una squadra che si esalta con il bel gioco. Un KO doloroso in un evento dove la Segafredo teneva molto a ribadire il suo status di campione d'Italia dopo anche il successo in Supercoppa. Criticare Scariolo è facile ma ci sono altri problemi ad oggi.
Voto 7 alla Pallacanestro Brescia: Era entrata come mina vagante del torneo e ha rischiato l'upset. Della Valle si è confermato leader vero e da solo spaventato Milano in semifinale, Mitrou-Long sta vivendo un momento di difficoltà che ci può stare, ma quello che ha condannato Brescia sono stati 2 possessi. In una gara tirata ogni possesso fa la differenza, i passi di Cobbins mentre va a schiacciare per il possibile pareggio a 7'55" dalla fine e poi la tripla dall'angolo, piedi a posto con 5 metri di spazio, sbagliata da Petrucelli per il possibile -3 a 36" sono stati fatali. Coach magro però saluta Pesaro con la consapevolezza di avere una gran squadra.
Voto 👏 alla Lega Basket: quando lavorano bene va riconosciuto. C'era voglia di fare bene a quello che è stato il primo vero evento in un contesto di normalità e questa voglia ha portato ad un ottimo risultato. La sfortuna è stata che il decreto per il 60% sia arrivato tra giovedì e venerdì non aiutando la promozione dell'evento e riempire maggiormente la Vitrifirgo Arena. Erano 5k gli spettatori alla Finale, 14k il totale stimato durante l'evento, organizzazione impeccabile, bene anche le attività di intrattenimento e di comunicazione. Il presidente Gandini ha ribadito che il suo impegno e focus sono sull'extra-campo per aiutare un movimento ad riemergere, queste Final Eight sono state un bel mattoncino. E poi ha funzionato tutto.
Voto 8 a Derthona: Final Eight senza colpo di scena non sarebbero Final Eight e chi se non la “falsa neo-promossa” poteva regalare l'upset del 2022? La Virtus ci ha messo del suo ma Tortona si conferma squadra di grande organizzazione, giocatori che sanno cosa fare rispettando i loro ruoli, il cavallo pazzo JP Macura a far saltare il banco quando serve ed un allenatore strepitoso. In finale perdono a testa altissima anche perché nel 3° quarto hanno davvero messo alle corde l'Olimpia prima di crollare contro la profondità e qualità del roster biancorosso. La Bertram esce da queste Final Eight con maggior consapevolezza delle sue potenzialità, come detto nella diretta post finale, l'auspicio è quello che possa avere una spinta da questo evento e non un crollo come successe l'anno scorso a Pesaro…difficile vista la mentalità del loro coach.
Voto MVP a JP Macura: onestamente non ho capito l'MVP a Malcolm Delaney per la manifestazione, ok l'ottima prima contro Sassari ma poi non è che abbia fatto faville. L'MVP si assegna praticamente sempre a chi vince il titolo però, come successe nel 2006, assegnarlo ad un giocatore della squadra sconfitta (in quell'occasione fu premiato David Hawkins di Roma che perse contro Napoli, poi lui lo cedette a Lynn Greer) questa volta ci poteva stare. Milano non ha LA stella assoluta, è un'armata, JP Macura durante il torneo ha mostrato tutto il suo meglio da “cavallo pazzo”: il 2° quarto contro Trieste (11 punti), il 3° quarto contro la Virtus (13 punti) e anche il 3° quarto contro Milano (11 punti), ogni momento topico di Tortona era caratterizzato dalle sue fiammate di puro istinto e talento. Pure coach Messina ha esaltato l'ex prodotto di Xavier: “Ha le potenzialità di poter giocare in Eurolega”.
Voto 9 all'Olimpia Milano: La semifinale con Brescia è stato l'ostacolo più difficile, i ragazzi di coach Messina hanno giocato una partita “nervosa” macchiata da tanti errori non da loro però, quando davvero contava, hanno messo la loro personalità sul tavolo. Sempre quei due (Rodriguez & Hines) oltre ad Hall e Datome ed è stato così anche contro Tortona nel momento in cui i ragazzi di Ramondino hanno provato ad impensierire Milano. L'Olimpia rispetta il pronostico, porta a casa l'8ª Coppa Italia della sua storia (raggiunte Treviso e Virtus Bologna) ed entra nella seconda parte di stagione con una spinta in più. Missione compiuta.
Voto 😈 a Sergio Rodriguez e Kyle Hines: Kyle Hines sale quota 19 trofei in carriera con firma indelebile su ognuno di essi e anche a queste Final Eight, nei momenti topici, ha timbrato il cartellino. Sergio Rodriguez contro Brescia ha voluto mettere in scena il “Chacho Show” con un 3° quarto di abbacinante superiorità tecnica (17 punti consecutivi tra 2° e 3° quarto) in un momento in cui Milano faticava tantissimo a trovare la via del canestro. Citando l'oggi assistente di coach Messina dopo una turbolenta conferenza stampa in BCL: “This is not fair”. Le preghiere dei tifosi biancorossi si intensificheranno
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