NBA, i piani per la stagione 2020/21...stile MLB?
La Lega è già al lavoro per la prossima stagione, non ci sarà la bolla ma si sta lavorando per aiutare le franchigie al muoversi di meno.
La Lega è già al lavoro per la prossima stagione, non ci sarà la bolla ma si sta lavorando per aiutare le franchigie al muoversi di meno.
L'NBA non perde tempo, ieri consiglio d'amministrazione per decidere come agire per la stagione 2020/21 perché se fino a ieri la data del 18 gennaio 2021 (Martin Luther King Day) era la più quotata adesso c'è una novità; infatti adesso i proprietari spingono per cominciare a Natale se non prima, si vocifera 22 dicemebre, per tornare ad avere una stagione standard con conclusione a giugno e anche perché ballano $500 milioni tra il cominciare nel 2020 che nel 2021!
Inoltre consetirebbe ai PRO di giocare le Olimpiadi di Tokyo oggi ancora confermate al 23 luglio 2021.
Per fare questo bisogna sacrificare le 82 partite protocollari e anche qui si vocufera un'idea tra le 70-72, inoltre ancora da decidere se disputare o meno l'All Star Game di Indianapolis.
Ma il punto focale sono gli spostamenti. Non si può andare con la bolla nuovamente e quindi l'NBA sta pensando di strutturare i viaggi stile MLB; nel Baseball le squadre durante la Regular-Season giocano le serie, ad esempio se i Boston Red Sox vanno in trasferta ad Atlanta contro i Braves non giocano una partita e poi partono, ma una mini serie per poi spostarsi in un'altra città e via così, se vanno i California affrontano Dodgers e Giants consecutivamente.
L'NBA non vuole esporre troppo i giocatori quindi non sono da escludere tante partite "In Market" per limitare i viaggi, ad esempio se i Lakers vanno nella Grande Mela affronteranno Knicks e Nets nella stessa settimana per non tornarci più.
Chiaro che per le squadre che hanno giocato la ripartenza ad Orlando, specie quelle che hanno disputato i Playoffs, non saranno dell'idea di ricominciare tra due mesi contando che non si sa ancora quando inzierà la Free-Agency, l'NBA e l'NBPA devono concordare qualsiasi modifica al loro attuale contratto collettivo (risultato dell'ampio impatto finanziario della pandemia) prima che si possa impostare un programma stagionale.
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