Hard Drive Team 2016/17: Memphis Grizzlies
Ai Memphis Grizzlies è finita l'era Joerger. Ed è stata un era lunga, circa dieci anni tra assistant ed head coach, che ha portato successi, un'era in cui Memphis ha trovato una sua collocazione sulla carta geografica della NBA.
Ed anche la scorsa stagione, per come si è sviluppata, la si può definire positiva. Il settimo posto nella Western Confernce, 42-40, avendo dovuto schierare 28 giocatori a roster, 18 dei quali sono partiti almeno una volta nella stagione nello starting five, causa un'infinita serie di infortuni lo si può considerare un successo. L'eliminazione subita con lo sweep dagli Spurs non era nemmeno quotata, ai playoff è arrivata una squadra rabberciata e tenuta insieme con la colla.
Opinione personale, in una stagione nata, proseguita e conclusa così un coach ha pochissime colpe. Ma Chris Wallace, il G.M. dei Grizzlies, ha deciso in altro modo. Forse il rapporto tra Joerger e la franchigia era arrivato al capolinea.
Ed a questo punto si è preferito cambiare, puntando su un uomo nuovo alla sua prima panchina da head coach, David Fizdale. Fizdale è di sicuro un uomo di basket. Credo che tutti quanti ce lo ricordiamo da sempre come assistente sulla panchina degli Heat. Uomo che sia Riley che Spoelstra hanno definito fondamentale per i successi di Miami targati Big Three. Lui è quello che si è sempre occupato dell'aspetto difensivo, ma non solo. Soprattutto è sempre stato quello capace di interagire con uno spogliatoio pieno di giocatori di alto livello, e questo nella lega viene sempre considerato un valore aggiunto. Adesso avrà per le mani un panchina NBA, avrà modo di far vedere se tutto il bene che si dice su di lui corrisponde alla realtà. Trova un roster abbastanza collaudato alle lotte di vertice, che ha mantenuto i tre leader indiscussi della franchigia.
Iniziamo da Marc Gasol, la cui lunghissima assenza per infortunio nella scorsa stagione si è fatta sentire più di ogni altra. Il centro catalano lo conosciamo bene, adesso è nel pieno della maturità cestistica, ha allargato il suo raggio di tiro, si spera solo che ginocchia/caviglie/piedi reggano. Poi è uno dei migliori centri puri della lega senza discussione. Proseguiamo con Zach Randolph. Anche lui lo scorso anno infortunato, ad un certo punto ha perso il posto nella starting five per i soliti motivi disciplinari. Con Joerger si era rotto qualcosa. Sta a coach Fizdale recuperarlo, e sta a Zebo dimostrare che può ancora dare qualcosa a questa squadra. Abbiamo lasciato per ultimo mr. 153 mln $, Mike Conley.
Vorrei lasciare fuori il discorso economico, se li merita, sono troppi, etc. etc., in questo momento mi interessano poco. Certo, chiaro che in tanti lo aspetteranno al varco per poter dire che non li merita. Ai Grizzlies si augurano intanto che resti sano per una stgione, poi lui ha dimostrato di essere l'uomo giusto al posto giusto, e tante franchigie lo vorrebbero come PG titolare per intelligenza cestistica e cattiveria agonistica. E' rimasto anche Tony Allen, il cui repertorio è ben conosciuto e che è sempre stato fondamentale nei successi di Memphis. E' arrivato Chandler Parsons. Si spera abbia risolto i problemi, grossi, alla schiena, se così fosse sarebbe un importante acquisizione per questa franchigia. Discreto difensore, buon attaccante bella mano e uomo di grande energia. Sono rimasti JaMychal Green e Brandan Wright.
Green è stata una piacevole sorpresa per intensità e cattiveria cestistica, Wright è un altro che si è infortunato praticamente subito, e che se sano potrebbe essere importante come lo è sempre stato dove ha giocato. Alla sua diciannovesima stagione nella lega troviamo Vince Carter. La scorsa stagione ha fatto comunque vedere di non essere così finito, qualche minuto di qualità può sempre darlo. Altro nuovo arrivo è Troy Daniels, G tiratore, buon attaccante, uno che dovrebbe finalmente riuscire a trovare quei minuti che gli servirebbero. Dal draft è arrivato con la #17 Wade Baldwin IV, PG puro, non un grandissimo attaccante ma uno che sa far giocare la squadra. Jarell Martin è un altro lungo dinamico ed atletico che ha fatto bene nella scorsa stagione in contumacia tutti i lunghi, e che dovrebbe trovare spazio e minuti che si è ampiamente meritato.
Poi a roster una serie di giocatori che spingono da anni, qualcuno più, altri meno, per trovare un posto al sole in una squadra NBA. Da Jordan Adams, che lo scorso anno avrebbe anche potuto avere spazio ma si è infortunato, a James Ennis, persosi dopo un buon inizio di carriera a Miami, a Andrew Harrison, che sembrava poter avere molte più chance per fare un roster nella lega ed invece sta facendo molta fatica, fino a D.J. Stephens, atleta pazzesco, attaccante troppo innamorato del pallone. Vediamo che resterà dopo i tagli pre inizio regular season. Per ultimo lasciamo Deyonta Davis, rookie scelto al secondo giro dai Celtics e girato ai Grizzlies, giovanissimo, dinamico, rimbalzista.
% Playoff: 48% - Mai dare per morti i Grizzlies, ma questa stagione non li vedo così pronti per fare i playoff, calcolando la conference in cui si trovano. Sperando che oltretutto rimangano sani.
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