LBA 2019/20: Recap 10ᵃ Giornata
Vittorie in volata per Reggio Emilia, Fortitudo e Milano, che battono rispettivamente Varese, Cantù e Sassari. Negli altri match, Brindisi e Brescia schiantano Pistoia e Pesaro, mentre la Reyer vince la supersfida contro Trento.
10^ GIORNATA LBA 2019/20
Reggio Emilia - Varese 81-74
Varese non riesce ad interrompere la propria striscia di sconfitte in trasferta, salita a quota 4 con quella rimediata al PalaBigi. Nonostante la giornata storta di Mayo, l’Openjobmetis riesce a chiudere il primo tempo in vantaggio, trascinata dal miglior Jason Clark di stagione (19 punti in 15’). In rientro dagli spogliatoi la Reggiana aumenta l’intensità difensiva e riduce i tiri aperti concessi agli avversari, arrivando così a pareggiare l’incontro sul 61 pari. Nell’ultima frazione risultano fondamentali Fontecchio e Candi, che contribuiscono in maniera importante al break di 9-1 che chiuderà di fatto la gara.
MVP: Simone Fontecchio (REG)
Pazzesca prova di Fontecchio, che realizza il suo season high per punti e valutazione (rispettivamente 19 e 25). Ad essi aggiunge 4 rimbalzi, 3 assist e 3 palle recuperate.
Cremona - Trieste 88-78
Al termine di un bel match, Cremona batte Trieste (alla quarta sconfitta consecutiva) e porta casa due importanti punti. I lombardi volano subito in vantaggio grazie ad uno scatenato Happ, ben spalleggiato da Josip Sobin. Con un contro-break, però, i giuliani rientrano in partita, e chiudono il primo tempo in parità (38-38). Nella ripresa non c’è storia: trascinata questa volta da Akele e Mathews, la Vanoli firma un parziale di 28-17, fondamentale per la vittoria finale. Alla formazione ospite non basta un grande Hrvoje Peric, che chiude con 17 punti e 5 rimbalzi.
MVP: Ethan Happ (CRE)
È ancora l'ultimo arrivato, Ethan Happ, a guidare la Vanoli alla vittoria. L'ex Olympiakos, infatti, trascina i suoi con una doppia-doppia da 19 punti (9/15, 0/0, 1/1) e 11 rimbalzi, alla quale aggiunge anche 4 assist e 3 falli subiti.
Brescia - Pesaro 101-74
Partita mai in discussione quella fra Brescia e Pesaro, che ha visto i padroni di casa dominare dall’inizio alla fine. Già nei primi minuti la Leonessa riesce a procurarsi un margine di sicurezza, che si estende poi col passare del tempo fino a toccare i 34 punti (94-60). Per la formazione biancoblù (che ha però indossato un’uniforme rosa in occasione della giornata contro la violenza sulle donne) sono stati ben sei gli uomini in doppia cifra di realizzazione, mentre per Pesaro gli unici promossi sono stati Pusica, Zanotti ed Eboua.
MVP: Tyler Cain (BRE)
All’interno di un’ottima prestazione collettiva, si contraddistingue Cain, che domina le plance (sfruttando l’assenza di Chapman) e mette a referto 18 punti (8/9, 0/0, 2/3), 8 rimbalzi, 1 stoppata e 26 di valutazione.
Brindisi - Pistoia 100-67
A Brindisi è andata in scena un’altra partita senza storia, che ha visto l’Happy Casa trovare la seconda vittoria consecutiva. Già nel primo quarto i pugliesi si ritagliano un vantaggio significativo (26-13), che aumenta progressivamente col passare dei minuti. Straordinaria prova corale della New Basket, guidata come di consueto da Adrian Banks, John Brown e Tyler Stone. Per Pistoia è stato fatale il solo 35% complessivo dal campo, oltre che la prestazione sottotono di Justin Johnson.
MVP: Adrian Banks (BRI)
Banks si conferma ancora una volta il candidato numero uno al premio di MVP, demolendo l’OriOra con i suoi 24 punti (5/8, 4/6, 2/3), 6 rimbalzi, 6 assist, 6 falli subiti e 33 di valutazione.
Roma - Treviso 69-81
Treviso espugna il PalaEur e conquista la prima vittoria stagionale in trasferta, abbattendo la Virtus a suon di triple. La partita vede partire meglio i veneti, che trascinati da Logan si ritagliano subito un vantaggio in doppia cifra (7-17). Il primo periodo termina sul punteggio di 13-25, con i padroni di casa tenuti a galla dal solo Jefferson (11 punti). Successivamente, la De' Longhi continua a dettare i ritmi dell’incontro, e in più occasioni tocca il addirittura +18. Di lì in poi il match non avrà più nulla da dire, con la formazione di Bucchi incapace di colmare il gap accumulato.
MVP: David Logan (TRV)
Il professore sigla il suo season high per punti (23), frutto di un 6/11 dalla lunga distanza.
Cantù - Fortitudo Bologna 82-84 OT
Partita clamorosa in quel di Cantù, dove la Fortitudo si impone dopo un tempo supplementare. La prima frazione è molto equilibrata, e termina con il risultato di 21-16. Nei successivi dieci minuti, però, Cantù cambia marcia, e nel segno di Burnell e Collins si ritaglia un importante margine (46-32). In rientro dalla pausa lunga, l’asse Aradori-Robertson fa scintille, e permette a Bologna di riaprire i conti. Con l’inerzia ormai a favore, gli uomini di Martino riescono poi a completare la rimonta e a forzare l’overtime, nel quale si impongono e conquistano la vittoria.
MVP: Pietro Aradori (FBO)
È il “cagnaccio” a dare la zampata decisiva alla partita, dimostrando freddezza nei momenti decisivi e chiudendo il tabellino personale con 23 punti, 9 rimbalzi, 2 assist e 2 recuperi.
LE "NOSTRE" PARTITE
Milano - Sassari 90-78 (F.M.B)
MVP: Nemanja Nedovic (MIL)
Altra fantastica prestazione per Nemanja Nedovic, che pone fine al match a suon di triple. Per lui 14 punti, 5 rimbalzi, 5 assist e 4 falli subiti, oltre che l’esultanza in faccia a Gianmarco Pozzecco.
Venezia - Trento 79-69 (Marco Tartini)
Mazzola apre subito le danze con una tripla e dà il via al Teddy Bear Toss, all’interno di un accesissimo e caldissimo Taliercio. Gentile e Mezzanotte replicano subito dall’altra parte, e realizzando 6 punti a testa portano Trento avanti. A novanta secondi dal termine del primo quarto Udanoh manda in visibilio il pubblico di casa, strappando prima il pallone da Kelly e correggendo poi con una schiacciata un errore di De Nicolao. Nel finale continua il “one-man Show” di Ale Gent, autore di 11 punti nei primi dieci minuti.
All’inizio del secondo periodo è ancora Ike Udanoh a trascinare i suoi, realizzando due giochi da tre punti (compresa una schiacciata spaventosa) nel giro di poche azioni. 5 punti consecutivi del figlio di Nando mantengono l’Aquila a contatto, sul punteggio di 25-26. Successivamente, due canestri dei playmaker riportano la Reyer in vantaggio, costringendo Brienza a chiamare time out. In rientro da esso sale in cattedra Blackmon, protagonista insieme a Watt di una bellissima sfida a distanza. Un fade-away di (ancora una volta) Gentile pone fine al secondo quarto con un salomonico pareggio (37-37).
Nella ripresa Andrea Mezzanotte mette a segno un gioco da quattro punti, ma due triple di Cerella e Bramos lo neutralizzano, mantenendo così il divario fra le squadre minimo. Subentrato nel parquet, Valerio Mazzola trova subito il fondo della retina, costringendo la panchina bianconera a spendere un altro minuto. Altre due triple, realizzate da Filloy, allungano il vantaggio di Venezia, che al termine della terza frazione comanda per 62 a 53.
L’apertura di quarto periodo è tutta orogranata, culminata con l’ennesima schiacciata di Udanoh (per il 66-56). Watt affonda poi a sua volta un’inchiodata, che porta i campioni d’Italia in vantaggio di 13 lunghezze. Dopo una conclusione sbagliata dall’arco, Bramos si fa perdonare stoppando clamorosamente Blackmon, facendo così esplodere il Taliercio. L’ex Pesaro, tuttavia, reagisce d’orgoglio e infila sette punti consecutivi che danno un’ultima speranza a Trento (74-65). Kelly trova poi il momento migliore per mettere a segno il suo primo canestro: su assist di Gentile, schiaccia i punti del -8. Dall’altra parte De Nicolao fa 3/3 dalla lunetta, dando alla sua squadra una boccata d’ossigeno. L’Aquila, come sempre, non si scoraggia, e con uno splendido contropiede trova un’altra affondata, questa volta di Knox. Nell’ultima azione, Daye ruba un pallone e chiude definitivamente i conti, sancendo la quarta sconfitta in fila (considerando anche la Coppa) della Dolomiti Energia.
MVP: Ike Udanoh (VEN)
Alla terza apparizione in campionato, Udanoh si è rivelato decisivo, dando alla Reyer l’energia necessaria per stendere l’Aquila. A fine partita il suo score recitava 11 punti (4/5, 0/0, 3/4), 6 rimbalzi e 3 palle recuperate in soli 16’ di utilizzo, per un totale di 20 di valutazione.
Proprio l’ex Avellino è stato il protagonista della domanda posta a coach De Raffaele, a cui ho chiesto se potrebbe essere una chiave quella di schierare il suo numero zero anche in campionato. Il tecnico livornese ha risposto:
«Ike ha avuto delle difficoltà nell’inserirsi all’interno del sistema di gioco, ma grazie alla possibilità di disputare l’Eurocup ci è sicuramente riuscito. È da un paio di settimane che si allena molto bene, e questa sera ha dato un giro di energia alla squadra che mancava da tempo. Credo che, nel momento in cui le fatiche di Coppa si fanno sentire, sia fondamentale avere giocatori di livello come lui, motivo per cui nella mia testa non ci sono “posti fissi”».
A RIPOSO: Virtus Segafredo Bologna
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