Hard-Drive Team 2018/19: Indiana Pacers
Quando inizi un progetto di ricostruzione tendenzialmente sai da dove vorresti iniziare, ma non sai mai dove andrai a finire. A Indianapolis, invece, la cura ricost(r)ituente di coach Nate McMillan ha iniziato a funzionare subito, sta seguendo il suo iter verrebbe da dire come da copione, o da prescrizione medica, e adesso, una volta poste le basi per la rifondazione, siamo pronti a spiccare quel salto verso l’alto che deve essere il prossimo step.
Gli Indiana Pacers sono, attualmente, una delle squadre più futuribili della Eastern Conference. Reduci da una splendida stagione finita con un record di 48-34, malgrado l’eliminazione al primo turno con i Cavs, nella off season Kevin Pritchard e Chad Buchanan hanno lavorato, e abbastanza bene, per non perdere quello di buono che è uscito dalla scorsa regular season, e, casomai, aumentare il tasso tecnico del roster, inserendo giocatori che possano integrarsi tecnicamente con il resto del gruppo. Gli arrivi, sia dalla free agency che dal draft, sembrano essere perfetti per poter portare qualcosa di nuovo e positivo nella città della corsa automobilistica più famosa del mondo.
Coach McMillan si ritrova confermato praticamente in toto il gruppo che ha reso così bene la scorsa stagione, e questo non potrà che essergli d'aiuto per inserire i nuovi arrivati. Di sicuro l'ex guardia dei Sonics ha una cultura del lavoro come pochi altri coach in questa lega, e il lavoro paga sempre. E'agli occhi di tutti il salto di qualità che alcuni giocatori hanno fatto sotto di lui, con miglioramenti non solo statistici.
Infatti cosa dire della scorsa stagione di Victor Oladipo? Sembrava uscito demolito dall'esperienza OKC, invece ha avuto un anno strepitoso, compresi i playoff, da leader assoluto della squadra più sorprendente della scorsa NBA. E crediamo che non abbia intenzione di fermarsi lì, avendo ancora ampi margini di miglioramento. Sarà la stagione per la sua consacrazione ad altissimo livello. Anche Darren Collison ha giocato decisamente come mai prima nella lega. Addirittura è parso troppo sotto controllo, ligio alle indicazioni del suo coach, che ne ha migliorato anche la meccanica di tiro, con ottimi risultati. Pure da lui ai Pacers si aspettano un miglioramento, visto che la strada è tracciata. Stesso identico discorso per Bojan Bogdanovic, che sembrava essersi smarrito dopo le avventure ai Nets ed ai Wizards, e che invece è emerso per l'attaccante di classe che è, e che playoff ha giocato oltretutto. Ritrovando lo stesso ambiente non potrà che incrementare le proprie prestazioni. Thaddeus Young ha messo la propria esperienza da veterano a disposizione dei compagni, giocando una stagione da collante. Se c'è da prendere un rimbalzo importante, da eseguire una difesa forte, da segnare un tiro fondamentale lui è sempre pronto a fare la cosa giusta. Ed è riuscito a mettere da parte il suo ego, cosa importante se giochi per arrivare alla fine.
Myles Turner deve continuare a crescere per come sta facendo. Adesso, oltre ai preponderanti mezzi fisici, ha iniziato ad allargare il suo range di tiro. Se trova fiducia auguri a tutti. Cory Joseph ha ritrovato una dimensione simil Spurs, anzi qui riesce ad essere anche più importante sui due lati del campo. La sua forza è la costanza di rendimento, cosa non da tutti. T.J. Leaf ha dimostrato di poter giocare bene offensivamente, ma se non riuscirà ad essere altrettanto attento nella fase difensiva potrebbe faticare a ritrovare spazio. Coach McMillan non fa sconti a nessuno.
L'arrivo più importante dalla free agency è sicuramente Tyreke Evans. Nella tragica stazione dei Grizzlies, fino all'infortunio, stava giocando la sua miglior stagione da anni. Arriva in un contesto tecnico che saprà sicuramente valorizzarne le doti di attaccante feroce verso il canestro. Anche lui, però, dovrà mettere intensità in difesa, ma ha i mezzi fisici per poterlo fare. Altro free agent sbarcato in Indiana è Doug McDermott. Il ragazzo sembra essere tagliato con il falcetto per poter giocare nei Pacers. Tiratore dal perimetro, uomo di grande voglia, capace di fare tanto in pochi minuti. Per Kyle O'Quinn sarà importante farsi trovare pronto quando sarà chiamato in causa. Corpaccione da usare sotto canestro, che sa prendere rimbalzi, ed ha un discreto tiro dalla media. Ai Pacers sperano anche che Ike Anigbogu possa risolvere i suoi problemi legati all'infortunio patito la scorsa stagione. Anche lui è in possesso di un discreto fisico che tornerebbe utile vicino a canestro.
Dal draft con la #23 è arrivato Aaron Holiday. PG con caratteristiche simili offensivamente al fratello grande, Jrue, ma molto più attento alla fase difensiva. Non dovrebbe avere problemi a farsi trovare pronto se chiamato. Con la #50 è stato scelto Alize Johnson, PF dotato di fisico già pronto per il piano superiore, rimbalzista formidabile, e che sta crescendo ancora, nel vero senso della parola, se si pensa che al primo anno alle high school era un PG pure sotto dimensionato.
Due parole le spendiamo per Domantas Sabonis. Qui il figlio di Arvidas ha trovato il luogo perfettom per far vedere la sua pallacanestro. E'apprezzato, ha minuti, lo si sta facendo crescere un passo alla volta. E lui sta ripagando con intensità, cattiveria in campo e scampoli di grande tecnica. Deve continuare così.
% Playoffs: 75%- Post season certa, arriverei a dire anche tra le prime quattro. Sono un bel gruppo, con un bel coach, e tutti hanno una gran voglia di dimostrare il loro valore.
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