Eurolega 2024-25, promossi e bocciati primi 10 round
Dopo 10 turni analizziamo le prime tendenze stagionali indicando le squadre che ci hanno sorpreso o deluso in questa fase iniziale
Dopo 10 turni analizziamo le prime tendenze stagionali indicando le squadre che ci hanno sorpreso o deluso in questa fase iniziale
Come da prassi facciamo un breve punto della situazione dopo i primi 10 round di Eurolega che ci stanno regalando sorprese interessanti in vetta con anche una tinta di azzurro
📈Promossi📈
Paris Basketball
La squadra della capitale francese è la sorpresa più grande di queste prime giornate. I campioni della scorsa Eurocup sono arrivati nella massima competizione senza alcun tipo di aspettative o pressione mediatica addosso. Solitamente le new entry utilizzano la prima stagione per adattarsi alla competizione, ma ai parigini sono bastate le prime 2 partite (entrambe perse) per prendere le misure. Dalla vittoria casalinga contro il Panathinaikos, nel round 3, la squadra guidata da Thiago Splitter ha cambiato marcia guadagnando il foglio rosa in 7 delle ultime 8 sfide europee. Alla nuova arrivata in Eurolega hanno dovuto arrendersi contender quali il Roca Team, il Barcellona e i sopracitati campioni d'Europa, ma anche l'ottimo Zalgiris di Trinchieri e questi successi hanno portato il record dei francesi ad un ottimo 7-3
I motivi di questa partenza sorprendente sono principalmente 3. Il primo è TJ Shorts, il playmaker con i suoi 17,7 punti di media a partita è il terzo miglior realizzatore della competizione. La sua impareggiabile velocità con palla in mano unita alle sue ottime abilità di passatore (7,5 assist a serata) lo rendono un rebus per le difese avversarie. Il secondo motivo del successo dei francesi è il ritmo di gioco che Shorts e Hifi, l'altra point guard, imprimono alla manovra offensiva della squadra che punta a giocare una pallacanestro di transizione non dando il tempo alle difese avversarie di posizionarsi. Infine, l'ultimo ingrediente del successo parigino è proprio la difesa, la terza migliore del torneo in questa fase iniziale per defensive rating.
Per i francesi l'obiettivo dichiarato deve essere quello di raggiungere i play in per rafforzare il proprio stato di Wildcard. Per fare ciò il loro giocatore chiave dovrà rimanere costante, ma anche il modo in cui giocatori e allenatore sapranno reagire agli accorgimenti che le altre squadre metteranno in atto d'ora in avanti sarà fondamentale perché ora Paris Basketball non è più la novità del torneo, ma piuttosto una pretendente e come tale verrà trattata dalle avversarie.
Bayern Monaco
The Herbert Effect, potrebbe essere questo il concetto che sintetizza nel miglior modo possibile quello che sta succedendo al Bayern Monaco in questa stagione. I bavaresi hanno deciso di dare le chiavi del proprio spogliatoio all'allenatore che due estati fa portò la Germania sul tetto del mondo e lui sta riproponendo quella pallacanestro con il club bavarese. L'obiettivo dichiarato è quello di segnare più degli avversari e non è un caso che i biancorossi siano primi per punti segnati e per tiri da 3 realizzati a serata.
Carsen Edwards (21 punti per serata) sta finalmente diventando il fattore determinante nel basket europeo che sapevo potesse diventare visto che lo seguo dai tempi in cui giocava per Purdue in NCAA. Devin Booker è il centro duttile in grado di segnare sia in area sia dal perimetro ( da dove tira col 41,7 %) che tutti vorrebbero avere in Europa, mentre Napier, viaggiando su percentuali da 50/40/90 che sappiamo tutti essere sintomo di eccellenza realizzativa, potrebbe aver trovato quella stabilità che gli è mancata negli anni passati. Attorno a questi 3 giocatori il Bayern ha costruito una rosa formata dai vari pretoriani di Herbert cioè giocatori (Obst, Voigtman, Weiler-Babb, Giffey) che avendo giocato già per il finlandese nella nazionale tedesca hanno avuto ben chiari dal giorno 1 cosa gli sarebbe stato richiesto in campo. Questa alchimia tra coach e squadra sta portando i tedeschi a giocare un ottima stagione confermata dall'attuale 7-3 di record. A differenza del Paris mi aspetto che questa squadra possa restare in zona playoff ed essere una delle 6 squadre che staccherà il pass diretto per i playoff perché la maggior esperienza di allenatore e giocatori potrebbe fare la differenza garantendo più costanza nell'arco della stagione.
Zalgiris Kaunas
Non è la prima volta che i lituani si ritrovano nelle zone alte della competizione. Già nel 2022/2023 lo Zalgiris riuscì a vivere una stagione positiva raggiungendo la settima piazza ed ora che alla guida dei biancoverdi c'è Andrea Trinchieri, a Kaunas sperano di ripetere tale successo. I lituani possiedono il miglior defensive rating della competizione e non è un caso che la squadra di Trinchieri sia a trazione difensiva visto che sono riusciti a tenere gli avversari sotto i 70 punti in 5 occasioni. Nelle prime sette partite solo l' Olympiacos in casa era riuscito a battere i biancoverdi che erano in testa alla classifica fino al settimo round. A queste prestazioni di squadra hanno fatto coro le prestazioni personali di Sylvain Francisco che in 4 occasioni ha raggiunto o superato i 15 punti. Negli ultimi 3 turni sono arrivate tre sconfitte causate principalmente dal lento inserimento di Loonie Walker nella squadra e dall'offensive rating dei lituani che è il secondo peggiore del tornro. A discolpa dei biancoverdi queste tre sconfitte sono arrivate contro Bayern, Paris e Fenerbahce che sono le 3 squadre più in forma din questo momento. Ora i lituani hanno un record di 6-4 e il loro futuro stagionale dipenderà dalla costanza realizzativa di Walker e Francisco perché se è vero che le partite si vincono in difesa, per avere successo serve anche un attacco di livello ed è nella fase offensiva che si deciderà la corsa alla post season della squadra di Kaunas.
📉Bocciati📉
Real Madrid
Partiamo con una doverosa premessa. Questo Real Madrid si qualificherà in qualche modo per i Playoff, ma il 4-6 con il quale ha iniziato la stagione è preoccupante per il loro status di contender. La sconfitta contro l'Efes dell'ultimo round, arrivata con un -27 di svantaggio massimo è solo l'ultimo tassello di un inizio di stagione troppo brutto per essere reale.
Yabusele, andato a Philadelphia, non è stato sostituito adeguatamente in quanto Garuba è fuori per infortunio dalla prima giornata, Rathan Mayes è stato un acquisto sbagliato e non adatto né per personalità né per talento per questa squadra e da Hezonja (29% da 3 in stagione) non c'è stato quel salto di qualità che tutti si aspettavano a Madrid in termini di personalità. Tavares, inoltre, senza Poirier come centro di riserva, quando entra in problemi di falli provoca un abbassamento della qualità difensiva dei merengues testimoniato da un defensive rating (il nono su 18 squadre) che certifica la mediocrità della difesa di quest'anno. In attacco le cose non vanno assolutamente meglio con l'undicesimo offensive rating ed il solo Campazzo a tenere alto l'orgoglio madrileno con la sua solita grinta e il solito apporto offensivo (14 punti e 7 assist di media) che non bastano più. Anche se non si considerassero le statistiche, basterebbe affidarsi alla percezione data durante la visione delle partite per capire che l'intensità, la grinta e l'attenzione ai dettagli durante le partite dei blancos quest'anno sia su livelli minimi. La panchina di Mateo è in pericolo, ma come sempre le colpe sono condivise con i giocatori perché Chus è lo stesso allenatore con il quale il Real ha raggiunto 2 finali e vinto un Eurolega negli ultimi 2 anni.
Il Real raggiungerà la post season, ma per tornare al livello di Panathinaikos, Olympiacos, Fenerbahce e Barcellona che ad oggi sono le 4 favorite per raggiungere le Final 4, questa versione dei blancos semplicemente non è sufficiente.
Partizan Belgrado
Nella sezione bocciate troviamo sicuramente anche il Partizan di Obradovic. Della squadra che fece tremare il Real solo 2 stagioni fa è rimasto solo il ricordo. Questo nuovo ciclo dell'allenatore serbo a Belgrado non poteva iniziare in modo peggiore. Zeljko non ha trovato nessuna figura carismatica nel nuovo roster. Carlik Jones e Lundberg non sono nemmeno lontanamente paragonabili a Punter, come del resto Bonga, Sterling Brown o Tyrique Jones non sono paragonabili a Nunnally, Leday o Lessort. A questo Partizan mancano tutti quei leader che hanno contraddistinto i loro recenti successi. In Serbia per performare al meglio non bastano le sole qualità cestistiche è necessario essere carismatici e trasmettere qualcosa ad un pubblico passionale.
Per far capire questo è necessario un paragone con i cugini della Stella Rossa. Canaan e McIntyre sono ottimi giocatori di striscia. Se segnano un canestro o realizzano un assist spettacolare si galvanizzano e loro sono giocatori che se inseriti in ambienti roventi rendono maggiormente ed il 5-5 dei biancorossi ne è la prova. Per Punter e soci valeva lo stesso discorso, mentre all'interno del roster di quest'anno del Partizan mancano giocatori di questo genere. Sulla carta per quanto mostrato da Carlik Jones con il Sud Sudan e da Lundberg nei crunch Time con la Virtus loro potevano essere i 2 trascinatori, ma i fatti stanno dimostrando il contrario con Jones fermo a 12 punti a serata e Lundberg in regressione rispetto alla sua ultima esperienza a Bologna. Se poi consideriamo la mancanza di difensori accentuata dalla partenza di Aleksa Avramovic, si capisce il perché la stagione della squadra serba sembri già nettamente compromessa con sole 2 vittorie dopo 10 round. Questa volta oltre alla squadra potrebbe farne le spese anche l'allenatore più titolato del basket europeo che ha richiesto l' inizio di questo nuovo ciclo che, però, si trova già su un punto morto
Olimpia Milano
L'ennesima falsa partenza… Il copione delle stagioni Olimpia in Eurolega sembra sempre il medesimo. La squadra viene costruita in teoria per raggiungere i playoff, poi inizia la stagione e arrivano quelle sconfitte sanguinose (KO dal +26 contro lo Zalgiris in casa e il solito protocollare deleterio KO a Berlino con l'Alba) che mettono l'EA7 subito all'angolo in modalità rimonta con i tifosi che chiedono l'esonero di Messina e la squadra che nella seconda metà prova la super rimonta.
Nello specifico quest'anno l'Olimpia ha la terza peggior difesa, difendono peggio solo la Virtus e il Maccabi in questo momento mentre il Fenerbahce ha la seconda miglior difesa questo a testimonianza del fatto che se l'infortunio di Nebo ha tolto ai meneghini il miglior rimbalzista del torneo dalle rotazioni e l'addio estivo a Melli ha tolto l'identità difensiva dei biancorossi. Mirotic è uno scorer fenomenale, ma la leadership non è nel suo bagaglio inoltre oltre i 30' fatica a tenere il campo con lucidità e Shavon Shields non sta convincendo e adesso deve anche riprendere ritmo dopo l'infortunio. Da aggiungere anche il fatto che la coppia Bolmaro-Dimitrijevic alterna prestazioni convincenti ad altre fantasma.
Le vittorie arrivate con Real e Partizan sono giunte contro avversarie che non sono ai livelli visti nel recente passato ma in questo momento (con l'infermeria sempre piena) sono referti rosa che valgono oro.
Tra le gli aspetti positivi di questo inizio stagione c'è la firma di Nico Mannion visto che la squadra necessitava fortemente di un playmaker che battesse l'uomo e creasse per sé e compagni come testimoniato dai 10 punti e 5 assist di media nelle 3 partite in cui ha giocato. Da sottolineare anche la crescita di Ousmane Diop ora fondamentale senza Nebo, Armoni Brooks in campionato sta dominando e serve quel Armoni in Eurolega.
Se consideriamo gli infortuni, il record negativo (4-6 che poteva essere 6-4) ed il calendario ostico con altre 6 sfide complicate (Maccabi, Fenerbahce, Stella Rossa, Panathinaikos, Barcellona e Bayern) da qui al giro di boa, si capisce come la squadra di Messina sia già davanti ad un bivio fondamentale della propria stagione europea. Per evitare di far pesare il solito avvio disastroso serviranno delle imprese
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