Hard Drive Team: Detroit Pistons
Saliamo al nord, nel freddo Michigan, ed andiamo a vedere come si presentano ai blocchi di partenza della nuova stagione i Detroit Pistons.
La scorsa stagione dei Detroit Pistons è stata una netta delusione. La stagione si era preannunciata ricca di ipotetiche soddisfazioni. Certo il roster era pieno di personaggi abbastanza problematici da gestire, ma l'arrivo di coach Stan Van Gundy sembrava fatto apposta per avere un coach di grande livello in grado di stabilire gerarchie, e creare il giusto feeling di squadra. Invece in breve tempo tutto è andato a farsi benedire, la squadra è implosa.
Si è individuato un responsabile, Josh Smith, che è stato mandato via con la clausola dell'amnistia. Poi è arrivato l'infortunio, serio, a Brandon Jennings, fino a quel momento il padre padrone della squadra, ed a quel punto si è arrivati alla fine con il record, pessimo, di 32-50. In estate ha salutato la compagnia anche quel Greg Monroe, che secondo molti sarebbe potuto diventare un uomo franchigia.
Alla fine del trio meraviglia dei lunghi è rimasto solo Andre Drummond, forse il meno talentuoso tecnicamente dei tre ma il più fisico e quello su cui costruire qualcosa. Certo gli interrogativi intorno alla franchigia restano, risolto il problema dei lunghi questa stagione potrebbe aprirsi quello delle guardie, con il duo Brandon Jennings & Reggie Jackson a dividersi lo scettro del potere in regia, ed entrambi due caratterini non facili da gestire. Dal draft con la #8 è arrivato Stanley Johnson, SF che in questo roster manca all'appello, certo molto giovane e talentuoso, ma che in Summer League ha fatto vedere delle belle cose. Adesso sotto con l'analisi del roster.
BACKCOURT: Iniziamo da Brandon Jennings. Bisogna vedere come e quando tornerà in azione, di sicuro, pur con tutti i suoi difetti di playmaker troppo innamorato del pallone, è un gran bel giocatore offensivo, capace di prestazioni da fuoriclasse. Ci sarà da capire in che modo potrà dividersi il ruolo di point guard con quel Reggie Jackson, arrivato lo scorso anno da OKC. Anche Jackson è un signor attaccante che vuole spesso il pallone in mano, certo non ha dimostrato di potersi prendere sulle spalle una franchigia, ma talento e voglia ce n'è tanta e sarà interessante vederli magari anche insieme. Kentavious Caldwell-Pope sarà la SG titolare. Il ragazzo ha dimostrato di valere questo posto sui due lati del campo nella scorsa stagione, tutti ne parlano un gran bene a Detroit, ed è uno che lavoro duro per migliorarsi. Visto che un playmaker mancava è arrivato Steve Blake. Al di là della battuta un veterano serve davvero a questo roster, oltretutto l'ex mille altre squadre è un uomo d'ordine come pochi, capace anche di metterla dall'arco. Così come tiratore micidiale è Jodie Meeks, rimasto nella Motor City, uno che prende e tira qualunque cosa gli si passi. Poi ci sarebbe nel roster anche Spencer Dinwiddie, altro PG talentuoso ed offensivo, che però non sappiamo bene quanto spazio troverà in campo.
FRONTCOURT: Come abbiamo detto è rimasto Andre Drummond. Centrone vero, dinamico, da servire in movimento, molto grezzo nei movimenti spalle a canestro, ottimo rimbalzista e buon stoppatore, anche se non un difensore. Ricorda molto un altro che è stato allenato da coach Van Gundy, speriamo che su di lui venga fatto un lavoro migliore, specie nella testa e nella voglia di imparare. Da Milwaukee è arrivato Ersan Ilyasova, uno che comunque il suo mattone a casa lo ha sempre portato. PF dotato di buon tiro, discreto difensore, che va bene anche a rimbalzo. Altro arrivo è Marcus Morris, il più talentuoso dei due gemelli. Attaccante notevole, ottimo passatore, potrebbe trovare spazio anche in SF, grazie alla velocità di piedi in difesa. Abbiamo parlato della scelta operata al draft, e Stanley Johnson potrebbe avere molto spazio in questo roster, oltretutto è un signor difensore e questo non guasta a quell'età. E'arrivato anche Aron Baynes, C australiano che troverà sicuramente spazio come riserva del #0, e che ha dimostrato a San Antonio di poter stare in campo con cognizione di causa. Sono rimasti Anthony Tolliver e Cartier Martin, due specialisti del tiro da tre punti che piacciono sempre molto ai coach che li allenano, e qui troveranno minuti. Chissà se Reggie Bullock troverà spazio, mentre Danny Granger arriva sul viale del tramontissimo. Ritrovasse un minimo del suo antico gioco il posto di SF potrebbe anche calzargli, ma il meglio il buon Danny lo ha già dato.
QUINTETTO BASE: Jackson-Caldwell Pope-Morris-Ilyasova-Drummond. Devo dire che ho dei dubbi, personalmente io proverei a far giocare tanti minuti al duo Jennings-Jackson spostano Caldwell Pope in SF. Certo chi difende, direte voi, ma Van Gundy deve iniziare a mettere il suo marchio su questa franchigia.
PCT PLAYOFF: 40%-Tutto dipenderà dalla capacità di convivere del duo già citato, e non solo sul parquet. Di certo la mancanza di una vera e forte SF si potrebbe far sentire, se trovassero una buona partenza potrebbero però diventare fastidiosi fino alla fine.
Arrivederci a domani con gli Charlotte Hornets
Hard-Drive Team 2015/16
Minnesota Timberwolves
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