Holmgren, che sfortuna...ma i Thunder cosa facevano?
La stagione 2022-23 inizia senza uno dei giovani protagonisti più attesi. Un colpo di sfortuna ma che fa riflettere
La stagione 2022-23 inizia senza uno dei giovani protagonisti più attesi. Un colpo di sfortuna ma che fa riflettere.
Chet Holmgren salterà tutta la stagione NBA 2022-23 dopo l'infortunio rimediato durante un'esibizione Pro-Am a Seattle. Notizia sconfortante per il ragazzo, che partita in lizza per il R.O.Y insieme al nostro Paolo Banchero, per i tifosi e per quegli Oklahoma City Thunder che avrebbero dovuto avere un occhio di riguardo.
È troppo facile direl “Bè, tanto con quel fisico si sarebbe rotto comunque al primo contatto”, quello che è successo al prodotto di Gonzaga poteva capitare a chiunque, lo stesso Banchero ha rischiato grosso sempre a Seattle durante la Pro-Am (scivolata senza conseguenza). È stata sfortuna. Anche perché di tutti gli infortuni che poteva subire si è preso quello più improbabile.
Quello che non torna però è la gestione da parte di OKC sulla sua giovane stella.
Assicurazioni e falsa protezione
Questa è una tematica che andrà toccare anche noi l'anno prossimo in vista dei Mondiali: le franchigie NBA chiedono alle federazioni di pagare delle assicurazioni se vogliono avere un giocatore NBA nelle rispettive Nazionali per eventi ufficiali FIBA. Esempio nostrano Danilo Gallinari quando, per averlo a disposizione di coach Sacchetti alle Olimpiadi di Tokyo, la FIP dovette sborsare $480k di assicurazione agli Atlanta Hawks.Immaginatevi cosa potrebbero chiedere i Magic per Banchero, prima scelta assoluta al Draft.
Quindi le franchigie si fanno grandi chiedono assicurazioni per i giocatori delle Nazionali per “tutelarsi” da eventuali infortuni dei loro investimenti ma poi lasciano che questi, specialmente al primo anno da PRO, vadano liberamente a giocare tornei in campi disagiati.
Se Holmgren si fosse infortunato alla Summer League di Las Vegas sempre sfortuna sarebbe stata ma sarebbe successo in un contesto ufficiale NBA. Tant'è che gli Orlando Magic misero fuori squadra Banchero dopo solo 2 partite per evitare spiacevoli incidenti. E non mi sorprenderebbe se chiedessero all'ex Duke si smetterla con i tornei estivi dopo la disavventura di Chet.
Oklahoma City sono anni che tanka disperatamente e si riempie di prime scelte per arrivare ad avere i migliori prospetti al Draft, Holmgren era obiettivo dichiarato sin dal momento in cui i Thunder ottennero la #2 alla Lottery. Lo hanno scelto senza il minimo dubbio e, sapendo che il ragazzo (a differenza di Banchero) deve lavorare molto per adeguarsi alla fisicità dell'NBA, al posto che tutelarlo con un programma di lavoro lo hanno lasciato a briglia sciolta. Se a 20 anni ti invitano a giocare con LeBron James non ti tiri indietro.
Conseguenze
Poteva succedere a chiunque in quella palestra di Seattle viste le condizioni critiche in cui si è giocato (e ci sarebbe da scrivere anche di questi tornei Pro-Am dove partecipano le stelle NBA…ma stendiamo un velo pietoso), poteva succedere anche a LeBron James o Jayson Tatum, è successo a l'unico che non doveva.
I Thunder si sono detti dispiaciuti ma alla fine sarà un'altra stagione di tanking con la speranza di veder crescere le scelte degli ultimi anni come Josh Giddey ed Aleksej Pokusevski. Per Holmgren sarà una stagione molto difficile perché l'NBA è un mondo crudele e la prima impressione è quella che conta.
Inutile girarci intorno, il ragazzo è già entrato nel circolo vizioso di quello già etichettato e dovrà convivere una stagione intera con i vari patetici Skip Bayless di turno che diranno che non è pronto e farà la fine di Greg Oden o Markelle Fultz.
Dispiace perché il ragazzo ha grande potenziale e sarebbe stato molto bello vederlo lottare con le altre matricole per il R.O.Y, però questa sfortuna potrebbe rivelarsi un'occasione per lavorare nel dettaglio in palestra ed arrivare pronto al 100% alla prossima stagione.
L'NBA è diventata come la modalità “Survivor” di Tekken, non contano gioco o successi ma arrivare sani al momento in cui si giocherà per davvero (Playoffs), preservare i giocatori è diventato L'OBIETTIVO numero uno e magari questo brutto incidente che ha colpito Holmgren servirà da lezione alle franchigie e, magari, alla Lega stessa che dovrebbe ricordare alle matricole, oltre al fatto che la fi*a fa male (Non è una battuta, è un tema del meeting pre-Draft quello di stare alla larga dalle possibili cacciatrici di doti), che sono professionisti e quindi investimenti e quindi di essere responsabili verso le franchigie
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