Salvate il soldato James Harden
Il futuro dell'ex Rockets sembra sempre più scritto e c'è ancora una seconda parte di stagione da giocare con i Nets.
Il futuro dell'ex Rockets sembra sempre più scritto e c'è ancora una seconda parte di stagione da giocare con i Nets.
James Harden lascerà i Brooklyn Nets a fine stagione. Che sia (molto probabilmente) Philadelphia dal suo mecenate Morey o in un altro lido fa poca differenza, l'avventura di Harden ai Nets si concluderà a giungo 2022 quando diventerà Free-Agent (ha una Player-Option da $47 milioni).
Brooklyn, mancano le fondamenta
Questi Brooklyn Nets del super trio non sono mai esistiti, vuoi per gli infortuni di KD; vuoi per le lune di Kyrie Irving, alla fine Nash in 2 anni ha schierato solo 15 volte il trio e quel numero non si alzerà di molto quest'anno. Troppo poco per una squadra che ambisce al titolo.
I rumors che stanno uscendo in questi giorni narrano di un Harden voglioso di testare la Free-Agency in quanto scontento dell'ambiente Nets…e ne ha ben donde: le squadre che vogliono vincere il titolo partono da solide fondamenta che si cementano in campo, i Bucks oggi possono permettersi di non giocare con Giannis Antetokounmpo che rimangono sempre una delle migliori squadre della Lega per non parlare della solidità dei Suns, dei Jazz, Miami, Philadelphia che pur senza Simmons è sempre pericolosa, ma Brooklyn?
Il fulcro
Criticare Harden è facile come lo è sempre quando i tifosi scelgono il “cattivo” di turno, sempre le stesse frasi, sempre i soliti luoghi comuni, uno dei migliori giocatori della Lega trattato come un Calhanoglu qualunque, ma il campo parla chiaro: Harden È i Brooklyn Nets. Durant è immenso ma il “Barba" è il punto fermo dei bianconeri, sta giocando una stagione di altissimo livello da 22.7 punti, 8.0 rimbalzi e 10.1 assist oltre a ben 9 triple-doppie. Che piaccia o meno è così.
E poi, toccando ferro, c'è sempre (saltato 7 gare)! KD è infortunato e l'altro lo sapete, Nash ha in Harden il giocatore fulcro di una squadra che sta avendo troppi assetti e di conseguenza non ha certezze in questa stagione:
- Squadra A: Harden-Durant-Irving (2 volte e solo in trasferta)
- Squadra B: Harden-Durant
- Squadra C: Harden-Irving (in trasferta senza KD)
- Squadra D: Durant-Irving (una volta)
- Squadra E: Harden (in casa con KD rotto)
Come puoi pensare di dare battaglia a Bucks, Heat, 76ers e Bulls in queste condizioni? Avere l'onnipotenza di Kevin Durant non basta.
Possiamo anche discutere il supporting-cast dove Griffin-Aldridge fanno quello che possono, Patty Mills è il vero appoggio, ma il resto va a correnti alterne anche perché sono giovani e devono ancora farsi le ossa. Inoltre manca terribilmente Joe Harris. Ma il problema sta alla base.
Irving & futuro
Tra gli elementi che avrebbero indispettito l'ex Arizona State ci sarebbe la vicenda di Irving “part-timer” e, anche qui, ne ha ben donde il buon Harden di avere le palle girate: come puoi pensare di lottare per il titolo con uno che c'è una sera si, una no, 4 si, 6 no e in una serie Playoffs dove, con molta probabilità, Brooklyn avrà il fattore campo e quindi non averlo per 4 partite…ma siamo seri?
Questi Nets erano stati fondati sul duo Durant-Irving, invece sono la squadra di James Harden che era arrivato per essere un lusso.
Stiamo per arrivare alla pausa All-Star e alla Dead-Line (10 febbraio) e i Nets ci arrivano con Durant fermo, quell'altro che non si vuole vaccinare e Harden che ogni notte deve tirare la carretta con il rischio che possa infortunarsi come successo l'anno scorso, il che sarebbe la ciliegina sulla torta di un progetto nato da un'idea fallata di Durant (volere giocare con Irving) e tenuto in piedi dal soldato Harden.
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