Moment Of The Year 2015: l'addio di Kobe
A poche ore dal nuovo anno solare i followers/lettori di NBA-Evolution hanno decretato che il "Moment Of The Year" di questo 2015 è stato il 29 novembre quando con una lettera Kobe Bryant (37 anni) ha annunciato al mondo che questa sarebbe stata la sua ultima stagione dando così il via al suo Farewell Tour (CLICCA QUI per leggere)
È stato uno dei tormentoni dell'estate col "Black Mamba" astuto nel glissare l'argomento con risposte vaghe, l'inizio stagione non è stato quello che sia lui che i tifosi si aspettavano, più ferri spaccati che retine centrate con piccoli segnali di allerta come "Il mio fisico non può tenere" o "Potrebbe essere l'ultimo anno" come dichiarato il 19 novembre (CLICCA QUI per leggere).
È la mattina del 30 novembre quando ci siamo svegliati e la prima notizia su tutti i media mondiali (pure quelli italiani!) era appunto il comunicato del ritiro ufficiale di Kobe che, in gran stile, aveva scritto e fatto stampare una bellissima lettera d'addio che i tifosi giallo-viola si sono trovati al loro posto prima della partita poi persa di misura contro gli Indiana Pacers.
Da quel momento è iniziato il tour d'addio con standing-ovation in qualunque piazza tra cui l'ostica Philadelphia e Boston stanotte con tanto di cori in suo favore, cosa mai vista al Garden (!), frasi di stima da tutti gli attuali colleghi come LeBron James, dai vecchi rivali come Allen Iverson e dagli allenatori come Gregg Popovich, il bellissimo video-messaggio dell'idolo Michael Jordan (CLICCA QUI per vedere) scoprendo con suo stupore quanto sia amato dall'universo NBA tanto da essere il giocatore più votato in assoluto al primo controllo dei voti del prossimo All Star Game (CLICCA QUI per leggere)
Tolto il peso del ritiro il figlio di Jelly Bean ha ritrovato anche il feeling col canestro tornando a segnare con continuità e anche in momenti importanti come a Washington e a Boston facendo brillare gli occhi degli appassionati.
I Lakers i Playoffs non li vedranno, il 6° titolo rimarrà lì per sempre ma la stagione non è ancora finita e qualche perla il Mamba ancora ce la regalerà...ma la storia di Kobe non può finire così perché un vincente non può salutare il grande palcoscenico da sconfitto, c'è un oro olimpico da conquistare per Team USA a Rio la prossima estate e se nel 1992 il Dream Team portò un Larry Bird in condizioni tragiche...perché non Kobe?
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