LeBron-Kobe uniti contro l'insegnamento USA

Scritto da FMB  | 
Prima delle forti e schiette dichiarazioni del "Black Mamba" fu la stella dei Cavaliers a puntare il dito contro il metodo d'insegnamento cestistico che viene applicato negli Stati Uniti. JamesIeri vi avevamo riportato le forti affermazioni di Kobe Bryant (36 anni) contro il sistema d'insegnamento sportivo americano, la AAU (Amateur Athletic Union, ndr), mettendolo a paragone con quello europeo (CLICCA QUI per leggere), ma il primo a puntare il dito non è stato il #24 from Philadelphia, ma il #23 from Akron! Infatti in un'intervista rilasciata il 29 dicembre 2014 ad Ethan Skolnick di "Bleacher Report" LeBron James (30 anni) criticava fortemente la AAU andando a sottolineare più o meno gli stessi aspetti che poi il collega dei Los Angeles Lakers ha evidenziato; alla domanda su cosa LeBron farebbe per cambiare la Lega ecco la risposta
Più fondamentali! I fondamentali e la riflessione al gioco. Questo è quello che vorrei cambiare ma non ci sono molti ragazzi che pensano il gioco e i fondamentali non sono quelli di una volta.
Anche James ha teso la corda dall'arco e scoccato la freccia verso chi dovrebbe insegnare ai giovani
Non lo so. Non so se la colpa è degli allenatori delle piccole leghe o della AAU. Io non credo che il gioco venga insegnato nel modo giusto, non sto dicendo che vale per ogni allenatore perché so che i miei allenatori sono stati grandi quando ero piccolo e mi hanno insegnato i fondamentale e abbiamo giocato sempre per la squadra. C'è una carenza di qualche corso.
La pallacanestro moderna è diventata più individualista rispetto ad un tempo? LeBron la pensa così, sposando una filosofia che ormai ha sfortunatamente invaso lo sport globale
Sì, ho visto nel corso del tempo! Il punto è che gli allenatori delle piccole leghe hanno magari qual ragazzo forte, sono così ossessionati dal vincere che lo cavalcano viziandolo al massimo per tenerselo stretto sperando che non se ne vada. Facendo così smettono di insegnare agli altri ragazzi, questo è un gioco di squadra non individuale. Non una persona ha vinto un campionato o addirittura vinto nulla da solo. Ovviamente, so che i singoli riconoscimenti arrivano con esso, ma per me come ho sempre detto, se ho intenzione di realizzare qualcosa individualmente è solo perché ci sono riuscito con la squadra.
In 48 ore le due icone della pallacanestro mondiale hanno smontato e fatto emergere probabilmente il problema che sta affliggendo lo sport, che sia la pallacanestro o il calcio, ad oggi ci sono davvero pochi Maestri di sport e tanti "paperini" che per arrotondare lo stipendio mensile si dedicano allo sport senza vere competenze e, a volte, senza una vera passione alle spalle.

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