NBA Playoffs 2021: analisi finale Western Conference
Ultimo atto della Western Conference che dovrebbe regalarci spettacolo, grande agonismo e sfide incerte. Doncic sfida la Dub Nation.
Ultimo atto della Western Conference che dovrebbe regalarci spettacolo, grande agonismo e sfide incerte. Doncic sfida la Dub Nation.
WESTERN CONFERENCE FINALS
Golden State Warriors (#3) – Dallas Mavericks (#4)
Alzi la mano chi avrebbe previsto, non essendo maledettamente fan di una delle due contendenti, una Western Conference Finals tra i Golden State Warriors ed i Dallas Mavericks. Ed invece eccoci qui, ad analizzare una serie che potrebbe essere meno scontata di quanto in tanti possano credere. I ragazzi di coach Steve Kerr ritornano alle finali di Conference dopo aver faticato meno del previsto contro i Grizzlies. Ed avendo imposto il loro gioco in entrambe le serie giocate, fatto di transizione offensiva, tiri dal perimetro, difesa di squadra, capacità di alzare il ritmo delle partite in continuazione.
Avendo, inoltre, recuperato in pieno il proprio leader maximo, quello Stephen Curry che è sembrato aver ritrovato in piena forma e condizione.
Certo, i Mavs arrivano a questo punto della stagione, sulle ali di un entusiasmo cresciuto all’infinito, specie dopo la strapazzata rifilata ai grandi favoriti Suns. Che hanno avuto la pessima idea di impostare una serie giocandola in pratica contro un giocatore, provocandolo, o tentando di farlo, fisicamente e psicologicamente, quel Luka Doncic, che ha dimostrato, specie in gara 7, quando pessima sia stata questa idea. Arrivati ad un passo dall’essere invitati al gran ballo finale perché coach Jason Kidd e compagnia dovrebbero non credere all’impresa? Di sicuro sarà una sfida tra due squadre che giocano due pallacanestro molto diverse, e chi riuscirà ad imporre il proprio ritmo alle partite avrà metà passaggio del turno in tasca.
I rebus di Dallas
Diciamo che per Dallas il rebus da risolvere ha molte facce. Di Steph Curry, ritrovatosi, abbiamo parlato. Ma anche Klay Thompson sta crescendo partita dopo partita, per non parlare di Andrew Wiggins, importante per come si sta ritagliando il ruolo di comprimario di lusso. Senza contare Jordan Poole, capace di produrre tanto in poco. Non sarà facile per le guardie texane difendere su così tanti giocatori pericolosi sia dal perimetro che in avvicinamento. Nella speranza, per i ragazzi della baia, che possa tornare in azione Gary Payton II, fondamentale in difesa, sui tagli a canestro ed anche dalla linea.
Certo parlando di guardie viene da chiedersi ma chi potrà fermare Luka Magic in missione? Abbiamo visto come abbia disposto dei vari Bridges, Crowder e Johnson, spazzandoli via tecnicamente, fisicamente ed anche di testa. A meno che Andre Iguodala non attinga al siero della nuova giovinezza, non vediamo uno che possa mettere un corpo contro lo sloveno. Ma diventa importante, per i Warriors, che lui non coinvolga alla sua velocità Jalen Brunson, Spencer Dinwiddie, Reggie Bullock e Dorian Finney-Smith. Anche se soprattutto i primi due hanno dimostrato di sapersi coinvolgere da soli benissimo, riducendo, e di molto, la pressione sullo sloveno.
Il fattore Draymond Green
Poi per Dallas ci sarebbe un ulteriore problema di nome Draymond Green. Onestamente si fa fatica a capire chi potrà limitarne il raggio d’azione, sui due lati del campo. In attacco il suo ruolo di metronomo e dispensatore di illuminanti giocate sarà fondamentale. Ed in difesa potrebbe essere un corpo da spendere sul # 77, anche perché non dovrebbe fare troppa fatica a contenere Dwight Powell o Maxi Kleber. Che, oltretutto, avranno le mani piene per contenere un Kevon Looney straripante a rimbalzo contro i Grizzlies. Certo qualcosa, specie dal tedesco, a livello offensivo ci si aspetta, per amplificare il numero di giocatori pericolosi dal perimetro.
Sarà ulteriormente interessante vedere all’opera le due difese. Se da parte di Golden State c’è un’abitudine a giocare una fase difensiva aggressiva ed efficace, quella mostrata nelle ultime due partite contro i Suns da parte di Dallas è stata piacevolmente sorprendente. E tutti, Doncic compreso, hanno dato il loro apporto, piegando le ginocchia, raddoppiando ed aiutandosi vicendevolmente.
L’ esperienza Warriors potrà essere una chiave della serie, ma mai sottovalutare la voglia di stupire dei Mavs, che in fin dei conti non avranno nulla da perdere.
E, soprattutto, nella baia la parola d’ordine deve essere una: mai portare a gara 7 Luka Doncic.
🔮 Pronostico: 4-2 Warriors
📆 Date: 18/05 (G1), 20/05 (G2) 22/05 (G3), 24/05 (G4), 26/05 (ev. G5), 28/05 (ev. G6), 30/05 (ev. G7)
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