Eurolega 2023-24, promossi e bocciati a metà stagione
Andiamo a valutare il girone d'andata delle protagoniste di questa stagione europea dal super Real fino ai riscatti dei singoli giocatori.
Andiamo a valutare il girone d'andata delle protagoniste di questa stagione europea dal super Real fino ai riscatti dei singoli giocatori.
PAGELLE MID-SEASON 2023-24
📈Promossi📈
Real Madrid
Se i Blancos fossero nella stessa posizione,ma con un record umano non sarebbero contemplati in questa valutazione intermedia, ma le 16 vittorie su 17 partite stagionali rendono questa prima posizione per nulla ordinaria. Migliorarsi ulteriormente quando si è già i migliori non è facile né tantomeno scontato. La regia di Campazzo ha garantito un upgrade notevole ad un gruppo che oltre all'esperienza dei suoi storici veterani poteva già contare anche sul dominio nel pitturato garantito da Tavares e sulla costanza realizzativa di Musa. Spesso riescono a chiudere le loro partite già nei primi tre quarti e ciò non li rende solo la miglior squadra della stagione regolare, ma anche una delle migliori della storia recente del basket europeo. La versione cestistica dei Galacticos!
Virtus Bologna
La vera sorpresa di questa stagione regolare. Coach Banchi ha probabilmente già messo in cassaforte il premio di allenatore dell'anno per essere riuscito a trasformare una squadra senza un budget da big europea in una delle squadre più forti in Europa. Senza grandi rivoluzioni il CT della Lettonia è riuscito a fare rendere al meglio un gruppo che sotto la guida di Sergio Scariolo non era stato neanche lontanamente vicino a lottare per entrare nelle migliori 8. Shengelia oltre ad avere la media punti a più alta della sua carriera (16,7 a serata) quest'anno con la partenza di Milos, è diventato il perno offensivo di una squadra cresciuta partita dopo partita. Bellinelli sta vivendo la sua migliore stagione realizzativa in Eurolega di sempre nonostante la carta d'identità dica 37 mentre Iffe Lundberg, dopo essere andato vicino a lasciare Bologna in estate, è diventato la risorsa più importante della panchina per la squadra bolognese. Le vittorie pesanti come la rimonta in casa dal -18 con il Barcellona o la vittoria alla Stark Arena contro il Partizan, hanno legittimato il secondo posto che le V nere attualmente occupano facendo capire anche ai più scettici che la Virtus fa sul serio . Se poi pensiamo che Banchi questa rosa non l'ha nemmeno costruita, ma l'ha ereditata da Scariolo, si capisce quanto speciale ciò che accade davanti ai nostri occhi in quel di Bologna sia.
Panathinaikos
Nonostante una partenza con un 2-4 nelle prime 6, la squadra greca è riuscita a trovare presto degli equilibri che la portassero ad invertire il trend e a imboccare la strada giusta. Negli ultimi 11 round i Greens sono riusciti a vincere 4 partite di fila per 2 volte dimostrando di avere delle gerarchie ben definite già dopo mezza stagione. Ataman ha trovato in Mitoglou il proprio realizzatore più efficace. Il greco insieme a Lessort forma un tandem di lunghi molto prolifico. L'arrivo di Nunn a stagione già avviata ha arricchito un reparto guardie basato sulle capacità di Grant nel battere gli avversari in dribbling e sulla leadership su entrambi i lati del campo di Grigonis. Il gruppo di Ataman è già uno dei più solidi in difesa della competizione (quarti per defensive rating) e nonostante il numero di palle perse sia ampiamente diminuito rispetto alle prime partite la manovra offensiva dei Greens ha ancora grandi margini di miglioramento visto che parliamo di una squadra che si sta ancora amalgamando. Essere già nella zona alta della classifica, al quarto posto, in questa prima fase aiuterà la squadra di Oaka a continuare la propria crescita. Il progetto Ataman-Pana è valido
📉Bocciati📉
Olympiacos
A distanza di pochi mesi dalla finale di Kaunas, i biancorossi sono già lontani dal poter essere considerati tra le migliori contender per la vittoria di quest'anno. Senza Vezenkov quest'anno il miglior realizzatore è diventato Peters. Nonostante l'americano sia un ottimo tiratore da 3, non è un giocatore in grado di far muovere le difese e creare vantaggi per i compagni. Il più grande acquisto estivo, Nikola Milutinov tra infortuni e prestazioni altalenanti non è mai riuscito ad incidere veramente nella manovra offensiva dei greci e neanche Brazdeikis prima e Petrusev poi hanno cambiato la situazione.
È proprio in attacco che risiede il problema perché l'Olympiacos è rimasto una delle migliori difese d'Europa con il secondo defensive rating mentre è solo nono per efficienza offensiva. Solo Canaan oltre a Peters va spesso in doppia cifra dimostrando come a questa squadra manchi proprio la potenza di fuoco. Passare dalla finale dell'anno scorso allo scenario del play in che si troverebbe ad affrontare oggi la squadra di Bartzokas è sicuramente una grande regressione rispetto agli obbiettivi di inizio stagione. Urge trovare nuovi modi per macinare punti e serve farlo presto perché l' ottavo posto non da alcuna certezza quest'anno. Ad oggi il distacco dal treno per il quarto posto è ancora ridotto, ma presto potrebbe diventare più ampio se l'arsenale offensivo non verrà migliorato.
Efes
Avviare un nuovo progetto con un nuovo allenatore non è mai facile, quindi va dato tempo a Can di dare la sua impronta. Nonostante ciò la regressione in questa stagione di Will Clyburn e le prestazioni meno efficaci in regia di Darius Thompson da quando è arrivato in Turchia sono davanti agli occhi di tutti. Una squadra storicamente famosa nel riuscire a compensare le proprie lacune difensive con un attacco altamente efficiente ha bisogno che il suo attacco resti tale per restare a galla. Le percentuali perimetrali dei turchi ,invece, quest'anno sono crollate, Clyburn segna 5 punti in meno a serata, mentre con l'addio di Dunston la difesa è addirittura diventata la seconda peggiore del torneo. L'unica nota positiva della stagione è il ritorno di Larkin ai livelli che ci aveva abituato fino ad un paio di anni fa, ma come ci ha insegnato la scorsa stagione dell'Efes non basta che uno tiri la carretta (l'anno scorso fu Clyburn) per fare i playoff. La stagione non è ancora compromessa in quanto la zona play in è lontana solo due partite, ma per rientrare in lotta sarà necessario sia che Oturu e Tarik Jones inizino a diventare dei fattori in difesa, sia che almeno uno tra Clyburn in realizzazione e Thompson in regia alzino il livello delle sue prestazioni altrimenti anche quest'anno gli ex campioni d'Europa non raggiungeranno i playoff.
Stella Rossa
Escluso il Panathinaikos è stata la Zvezda la squadra che più ha fatto rumore con la sua ristrutturazione estiva che aveva come principale obiettivo quello di portare la squadra a raggiungere finalmente i playoff. Dopo 17 partite questa stagione, invece, sembra già essere un fallimento. Prima viene licenziato Ivanovic, poi se ne va Shabazz Napier e così settimana dopo settimana, polemica dopo polemica le sconfitte continuano ad accumularsi e la frustrazione continua ad aumentare. Nemmeno la prestazione mostruosa di Milos contro il Maccabi ha smosso l'ambiente visto che dopo soli sette giorni è arrivata un altra sonora sconfitta dal Pana. I pochi giocatori a meritare di essere salvati sono Bolomboy ed il trio serbo formato da Teodosic, Nedovic e Mitrovic tutti gli altri non sono esenti da critiche in una stagione dove ciò che più è mancata è l'energia in campo . Ci sono stati momenti come la sconfitta contro il Real nei quali i biancorossi sono sembrati indifferenti alle proprie prestazioni negative e se ad una squadra con i tifosi che ha la Zvezda manca l'energia vuol dire che i problemi non sono facilmente risolvibili.
Se il Pana è riuscito a prendere dei campioni e a farne una squadra, la Zvezda ha preso dei "campioni" senza dare il tempo a Ivanovic di renderli una squadra per poi rendersi conto che escluso Milos gli altri fossero nel migliore dei casi ottimi giocatori di rotazione (Griedraitis) e nel peggiore fossero buchi nell'acqua clamorosi (Dos Santos). Con un record che recita 6-11 e senza un identità di gioco definita il rischio di lasciare presto definitivamente la corsa per il play in è concreto. Il momento in cui per me sono finite le speranze della Zvezda lo trovate qui sotto
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