Team USA Femminile a Roma, il racconto!

Ecco il racconto di una delle giornate più incredibili che abbia mai visto, in 12 ore è successo di tutto, ma alla fine il destino mi ha fatto una serie di favori difficilmente ripetibili. CQu9NdbXAAAMx7S.jpg-large Ho scoperto l’evento per caso sul sito della USAB e nel giro di una settimana le giornata erano diventate di 48 ore, un conto alla rovescia durato 4 anni e che ora aveva finalmente una brusca accelerata (era in programma un viaggio a Chicago). Prima di parlare della serata vi racconto la giornata che da oggi in poi sarà segnata in rosso sul calendario di casa. 12106837_10153069675681260_4960596102895980559_nMi sveglio come di consueto alle 5 di mattina, so che ha giocato my man Doug McDermott e vado, 23 punti e 5 rimbalzi con ben 5 triple, fra me e me la giornata comincia bene. Ore 5:30 esco da casa, piove e mi viene un raffreddore assurdo ed inizio ad innervosirmi, ore 9:30 la città è allagata ma per Elena Delle Donne sono deciso ad andare a Roma anche a piedi su un gommone. Qualcosa deve aver sentito il mio cervello perché all’ora di pranzo c’è il sole e la temperatura sui 20 gradi (mistero), parto con mezz’ora di ritardo rispetto al previsto e trovo un poì di fila, arrivo al Palatiziano alle 16:40 circa. Penso sia un po’ tardi per vedere arrivare la squadra. Parcheggio e non sapendo dove entrare faccio un giro intorno al palazzo…a questo punto entra di nuovo in campo l’entità superiore che mi fa trovare davanti agli spogliatoio all’arrivo della nazionale americana, vedo Elena dal finestrino e in un secondo scompare tutta Roma e il resto del mondo…prendo la foto e il pennarello…gli vado dietro chiamandola fino alla porta e a quel punto si gira….morto. Stento a capire che cavolo dovevo fare me riesco a trovare la concentrazione per passargli la foto e il pennarello e via, ancora la guardo un po’ e poi entra nel palazzo, alle ore 17:15 sono soddisfatto e potrei anche tornare a casa. Ho ancora al tre 5 foto da farmi autografare. Entro quasi per primo e mi prendo 4 posti dietro la panchina degli Stati Uniti. Le prime ad entrare sono Elena e Brittney seguite da Sue Bird e Candace Parker per un breve riscaldamento. La Griner dopo aver saltato la prima partita giocherà e piazza li una schiacciata ad una mano che purtroppo non ero pronto a filmare o fotografare ma l’immagine di una ragazza (???) che schiaccia ad una mano mi disturberà il sonno per giorni. Inizia la partita e sono talmente vicino alla panchina che posso sentire i time out e i commenti di coach Auriemma al suo staff.

La Partita (Italia-USA 66-79)

15 wnt 1007 grinerjpgLa partita parte subito bene per Team USA ma l’Italia, dove giocano 2 amiche di NBA-Evolution quali Marcella Filippi e Martina Bestagno, dopo essere andata sotto 10 punti rimonta e rimane quasi punto a punto giocando molto sul tiro da fuori co buoni risultati tanto che a fine primo tempo la partita è in parità 37-37. Elena è un po’ sottotono e non viene servita quasi mai. Durante l’intervallo riesco a far girare coach Auriemma e farmi autografare la foto dal più grande allenatore che il college basket femminile abbia mai conosciuto. Inizia il secondo tempo e si capisce subito che la partita durerà ancora pochi minuti. Le giocatrici sono praticamente sempre in piedi cosi come lo staff tecnico, la fisicità e la maggiore tecnica alla fine viene fuori e il distacco tocca prima i 10 punti per poi arrivare a quota 20 nei minuti finali che vedono Brittney Griner assoluta protagonista servita in molte occasioni per provare alcuni schemi. Proprio Brittney Griner mi passa davanti rientrando negli spogliatoi…ora immaginate voi avercela davanti..due metri e 8 centimetri di muscoli e tatuaggi, non dico faccia paura ma ci va molto vicino. Allungo il braccio e riesco a portare a casa il terzo autografo di giornata. Esco dal palazzetto e mi piazzo davanti agli spogliatoi, l’attesa dura circa 20 minuti poi iniziano ad uscire le italiane quasi senza che nessuno se ne accorgesse…poi è il momento di loro…le americane..la prima è Sue Bird che si ferma gentilissima e con un grande sorriso firma la foto, poi nel casino generale arriva di nuovo Griner che si ferma a fare alcune foto un po’ più in la ma io ho davanti Candace Parker che velocemente firma e passa via, dopo qualche istante ccco di nuovo Elena ed eccomi di nuovo con una seconda foto da farmi autografare…risultato: due su due. Ore 20:15 sono di nuovo in macchina destinazione Rieti con F.M.B fortemente deluso dal mio comportamento al motto: "Potevi almeno darle una strizzata di chiappa!"

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