LBA 2019/20: Top 15 Players (Novembre)

Nel mese di novembre sono andate in scena soltanto quattro giornate, ecco i giocatori che si sono maggiormente contraddistinti.

Scritto da Marco Tartini  | 

PLAYMAKER

Milos Teodosic (Virtus Bologna, SRB)
Anche in queste tre partite Teodosic ha dato prova di tutto il suo talento, risultando fondamentale soprattutto nelle vittorie contro Treviso e Trieste. Nei 25 minuti di utilizzo, Milos ha realizzato 15 punti di media, conditi da 5 assist, 2 recuperi, 5 falli subiti e 16 di valutazione.

Jaylen Barford (Pesaro, USA)
Nonostante Pesaro sia ancora alla ricerca del primo referto rosa stagionale, è impossibile non sottolineare quanto di buono stia facendo Barford. Per lui 20 punti, 4 rimbalzi e 4 assist a partita, numeri “sporcati” dalla prestazione non brillante fatta registrare contro Brescia.

Aleksej Nikolic (Treviso, SLO)
L’ex Partizan si è confermato come uno dei colpi di mercato migliori e più sottovalutati, visto lo straordinario rendimento che sta avendo fino a questo momento. Le statistiche di Nikolic recitano 11 punti, 5 rimbalzi e 5 assist a gara, unite ad una grinta e ad una spiccata dote da leader che lo stanno facendo entrare sempre di più nei cuori della tifoseria trevigiana.

GUARDIE

Adrian Banks (Brindisi, ISR/USA)
Nel mese di novembre Banks si è confermato l’indiscusso MVP del campionato, trascinando Brindisi a tre sudate vittorie (compresa quella contro i campioni d’Italia). “Agent 0” ha viaggiato, infatti, a 21 punti (56% da 2, 57% da 3, 88% ai liberi), 5 rimbalzi, 5 assist, 1 palla recuperata e 26 di valutazione ad allacciata di scarpe, frutto di una dedizione e di una fiducia nei suoi mezzi incredibili.

Nemanja Nedovic (Milano, SRB)
Dopo aver saltato buona parte di stagione a causa di un infortunio, Nedovic ha finalmente ritrovato ritmo e continuità. L’esterno serbo si è confermato come uno dei leader dell’Olimpia, risultando fondamentale nelle vittorie contro Sassari e Pistoia, ma anche nella sconfitta accorsa a Bologna, dove è stato l’ultimo ad arrendersi.

Tomas Kyzlink (Roma, CZE)
In questo inizio di campionato Roma sta sorprendendo tutti, ed il merito, oltre che dell’asse Dyson-Jefferson, è sicuramente anche di Kyzlink. Tomas, dopo una stagione a Venezia nella quale non ha potuto esprimersi, è approdato nella capitale portandosi appresso molti interrogativi. Finora, però, sta rispondendo alla grande, dando un importante contributo ogni qualvolta gli viene chiesto: in novembre il cieco ha mantenuto medie di 18 punti (tirando col 67% dall’arco), 4 rimbalzi e 3 assist a serata.

ALI PICCOLE

Alessandro Gentile (Trento, ITA)
Il suo arrivo a Trento ha un po’ alterato gli equilibri della squadra, ma il suo talento non può essere messo in discussione. Visto il lungo stop di Aaron Craft, Gentile si è caricato sulle spalle la Dolomiti Energia, regalandole un’importante vittoria. Anche nelle due sconfitte, arrivate contro formazioni del calibro di Cremona e Venezia, non ha sfigurato. Al Taliercio, in particolare, Ale ha dato prova di tutto il suo valore, mettendo a referto 24 punti (di cui 18 nel solo primo tempo), 5 rimbalzi, 4 assist, 1 stoppata, 7 falli subiti e 29 di valutazione.

Dyshawn Pierre (Sassari, CAN)
Il canadese ha addirittura superato quanto di buono aveva fatto vedere nel mese scorso, mancando il primo posto di questa classifica per pochissimo. Il sistema sardo di quest’anno lo sta responsabilizzando ulteriormente, mettendo in luce tutte le sue qualità migliori. Pierre, dal canto suo, si sta facendo trovare più che pronto, come testimoniato dalle sue straordinarie statistiche: Dyshawn sta mantenendo medie di 15 punti, 7 rimbalzi, 3 assist e 21 di valutazioni, anche in questo caso valori condizionati dalla brutta performance messa in campo contro la Reyer. Inoltre, è fra i favoriti alla nomina di MVP della FIBA Champions League, competizione nella quale sta letteralmente dominando.

Pietro Aradori (Fortitudo Bologna, ITA)
In novembre Aradori ha alzato ulteriormente l’asticella, guidando Bologna con delle prestazioni superbe: in due occasioni su quattro ha realizzato più di 20 punti, e in una si è fermato a quota 19. Inoltre, ha migliorato anche tutte le altre categorie statistiche, incrementando il conto dei rimbalzi (5), degli assist (2) e le percentuali al tiro.

ALI GRANDI

Ethan Happ (Cremona, USA)
L’arrivo di Happ ha letteralmente svoltato il percorso della Vanoli, che nelle tre gare nelle quali lo ha schierato ha collezionato altrettante vittorie. Ciò che ha stupito di più è stato l’immediato ambientamento del ventitreenne, protagonista già all’esordio nella sfida contro la Effe.

Ken Horton (Brescia, USA)
Di questa Leonessa Horton è stato la costante positiva, capace di brillare indipendentemente dal fatto che la squadra girasse o meno. Il numero 30, infatti, ha concluso il mese con 14 punti (56% da 2, 50% da 3, 92% dalla lunetta), 6 rimbalzi, 3 assist, 1 palla recuperata e 20 di valutazione, risultando imprescindibile per il sistema di Vincenzo Esposito.

Jason Burnell (Cantù, USA)
È stato un mese stellare quello di Burnell, che ha vinto il ballottaggio con Jeff Brooks e a sorpresa si è guadagnato il terzo gradino del podio. L’ala ex Jacksonville si sta rivelando uno dei leader di Cantù, ed insieme a Wilson ed Hayes l’ha trascinata sia in occasione della vittoria a Cremona, che nelle sconfitte (tutte e tre di misura) contro Pistoia, Roma e Fortitudo. Proprio contro quest’ultima ha fatto registrare la sua miglior prova stagionale, con suoi 29 punti (5/5 da 3), 5 rimbalzi, 3 assist e 32 di valutazione.

CENTRI

Miro Bilan (Sassari, CRO)
“Bilan è il miglior centro d’Europa”. Sono queste la parole con cui coach Pozzecco ha voluto elogiare il suo numero 2, reduce dalle migliori prestazioni dell’anno. Il croato, infatti, dopo un inizio complicato, sta mostrando tutto il suo sconfinato talento e la sua eleganza, tramutata in movimenti che fanno girare la testa ai pariruolo avversari. Bilan sta mantenendo medie di 17 punti (78% dal campo, 84% ai tiri liberi), 5 rimbalzi, 3 assist, 7 falli subiti e 25 di valutazione, il tutto il soli 24 minuti di impiego.

Julian Gamble (Virtus Bologna, USA)
Il suo approdo a Bologna era passato in sordina, ma adesso Julian sta facendo parlare di sé collezionando ottime prestazioni. Nelle due sole gare disputate (una saltata per infortunio, l’altra per turno di riposo), l’ex Nanterre ha viaggiato a 14,5 punti, 10,5 rimbalzi, 1 stoppata e 27 di valutazione, reggendo il confronto anche con grandi centri del calibro di Fotu e Mitchell.

Justin Knox (Trento, USA)
Nel confronto a tre fra Jefferson, Fotu e Knox è stato quest’ultimo ad avere la meglio, grazie alla solidità e alla leadership con le quali, insieme al sopracitato Gentile, ha guidato l’Aquila nel periodo di convalescenza di Craft. L’ex Trieste e Capo d’Orlando si sta rivelando sempre più indispensabile all’interno dei meccanismi trentini, il cui tallone d’Achille sembra essere proprio il reparto lunghi. Le partite da lui disputate in questo mese sono state stratosferiche, fatta eccezione per quella contro Venezia, dotata di una panchina più profonda e talentuosa. Le sue cifre, tuttavia, sono state comunque grandiose: 16 punti, 8 rimbalzi, 3 assist e 20 di valutazione.

Clint Chapman (Pesaro, USA)
Pure Chapman ha dovuto far fronte ad un infortunio (lesione al legamento peroneo astragalico), che lo ha costretto a giocare e a sua volta soltanto due match (senza tener conto dei 4’ trascorsi in campo contro Roma). Quello di novembre è stato un mese straordinario per l’ultimo acquisto marchigiano, autore di 23 punti (86% da 2, 46% da 3), 6 rimbalzi, 1,5 recuperi ed 1 stoppata a serata.


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