NBA Draft 2023, vincitori e sconfitti
Nella notte di Wembanyama si è scritto il futuro di molte franchigie: le texane sorridono, Lillard è a denti stretti.
Nella notte di Wembanyama si è scritto il futuro di molte franchigie: le texane sorridono, Lillard è a denti stretti.
Il Barclays Center di Brooklyn è stato ancora una volta il teatro del NBA Draft, la serata nella quale la vita di giocatori, famiglie e franchigie cambierà per sempre. L'edizione del NBA Draft 2023 ha visto potenzialmente nascere una stella generazionale come quella di Victor Wembanyama, scelto (ovviamente) alla #1 dai San Antonio Spurs di coach Gregg Popovich. Andiamo quindi a vedere insieme chi ha tratto vantaggio nella corsa notte e chi invece ne è uscito sconfitto.
NBA DRAFT 2023
👍Vincitori 👍
San Antonio Spurs
Sul fatto che i San Antonio Spurs sarebbero usciti come vincitori dal Barclays Center non c'era alcun dubbio. La chiamata di Victor Wembanyama alla #1 era quantomeno telefonata per i texani, che si portano così a casa un potenziale talento generazionale, in grado di cambiare la NBA. L'ex Metropolitans 92 avrà uno staff vincente e d'esperienza a sua disposizione, guidato saggiamente da Gregg Popovich, uno dei migliori allenatori di ogni epoca. Oltre a ciò gli Spurs, nonostante delle ultime stagioni deludenti, hanno comunque un buon roster formato da giovani talenti come Keldon Johnson e Devin Vassell. Alla #44 San Antonio ha pescato anche Sidy Cissoko, un'ala piccola con delle ottime doti difensive ed un buon passaggio. Stando agli scout, Cissoko è un giocatore che non predilige segnare, bensì passare la palla: è generoso e non pensa a sé stesso, in piena filosofia Spurs.
Houston Rockets
Se qualcuno avesse detto agli Houston Rockets che avrebbero preso Amen Thompson e Cam Whitmore probabilmente avrebbero riso. Se la stessa persona avesse aggiunto che non avrebbero nemmeno dovuto fare un singolo scambio, lo avrebbero preso per pazzo. Invece questa è la realtà: alla #4 l'altra franchigia texana ha preso proprio Thompson: una guardia che ha giocato in G-League nella passata stagione. Thompson è un atleta pazzesco, oltre ad essere un buon passatore: l'unico punto di domanda riguarda il tiro, al momento un “work in progress”. Il nome che fa più scalpore è senza dubbio quello di Cam Whitmore: l'ala di Villanova era uno dei maggiori talenti avvicinandosi al draft. Infatti, se l'ex Villanova non fosse andato ai Rockets con la #4, sarebbe andato ai Detroit Pistons con la #5. Negli ultimi giorni sono uscite alcune voci su Whitmore, non in perfetta forma e tantomeno voglioso di allenarsi e scendere in campo. Whitmore è quindi sceso fino alla #20: certo, ci sono degli interrogativi su di lui, ma ciò non toglie il suo atletismo (il migliore di tutta la classe draft) ed il suo ottimo tiro mostrato a Villanova.
Dallas Mavericks
Chiudiamo il cerchio delle vincenti con la terza squadra texana: i Dallas Mavericks. La squadra capitanata da Luka Doncic ha avuto un problema su tutti nella passata stagione, ovvero la difesa. Quindi, il front office dei Mavs ha ben pensato di trovare dei buoni difensori, ma con uno scambio molto intelligente: Dallas ha spedito la propria #10 a Oklahoma City insieme a Davis Bertans per ottenere la #12. Mark Cuban si è così liberato dei 17 milioni di dollari del contratto di Bertans, prendendo alla #12 Dereck Lively II. Il centro di Duke è uno dei migliori difensori di tutto il draft, uscito dal liceo come il miglior prospetto di tutta la nazione. Lively è un grande atleta ed ha una grande apertura alare, oltre ad essere molto veloce ed in grado di cambiare su più posizioni. Dal punto di vista offensivo Lively ha delle potenzialità, ma per ora limitate: il suo gioco offensivo si focalizza su schiacciate e alley-oop. Il tiro si è visto solo in alcuni video durante gli allenamenti, ma mai in partita. Grazie ad un altro scambio, Dallas si è assicurata Richaun Holmes e la #24 dai Sacramento Kings, utilizzata per prendere un altro grande difensore come Olivier-Maxence Prosper. L'ala grande da Marquette è un giocatore tutto da costruire in attacco, ma la sua difesa è più che solida.
👎Sconfitti👎
Charlotte Hornets
Dopo che Michael Jordan ha venduto la sua quota degli Charlotte Hornets, ha deciso di mettere una spada di Damocle sulla testa degli Hornets. Charlotte ha scelto alla #2 Brandon Miller: un ottimo giocatore in uscita da Alabama, sia chiaro, ma Charlotte non ha voluto rischiare. Miller è un'ala, ma per molto tempo si è parlato di una potenziale presa di Scoot Henderson alla #2 da parte degli Hornets. Henderson è un playmaker, quindi un giocatore che sarebbe andato contro la stella della squadra LaMelo Ball. Sebbene Miller farà sicuramente bene con la maglia degli Hornets, la franchigia non ha voluto rischiare prendendo il giocatore con più talento e sicuramente più strada davanti a sé. Nick Smith Jr, preso alla #27, è una buona scelta. La guardia di Arkansas è un ottimo realizzatore.
Oklahoma City Thunder
Gli Oklahoma City Thunder, come spiegato prima, hanno fatto uno scambio con Dallas per avanzare dalla #12 alla #10. Nel farlo, si sono presi il contratto di Bertans da 17 milioni ed hanno scelto Cason Wallace, un playmaker in uscita da Kentucky che farà tanta panchina per Shai Gilgeous-Alexander. Insomma, OKC ha preso un giocatore nell'unica posizione dove sono davvero coperti per il futuro, visto che quel ruolo può giocarlo anche Josh Giddey. Muoversi di due scelte per prendere un giocatore che probabilmente sarebbe stato disponibile anche alla #12 non è stata una grande mossa, ma nulla di irreparabile.
Damian Lillard
L'unico vero sconfitto del NBA Draft 2023 è Damian Lillard. Sebbene abbia giurato amore eterno ai Portland Trail Blazers, lo #0 ha fatto pressione nelle ultime settimane affinché la franchigia dell'Oregon decidesse di scambiare la propria scelta per prendere un giocatore in grado di aiutare Lillard a raggiungere il tanto cercato anello. Portland ha deciso di non ascoltare la propria stella, andando a prendere Scoot Henderson con la #3: la miglior presa dopo Wembanyama in questo draft. Henderson ha un talento enorme e per Portland portarselo a casa con la #3 è una vera fortuna. Certo è che questa potrebbe essere la prima scelta verso un rebuilding di Portland, che vedrebbe fuori da questo progetto proprio Lillard. Inoltre, Henderson gioca proprio come playmaker, quindi Chauncey Billups dovrà gestire bene i minuti della propria stella e del beniamino nella prossima stagione.
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