Brevi considerazioni sulle squadre eliminate: Brescia
La Germani impotente contro Milano saluta i Playoffs dopo una grande stagione, adesso arriva il complicato: il futuro
La Germani impotente contro Milano saluta i Playoffs dopo una grande stagione, adesso arriva il complicato: il futuro
Al PalaLeonessa non c’è storia per la terza volta: l’Olimpia Milano vince 86-96 contro Brescia e ritorna in finale. Brescia conclude così una buona stagione, ma portandosi dietro qualche rammarico.
Considerazioni
- Dopo aver per lungo tempo occupato la prima posizione in classica durante la stagione regolare, Brescia si fa rifilare un pesante e indiscutibile 3-0 in semifinale playoff. Nonostante la evidente superiorità tecnica del roster dei meneghini, è pur vero richiedere almeno una vittoria a Coach Magro certo non significava gridare all’impresa. Nonostante questi pronostici, alla fine Brescia non fa che rincorrere Milano per tre gare senza mai riuscire a mettere a segno un colpo.
- Milano si porta sempre in vantaggio e spesso anche creando distanze significative. In gara 1 non serve a niente la tenacia e il coraggio di Amedeo Della Valle che mette A referto 33 punti. Milano è più forte e gioca meglio, come dimostrano le statistiche in cui i meneghini sono i migliori in tutto.
- Le prestazioni offensive di gara 1, 95-89, e gara 3, 86-96, non sono male per Brescia, ma Milano fa molto meglio: merito dell’Olimpia è essere riuscita a coinvolgere tutti gli uomini in campo nella manovra d’attacco. Nessuna prestazione sopra la media, ma tanti uomini a referto. Quando Messina fa girare la squadra…
- Non si può dire lo stesso di Brescia che forse aspetta, spera, nei lampi di genio di qualche suo uomo d’onore. Eppure l’unico che risponde presente è Della Valle, seguito in realtà anche da Massinburg: ma le sue sono buone prove, non in grado di impensierire Milano.
Conclusioni
Nulla da dire alla stagione della Germani. Coach Magro e la sua squadra hanno lavorato benissimo tutto l'anno sfruttando ogni giorni di allenamento vista l'assenza delle Coppe. Gli acquisti di Bilan e Christon si sono rivelati non solo ottimi ma anche decisivi nel corso della stagione per consentire a Brescia di sfiorare pure il 2° posto a pochi secondi dalla fine dell'ultima giornata in un campionato che l'ha vista sempre nelle posizioni di vertice.
Ha perso in semifinale contro una squadra troppo più forte, troppo più fisica e troppo più profonda, forse l'unica amarezza per la Germani è stata la Coppa Italia ma nel complesso, dopo la passata stagione con il dramma dell'ultima giornata a Scafati mancando i Playoffs, questa annata ha ridato alla Serie A una piazza importante. Vittoria della Coppa Italia l'anno scorso, semifinali Playoffs quest'anno, Brescia ha rialzato l'asticella e adesso è chiamata a restare su questi livelli.
Sarà una lunga estate in casa Leonessa perché il primo nodo da sciogliere sarà quello di coach Magro che, a sua volta, dipenderà dalla tematica coppe. Se, come si vocifera, Brescia parteciperà ad una coppa servirà un ridimensionamento del roster: Massinburg (6° uomo dell'anno) difficilmente resterà, Petrucelli stessa situazione dell'anno scorso con lui che ha contratto con buyout e molte contendenti e poi il reparto lunghi con Gabriel e Cobbins che sono stati i perni di questo progetto ma adesso bisognerà prendere una scelta. Della Valle è sempre un piacere per gli occhi e anche in questi Playoffs lo dimostrato come l'eroica gara 1 al Forum, ma ha bisogno di un 2° violino esterno che “gli dia il cambio” perché se Bilan (ha contratto per la prossima stagione) viene annullato dal Melli di turno l'attacco Germani vive solo sulle invenzioni dell'ex Reggio Emilia. Semaj Christon sarà Free-Agent e ha confermato quello visto l'anno scorso a Tortona: a fine stagione arriva in riserva e mai al 100%.
Brescia, sia intesa come squadra/società e come piazza, serve alla Serie A come il pane e questa estate sarà la più importante di questo ciclo e tutto comincerà con la decisione di Magro.
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