NFL Divisions 2015/16: NFC East!
Cominciamo il tour della NFC partendo dalla Division con più odio della Conference, Dallas riparte da Dez, la Philadelphia imprevedibile di Kelly, Odell Beckham Jr. e RG3!
I Dallas Cowboys si presentano come i logici favoriti della Division con l'enigmatica Philadelphia un passo indietro. New York e Washington non sembrano poter impensierire le due sopracitate e guardano al 2015 come una stagione di transizione in cui un record di 8-8 appare come il massimo risultato possibile.
Dallas Cowboys
La ferita ancora brucia. La chiamata arbitrale sulla "presa/non presa" di Dez Bryant che, a pochi minuti dalla fine della partita, avrebbe portato i Cowboys vicini al vantaggio nel match di playoff contro i Packers fa ancora storcere il naso a molti dei tifosi texani. Sul campo, la crew arbitrale diede inizialmente l'ok alla presa (avvenuta fra l'altro in una situazione delicatissima di Quarto Down) ma il review televisivo ribaltò la decisione consegnando palla ai Packers e chiudendo sostanzialmente la contesa. La voglia di rivincita dei 'Boys è tanta e, pur avendo perso in offseason il talento del running back DeMarco Murray (finito agli Eagles), la squadra texana si presenta ai nastri di partenza come favorita per la vittoria divisionale. La spettacolare linea offensiva a protezione di Tony Romo è rimasta intatta e della stessa dovrebbe beneficiare anche il pacchetto di running back che dovrà cercare di non far rimpiangere il talento di Murray. A tal proposito, è arrivato dai Raiders l'ex Arkansas Darren McFadden, il quale non è ancora riuscito a ripetere nei pro, l'esaltante carriera che lo aveva visto protagonista a livello universitario. L'estate dei Cowboys è stata poi movimentata sul fronte arrivi. L'ingaggio dell'ex defensive end dei Caroline Panthers, Greg Hardy, implicato in un clamoroso caso di aggressione nei confronti della sua ex compagna, ha sollevato più di una polemica nell'ambiente sportivo Usa. Fra le varie scelte al draft han fatto rumore quelle del defensive end Randy Gregory da Nebraska e della guardia La'El Collins da LSU: innegabili talenti sul campo e "previste prime scelte" al primo giro del draft, i due hanno visto le proprie quotazioni scendere per i soliti problemi fuori dal campo (uso di marijuana per il primo, presunto coinvolgimento in una sparatoria del secondo).Washington Redskins
Quella che si annunciava come l'annata del riscatto per Robert Griffin III, reduce da una esplosiva stagione da rookie nel 2012 e martoriato da sfortuna e infortuni nei due anni seguenti, è cominciata male già dalla preseason. Nel secondo match di "preparazione" contro i Detroit Lions, RGIII è stato letteralmente abbandonato dalla sua linea offensiva e ha subito un vero e proprio assalto da parte della temibile difesa avversaria (uscendo poi per infortunio dopo l'ennesima hit subita). Al di là dei punti interrogativi legati al rendimento di RGIII, offensivamente si punterà ancora sul genio ribelle del wide receiver DeSean Jackson e del running back Alfred Morris. In offseason il management di Washington ha puntato al rafforzamento del reparto difensivo con gli arrivi dei difensive linemen di Paea (dai Chicago Bears) e Knighton (in uscita dai Denver Broncos) e dei difensive backs Goldson (da Tampa Bay) e Culliver (dai 49ers). In fase di draft, la prima scelta dei Redskins (la numero 5 totale) è stata spesa per portare nella capitale l'offensive lineman Brendon Scherff (in uscita da Iowa) per tentare di dare maggiore protezione a Griffin.Philadelphia Eagles
Se l'estate dei Cowboys è stata movimentata, quella degli Eagles è stata un vero tourbillon di arrivi e partenze. Chip Kelly ha deciso di stravolgere l'aspetto offensivo della squadra, lasciando andar via le tre stelle offensive dei biancoverdi. Il running back LeSean McCoy, il wide receiver Jeremy Maclin e il quarterback Nick Foles hanno lasciato la Pennsylvania per approdare, non senza qualche polemica, su altri lidi. Al loro posto DeMarco Murray (strappato ai Cowboys) e Sam Bradford (arrivato dai St. Louis Rams nello scambio con Foles); proprio l'ex stella di Oklahoma sembra il maggiore punto interrogativo dell'attacco degli Eagles. Il talento non è mai stato in discussione, ma la messe di infortuni che ha piagato la sua carriera (sia come Sooner che nei pro fra i Rams) ha reso poco comprensibile lo scambio con un quarterback di minor talento ma di maggiore affidabilità fisica. Ad aumentare i riflettori puntati sugli Eagles ha contribuito anche l'arrivo di Tim Tebow: l'ex campionissimo dei Florida Gators (due titoli nazionali per lui a livello universitario) ha l'ennesima chance per provare ad imporsi anche a livello NFL puntando, magari, ad un posto come back up di Bradford. In difesa vanno sottolineati gli arrivi dell'esplosivo linebacker Kiko Alonso (arrivato dai Buffalo Bills nello scambio per McCoy) e del'ex Legion of Boom Byron Maxwell; quest'ultimo ha saputo monetizzare i positivi anni nella difesa dei Seattle Seahawks, strappando un importante contratto plueriennale.New York Giants
I fuochi artificiali della offseason di New York si sono limitati quasi esclusivamente a quelli che han causato danni alla mano del defensive end Jason Pierre-Paul (che si è visto amputare il dito indice della mano destra). Il 2015 si presenta, per i tifosi della metà blu della Grande Mela, come un anno di transizione. L'unica statistica che fa "sognare" è quella che vede i New York Giants vincitori dell'Anello nel 2008 e nel 2012 e che, proseguendo nella striscia, porterebbe Big Blue di nuovo sul trono NFL nel 2016. Detto che le speranze di continuare questo trend sono praticamente nulle, l'idea del management di New York è quella di migliorare il risultato della scorsa stagione (un deludente 6-10), cercando di lavorare per la crescita del team in vista del 2017. Offensivamente, la squadra della grande Mela, può contare sul ritorno di Victor Cruz che, appaiato allo straripante potenziale di Odell Beckham Jr. (vi consiglio di rivedervi la fantastica presa da cinema nel corso della partita contro i Cowboys dello scorso anno) fornisce ad Eli Manning una coppia d'assi da calare al momento giusto. Lo stesso fratellino di Peyton è al centro di un'indiscrezione che lo vorrebbe richiedere un rinnovo di contratto faraonico, con cifre superiori a quelle dei vari Rodgers, Roethlisberger, Brees. Pur venendo da una stagione tutto sommato positiva a livello statistico Eli non può essere considerato, a mio avviso, sullo stesso livello di quelli sopracitati. Un favore al n. 10 dei Giants potrebbe averlo fatto Russell Wilson che, con il nuovo contratto strappato ai Seahawks, ha aperto la strada a cifre imporanti anche per Eli. Con l'eccezione della scelta dell'offensive lineman Flowers da University of Miami al primo giro, i Giants han puntato, in fase di draft, a rinforzare alcuni ruoli chiave in difesa (su tutti l'arrivo di Collins da Alabama per coprire l'addio del veterano Antrelle Rolle finito ai Chicago Bears).
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