Il (vergognoso) caso di Milano Sport ed il PalaIseo
Oggi usciamo dal nostro ordinario per raccontare una brutta faccenda che riguarda la pallacanestro a Milano ma che non riguarda ne l’Olimpia ne Urania.
Oggi NBA-Evolution si prende una pausa dal suo piano editoriale, nell’ultima settimana ho indagato e oggi vi parlerò di una brutta faccenda che riguarda la pallacanestro a Milano ma che non riguarda ne l’Olimpia ne Urania.
Oltre ad assistere alle partite delle due squadre di punta vivo e frequento da dentro il mondo delle minors, nell’ultima settimana diversi amici hanno portato alla mia attenzione una questione al quanto spiacevole chiedendomi, vista community di NBA-Evolution, di andare a fondo e mettere in evidenza questo fatto che ora vi descriverò.
Il 24 maggio sull’account Instagram della Pallacanestro Milano 1958 appariva il seguente messaggio:
Due note prima di andare a fondo, Milano è una grande metropoli ma tolti il Forum di Assago (casa dell’Olimpia) e l’Allianz Cloud più conosciuto come Pala Lido (casa di Urania e anche dell’Olimpia in casi di emergenza) l’unica palestra che può ospitare un campionato di pallacanestro dalla Serie B in giù è il Pala Iseo che, infatti, ospitò l’Urania Milano nei suoi anni in Serie B.
Oltre alla Pall.Milano 1958 (Serie C-Gold) all’Iseo giocano anche le compagini di Social Osa (C-Gold), gli Azzurri Niguardese (Serie D), un’ora dedicata ad Urania e la Bocconi in attesa che il loro impianto fosse terminato. Tenete conto anche tutti i vari settori giovanili.
IL CASO
Queste tre squadre avevano a disposizione ben 18 ore alla settimana da spartirsi tra allenamenti e partite, questo inaspettato arrivo di questa società di volley non ha dimezzato le ore ma ha proprio spazzato via le tre squadre di pallacanestro perché da 18 ore settimanali ne avranno…3 e mezzo!!
Già, come evidenziai in un post su Facebook, la pallavolo sta sovrastando la pallacanestro basti pensare che sulla Gazzetta dello Sport l’inserto da 8 pagine al venerdì sul volley c’è sempre stato (anche durante la pandemia) mentre quello sul basket si è estinto, se adesso si fanno questi favori noi della palla a spicchi siamo messi alle corde.
Tagliamo la testa al toro, l’invasore del PalaIseo è la società della Vero Volley Monza la quale ha ricevuto questo stupendo regalo da...Milano Sport pare per vecchi trascorsi di collaborazione di alcune figure.
Potrei concludere qui ma il lavoro del giornalista è documentare e portare testimonianze, dopo aver lavorato ai fianchi questa faccenda tragicomica, ma ahimè non nuova nel nostro paese, ho subito contattato i diretti interessati, nello specifico il patron ed allenatore della Pall.Milano 1958 l’avvocato Daniele Cattaneo, uno dei personaggi più passionali e veri del mondo della pallacanestro non solo milanese.
Queste le due dichiarazioni ai nostri microfoni giovedì scorso:
L’inizio
Una mattina arriva una mail giratami dai delegati della nostra FIP, molto solidali nei nostri confronti, dicendo che Milano Sport aveva deciso che il PalaIseo che noi usavamo per 4 spot (2 serali durante la settimana, 1 per le partite U18 e 1 per le nostre partite al sabato) erano stati pressoché sottratti, non solo noi, perché tutto l’impianto veniva devoluto in favore del Vero Volley Monza che avrebbe portati avanti un progetto, vorrei capire che progetto…libero di farlo ma lo facciano a Monza o a Sesto e ci lascino la palestra a Milano.
Questa è stata la comunicazione, naturalmente quelli della Federazione si sono detti molto dispiaciuti e si sono impegnati a lottare.
Situazione Pall.Milano sul tema Pala Iseo
Noi come Pall.Milano non abbiamo alternative, ho sempre mantenuto una società virtuosa negli ultimi 20 anni, società che non ha debiti, si muove in funzione di poter spendere non avendo mai avuto uno sponsor, ho sempre onorato tutti i pagamenti ma non siamo proprietari dell’impianto e soprattutto, oltre a questo, una cosa che non si è tenuto conto, pure essendo una gloriosa società milanese non è una società rionale, non è identificabile con una zona particolare di Milano con relative strutture, è una società che rappresenta tutta la città nel bene o nel male e come tale, quindi, chiede alla città stessa, senza fare questioni di denari, di potersi allenare per poter disputare il campionato.
La richiesta
Chiediamo di poterci allenare almeno 2 volte sue 3 nell’impianto dove disputa le partite e chiede tendenzialmente che questi allenamenti non siano dispersi per la città perché questo creerebbe dei problemi per quel che riguarderebbe la selezione dei giocatori, è vero che sono semi-professionisti ma è anche vero che il momento in cui devono girovagare per la città per allenarsi un’ora e mezza poi chiedono compensi maggiori/rimborsi.
L’appello
La Federazione mi ha risposto che avrebbero preso provvedimenti, io ho preferito non aggredire le istituzioni pubbliche perché io non so il pregresso, mi rendo conto che le istituzioni pubbliche hanno dei percorsi decisionali differenti, mi sarebbe piaciuto poter parlare ma nello stesso tempo credo che il veicolo/interlocutore di potere parlare sia la Federazione lombarda, se poi riterranno opportuno coinvolgere anche me ben venga, sono abituato col mio lavoro.
Ho deciso di mantenere un profilo serio ma allo stesso tempo non aggressivo o scandalistico, ho fatto chiaramente presente a tutti che i miracoli non sono più in grado di farli: non sono in grado di costruirmi un palazzetto, tanto meno in 2/3 mesi, e nello tempo se pensano che alla fine sia sufficiente darmi l’orario per giocare la partita e pi me ne andrò a cercare le soluzioni in giro per la provincia come ho fatto per tanti anni per tenerla in vita penso che non sia più possibile.
Primo perché la società è di Milano e vuole vivere e rappresentare Milano, secondo perché non c’è più spazio, non possono spingermi ad andare a 35 km di distanza.
Conclusione
Cosa posso fare? Mi lego in mezzo alla strada o scendo in piazza col gilet arancione, per questo non ho voluto fare chiasso perché se hanno deciso a livello politico io non ho nessun potere politico, sono un buon avvocato, molto circoscritto, mai stato iscritto a nessun partiti politico, non ho mai voluto uno sponsor proprio per non dovere stare a nessun tipo di gioco, vado a avanti per la mia strada, la benzina è data dagli amici, dai miei giocatori del passato e presente, miei figli..se decidono di far un favore ad un amico, cosa posso fare? È una vergogna.
Sempre un piacere poter parlare con l’avvocato e patron Cattaneo, oltre a sentire le sue opinioni ho voluto anche chiamare in causa i giocatori coinvolti in questo problema, rimanendo in casa Pall.Milano ho contattato uno dei neo-arrivati in questa stagione, l’ex capitano leggenda di Urania negli anni scorsi Andrea Paleari:
In questo momento il basket è passato in secondo piano, i campionati regionali sono stati stoppati, non si capisce bene cosa succederà l’anno prossimo, quindi in un momento d’incertezza così tutto passa in secondo piano però è ovvio che non siamo contenti, anche perché è una delle poche palestre belle, funzionali e nuove di Milano, io ci gioco da diversi anni e spiace che sia stata presa da una squadra di pallavolo fuori Milano.
Situazione eventuali spostamenti tra allenamenti e partite
Milano è logisticamente complicata, se devi attraversare la città ogni volta diventa una sorta di mini trasferta, rischi di stare in ballo un’ora e passa e la cosa di diventare pesante per tutto l’anno, per il momento non sapremo dive finiremo, chiaro che rimanere a Milano sarebbe bello però le palestre sono poche, ci sarà Cambini e qualcun’altra.
Situazione Pall.Milano (sul campo)
Il Presidente Cattaneo è una persona che ha una grandissima passione ed amore incondizionato per la squadra, quest’anno siamo partiti bene poi abbiamo avuto qualche problema, qualche infortunio, qualche sassolino nell’ingranaggio essendo una squadra nuova. Faticato un po’ nella prima metà stagione a trovare equilibri, poi siamo sempre stati in zona Playoffs (tra 5° e 6° posto) perdendo anche alcune partite ingenuamente, le potenzialità c’erano, il gruppo stava entrando in palla poi si è fermato tutto sul più bello perché quello che conta è da maggio in poi…ed era il nostro obiettivo. Il problema quest’anno, per me, saranno tante squadre che fronteggeranno una situazione difficile a livello di budget.
Il tema palestre a Milano è molto delicato, il coro di tutte le squadre/società è una richiesta di maggior investimenti da parte del comune perché una palestra su cinque può garantire tutti i servizi che vanno da: campo regolamentare, in parquet, con i canestri/tabelloni regolari, righe del campo regolari, impianto luminoso funzionante, docce con acqua calda, riscaldamento/aria condizionata a seconda del momento e tribune a norma.
Spesso le società chiedono le palestre delle scuole in prestito che vantano molti degli elementi citati prima (vedi Gonzaga Sport Club, casa della Baby Santos Basket, ndr) però c’è il problema del personale perché ci deve essere la disponibilità a chiudere e sistemare ad orari prolungati (23:00).
Chi non è di Milano e ha letto questo racconto magari sta vivendo la stessa situazione nella sua città, cosa che non sorprenderebbe ahimè, però ci tenevo a portare all'attenzione di tutti e dar voce alle società vittime dei soliti magheggi all'italiana.
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