Pagellone Free-Agency 2015
Ormai la Free-Agency 2015 è finita ed è tempo di tirare le somme nel nostro solito pagellone personalizzato, novità, sorprese, stabilità e errori.
Forse Jamal Crawford sarà l'ultimo nome di spessore a cambiare casacca ma di fatto la Free-Agency 2015 è già agli archivi; tra movimenti di lusso, contratti allucinanti, stabilità e progetti andiamo a dare i nostri voti a questo mercato che ci regalaerà una "nuova" NBA a partire dal 27 ottobre
Voto 0 a Stan Van Gundy: Non so cosa sia più folle tra il contratto di Joodie Meeks (3 anni per $18 milioni) o la super-estensione di Reggie Jackson (5 anni per $80 milioni).
Voto 1 ai Phoenix Suns: Sono andati All-In con una coppia di "2" per LaMarcus Aldridge e adesso pagano le conseguenze oltre alla maxi-estensione di Brandon Knight con il gemello Morris (Markieff) che adesso vuole scappare.
Voto 2 a J.R Smith: Aveva una "Player Option" da $6,4 milioni bella comoda da firmare e invece no, esce dal contratto sperando di strapparne uno migliore e alla fine ritorna ai Cavs firmando un bienale da $10 milioni con solo 1° anno garantito.
Voto 3 agli Utah Jazz: Nessun innesto, puntavano tutto sulla crescita di Dante Exum, ACL e stagione finita prima ancora di iniziare il Training-Camp
Voto "Tankare e Tankeremo" ai Portland Trail Blazers: Hanno rinnovato al massimo Damian Lillard (5 anni per $125 milioni) ma poi? La squadra dell'anno scorso non c'è più, non si sono rinforzati e anche loro entreranno nel triste ma necessario "rebuilding"
Voto "Aiutati che Dio ti Aiuta" ai Philadelphia 76ers: Beffati dai Lakers la notte del Draft, costretti a scegliere Jahlil Okafor al motto "Che ce ne facciamo?", Embiid di nuovo sotto i ferri e di colpo si ritrovano un'ipotetica stella, buoni innesti dalla Free-Agency, che sia la volta buona?
Voto "New Coach New Life" ai Chicago Bulls e agli Oklahoma City Thunder: Nessun innesto durante l'estate se non in panchina per entrambe le franchigie; i Bulls si sono tenuti stretti Jimmy Butler e vedremo come reagiranno al 1° anno senza Thibodeau, OKC recupera niente meno che Kevin Durant ma lo spogliatoio adesso è nelle mani del #0, Scott Brooks era riuscito in qualche modo a controllare i due, intrigante come li allenerà coach Donovan...poi il rinnovo di Enes Kanter sarebbe da spiegare (4 anni per $70 milioni)
Voto Stabilità ai Cleveland Cavaliers: Hanno rinnovato quelli da rinnovare, hanno preso chi dovevano prendere, rientreranno Anderson Varejao, Kevin Love e Kyrie Irving ma soprattutto hanno tenuto coach David Blatt, il tutto senza sforare nel cap convincendo Thompson alla "Qualifyng Offer".
Voto 5 ai Dallas Mavericks: Cuban finalmente riesce a portare nel Texas Deron Williams ma gli "sfugge" DeAndre Jordan che, per quanto mediocre, avrebbe completato l'ottimo quintetto dei Mavs garantendo protezione a Dirk Nowitzki in difesa e rimbalzi preziosi su ambedue i lati del campo, compito non facile il duo McGee-Pachulia.
Voto 6 ai New York Knicks: Non hanno preso nessun big ma almeno una squadra adesso c'è; ogni ruolo è coperto da un giocatore che sa quel'è il suo dovere ma soprattutto giocatori diligenti quindi ottimali per la "Triangle-Offense" che avrà Melo al centro, non sono da buttare via anche se la piazza è in assoluto la più difficile per costruire qualcosa.
Voto OK agli italiani: Gallinari firma un biennale da $34 milioni con Denver dove minuti/palloni sono assicurati, Bargnani si sposta a Brooklyn in una squadra senza pressioni dove potrà (se sano) mettersi in mostra, Belinelli monetizza a Sacramento.
Voto "Vivere o Morire" ai Los Angeles Clippers: È arrivato Lance Stephenson per poter dare riposo a Paul ed alzare il livello del gioco, è arrivata l'esperienza e le freddezza di Paul Pierce per i momenti clou, sono andati fino a Dallas per convincere DeAndre Jordan a restare manco fosse "Salvate il Soldato Ryan", hanno allungato le rotazioni della panchina...qualunque risultato non sia le Finals o almeno le finali di conference sarà un fallimento
Voto 7 ai Miami Heat: Quintetto a 5 stelle grazie ai rinnovi di Goran Dragic e Luol Deng ma alla fine, nel bene o nel male, le sorti degli Heat dipenderanno sempre dalle ginocchia di Dwyane Wade.
Voto 8 ai Milwaukee Bucks: Non se li fila nessuno ma potenzialmente hanno un quintetto pauroso soprattutto con l'innesto di Greg Monroe che va a coprire la falla del lungo, rientrerà un certo Jabari Parker, hanno tutti un anno di esperienza in più e in panchina un grande allenatore, occhio a non prenderli sotto gamba!
Voto 9 ai San Antonio Spurs: Colpo Aldridge a parte hanno rinnovato Kawhi Leonard, ultima cavalcata (?) per il duo Duncan-Ginobili, prelevato dalla Stella Rossa il colosso Boban Marjanović, acquisti duttili come David West e Ryan McCallum. Ancora una volta il GM Buford si è mosso alla grande, la franchigia è motivata e questo basta e avanza a far tremare l'Ovest e la Lega.
Voto Bella Vita ad Anthony Davis: 22 anni, potenziale spaventoso e un'estensione da 5 anni per $145 milioni...poi ci sarebber sempre il trio delle "meraviglie" Holiday-Gordon-Evans, se Gentry li convince a giocare per il #23 è finita!
Voto 10 ai tifosi dei Los Angeles Lakers: Perché convincersi che Hibbert-Bass-Williams siano state ottime mosse per il futuro è da stoici/irriducibili!
Per carità, sono validi giocatori che sicuramente miglioreranno il valore della squadra che adesso ha 3 guardie da gestire (Young-Clarkson-Kobe)...ma sono stati il "Piano D" della Free-Agency giallo-viola che aveva ben altri sogni (Aldridge, Love, Butler, Jordan, Monroe, Cousins) e progetti che, ancora, una volta, sono andati in fumo
MENZIONI D'ONORE
Minnesota Timberwolves: Quest'anno magari no, ma squadra con tantissimo talento se non la più futuribile, potrebbe togliersi qualche soddisfazione.
Sacramento Kings: Rondo-Cousins può fare paura in tutti e due i sensi, buoni movimenti ma il rapporto Cousins-Karl è una bomba ad orologeria
Luke Ridnour: scambiato 4 volte in 72 ore e adesso si sono perse le tracce...firmatelo!
Houston Rocktes: Sarà davvero Ty Lawson il giocatore che girerà la stagione?
Golden State Warriors: squadra che vince non si cambia, peccato per la beffa Kevon Looney
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