NFL Wild Card 2024, Lions-Rams: la partita del destino

In attesa di vedere, domani, la preview di tutti i match di Wild Card, andiamo con uno special per una partita particolare!

Scritto da Fabio Gabrielli  | 

In attesa di vedere, domani, la preview di tutti i match di Wild Card, andiamo con uno special per una partita particolare!

PREMESSA 

Partiamo dalla base. Matthew Stafford è il mio giocatore preferito e di lui ho la maglia #9. Quindi, per quanto sia, potrei non essere oggettivo in quello che scrivo. 
Detto questo, qualche settimana fa, guardo il record dei Lions e quello dei Rams e inizio a sospettare che, vista la possibilità di Detroit di vincere la Division e quella dei Rams di accedere come seconda della NFC West, ci sia la possibilità di un clamoroso ritorno di Stafford in quella che è stata casa sua per 12 lunghi anni in Lions-Rams da infarto (per i tifosi di Detroit...).

PILLOLA DI STORIA

Passo indietro e piccola pillola di storia. Scelto nel 2009 con la pick #1 del draft in uscita da Georgia, Stafford fa subito vedere di avere un braccio d'oro in grado di effettuare qualsiasi lancio. Con Calvin Johnson come suo ricevitore principale (scelto due anni prima) il futuro sembra roseo per i Lions, una squadra che, al tempo non giocava una partita playoff da dieci anni e non ne vinceva una da quattordici. Quello che sembra l'inizio di una storia di successi si rivela però, ahimè, un fuoco fatuo. I Lions tornano ad essere rilevanti ma arrivano ai playoff solo tre volte in quasi dieci anni (con altrettante sconfitte al primo turno contro New Orleans, Dallas e Seattle) e solo nel 2014 (sconfitta contro i Cowboys al termine di un match contraddistinto da alcune decisioni arbitrali sfavorevoli) si ha la sensazione che possa essere "l'anno buono". In questo periodo si susseguono GM, coach, coordinatori in serie senza trovare (se non sotto Caldwell per qualche anno) una stabilità tecnico/societaria che aiuti la squadra a crescere.  

Stafford fa onestamente il suo non tirandosi mai indietro anche quando infortunato, impilando yards su yards, touchdown su touchdown ma senza quella struttura di squadra e società che lo aiuti ad emergere definitivamente, del #9 rimangono più i numeri e la voglia di vincere che, tutto sommato, i risultati sul campo. Tre anni fa, al termine dell'ennesima stagione deludente e con un cambio di GM e Coach in arrivo, Stafford chiede di essere ceduto. Gli anni avanzano, Detroit sta per ripartire da zero e le possibilità per competere per il titolo si riducono sempre di più. 

LA VACANZA DEL DESTINO 

 Poi arriva la vacanza del destino. Il caso vuole che lo stesso Stafford si trovi in vacanza a Cabo San Lucas in Messico nello stesso momento in cui è in zona anche coach Sean McVay per un periodo di relax. I due si incontrano e cenano insieme con le famiglie instaurando subito un buon rapporto (anche considerando il fatto che sono praticamente coetanei). McVay non nasconde il proprio apprezzamento per Stafford e buttà l'idea di un trasferimento in California. Un paio di telefonate a Los Angeles e Detroit e nel giro di una serata Stafford viene spedito ai Rams dal nuovo GM dei Lions, Brad Holmes (che ha lavorato a lungo con McVay ai Rams)  in cambio di Goff (che McVay non vede più nonostante abbia condotto la squadra ad un Superbowl, perso contro i Patriots), due prime scelte e una terza scelta. Il prezzo pagato è alto e a Detroit si è soddisfatti della cosa perchè i picks aiutano la squadra in fase di ricostruzione e Goff, tutto sommato, è un ex prima scelta al Draft, ha già esperienza e può fare comodo in attesa di trovare, magari un sostituto

WIN WIN

Da lì comincia la storia di quello che è lo scambio piu WIN-WIN della storia NFL. I Rams vincono subito il Superbowl con Stafford alla guida: il #9 guida un drive da infarto nel finale contro i Bengals e si mette al dito l'anello che merita. Detroit comincia un processo di rebuilding che, grazie anche ai picks ricevuti per Stafford e grazie alle buone prestazioni di Jared Goff, porta Detroit ad agguantare, dopo tre anni, il primo titolo Divisionale da oltre trent'anni e ad avere una squadra brillante e divertente. E siccome spesso lo sport descrive trame adatte per dei film hollywoodiani ecco che, la prima partita in casa che Detroit si trova a giocare in casa ai playoff dopo letteralmente una vita, è contro quello Stafford e quei Rams i cui destini sono stati incrociati in una spirale di successo.

LA PARTITA 

Difficile darvi un pronostico; Detroit gioca in casa, il Ford Field sarà una bolgia infernale e l'unico problema che i Lions potrebbero avere è quello di non avere, tolto Jared Goff, quasi alcuna esperienza in tema playoff. Quindi la possibile voglia di strafare potrebbe ritorcersi contro i blue-honolulu. Dall'altra linea avremo uno Stafford pronto a scatenarsi in quella che è stata casa sua, con Nacua e Kupp come frecce pronte a fare danni nelle sospette secondarie dei Lions. E' una partita da vedere perchè, a mio parere, sarà da punteggio alto, tanti touchdown e tanti punti e con un risultato finale che potrebbe rimanere incerto fino all'ultimo drive della partita. 

Ovviamente siccome non sono il solo a pensarlo, la Lega ha deciso di piazzare la partita in prime time nella notte fra Domenica e Lunedì con comodo orario di partenza alle 02 di notte. Mi ci vorranno tre caffè la mattina seguente per lavorare, sperando di non aver bisogno anche di un paio di  Maalox. 

A domani, sempre alle 19:00 per il resto delle preview!


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