NBA Free-Agency 2024, i colpi della prima settimana

La prima settimana di mercato è ufficialmente finita: analizziamo insieme i colpi messi a segno finora.

Scritto da Valentino Aggio  | 

La prima settimana di mercato è finita: analizziamo insieme i colpi messi a segno finora.

Nonostante l'assenza di grandi nomi dal mercato, la prima settimana di NBA Free-Agency ha comunque regalato diverse sorprese e spunti per quanto riguarda la prossima stagione: nessun movimento che avrà un impatto immediato e duraturo per la Lega, ma tanti piccoli tasselli che potrebbero rivelarsi fondamentali da qui ad un anno. 

Paul George forma il nuovo Big Three con Embiid e Maxey a Philadelphia

Forse il nome più altisonante ad essersi mosso è proprio Paul George, nell'arco del primo giorno di Free-Agency. L'ex Pacers lascia i Los Angeles Clippers per approdare alla corte di Joel Embiid: destinazione Philadelphia 76ers per PG. Una mossa di mercato insensata da parte dei Clippers che, come spesso è accaduto nella loro storia, sembrano uscire da questa situazione come grandissimi sconfitti. La franchigia della California ha perso il secondo proprio miglior giocatore per nulla: George, dopo anni d'infortuni, finalmente in questa stagione era tornato ad un buon livello sia prestativo che di presenze in campo, alzando così notevolmente la sua quotazione sul mercato. Dall'altra parte i 76ers, sapendo della partenza di Tobias Harris, hanno preso il meglio che c'era sulla piazza, migliorando la propria situazione rispetto alla scorsa stagione. Con Embiid in squadra ed un Tyrese Maxey fresco di rinnovo, i Sixers si presenteranno tra i favoriti ad Est.

Fine di un'era nella Bay Area: Klay Thompson firma per i Dallas Mavericks

A San Francisco sono giorni piuttosto difficili per i Golden State Warriors: Klay Thompson ha deciso di lasciare i colori giallo-blu per la prima volta nella sua carriera, al termine della dinastia ufficialmente finita. Il secondo degli Splash Brothers non sta vivendo alla grande le ultime stagioni da un punto di vista prestativo: l'età, così come gli infortuni, si fanno sentire. Poi c'è da dire che invecchiare come LeBron James o il compagno e amico Stephen Curry è una cosa più unica che rara. Dalla California al Texas: Klay Thompson rimane al caldo, scegliendo i Dallas Mavericks. L'ex #11 ha optato per un triennale da 50 milioni di dollari nella squadra appena sconfitta alle NBA Finals, affiancando così Luka Doncic e Kyrie Irving. Scelta tanto giusta quanto rischiosa per entrambe le parti.

Jayson Tatum è il nuovo Paperon de' Paperoni della NBA

Il motto “Squadra che vince non si cambia” sembra sposarsi bene con la filosofia dei neo-campioni NBA. I Boston Celtics, freschi del 18° titolo nella storia della franchigia, stanno affrontando un mercato all'insegna delle riconferme. Il movimento più atteso è arrivato negli ultimi giorni: Jayson Tatum giura fedeltà ai bianco-verdi con un quinquennale da 315 milioni di dollari, il contratto più ricco della storia della NBA. Tatum va così a togliere il primato al compagno Jaylen Brown, il quale ha rinnovato con Boston nella scorsa annata. I Celtics hanno speso molti soldi per tenere i due “Jay”, ma è una mossa praticamente obbligata, specie dopo la vittoria del titolo.

Affare di famiglia: Bronny e LeBron insieme ai Lakers

Probabilmente la sua chiamata era anche più scontata di quella del padre nel 2003: arrivati alla #55 e con i Los Angeles Lakers in attesa, tutto il Mondo ha capito che Bronny James sarebbe diventato un giocatore NBA. Si realizza così il sogno di LeBron James, ovvero quello di giocare col proprio figlio nella stessa squadra. Per farlo, “King James” non ha nemmeno dovuto cambiare squadra, così come aveva suggerito qualcuno durante l'anno. Quattro anni di contratto garantiti a poco meno di otto milioni per il figlio d'arte, la cui cifra è rimbalzata da una parte all'altra dei social. Un contratto piuttosto normale per le cifre, sorprende la durata. Bronny ora dovrà cominciare a farsi le ossa: il salto in NBA è sicuramente prematuro, quindi è probabile che paghi lo scotto nei primi tempi. Si prospetta un percorso di crescita in G-League. LeBron James ha festeggiato l'entrata del figlio tra i professionisti con un rinnovo biennale con i Los Angeles Lakers.

Buddy Hield si candida a nuovo “Splash Brother”: ecco la firma con gli Warriors

Morto un Klay Thompson, se ne fa un altro. I Golden State Warriors saranno pur rimasti fuori dalla corsa per Paul George, ma tentano l'affondo per degli altri giocatori in grado di dare man forte a Stephen Curry. Con l'obiettivo di Lauri Markkanen in testa, gli Warriors si consolano con Buddy Hield nel ruolo di guardia. Il bahamense, ora impegnato nel torneo preolimpico, è stato l'unico tiratore in grado di tener testa a Curry nell'ultimo lustro. Però, il mercato nella Baia non può e non deve fermarsi qui.


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