NBA contro le proteste all'inno: tutti in piedi!
Se state seguendo lo scenario dello sport americano saprete che da quest'anno molti professionisti hanno deciso, per protesta contro il paese, di stare in ginocchio durante l'esecuzione dell'inno prima delle partite, il primo a lanciare questo forte messaggio è stato il QB dei San Francisco 49ers Colin Kaepernick (28 anni) il quale, durante una partita di Pre-Season, rimase seduto! In NFL la protesta continua ma in NBA la storia è diversa.
Il gesto di protesta di Kaepernick ha fatto il giro del mondo spaccando in due la Nazione tra i favorevoli e gli indignati, oltre a sedersi (poi inginocchiarsi) il QB di riserva di San Francisco è stato protagonista di altri gesti come indossare la T-Shirt di Fidel Castro in conferenza stampa, dei calzini irriverenti contro la polizia oltre a riesumare l'acconciatura afro per ricordare la situazione sociale in USA negli anni 70. Oltretutto la sua uniforme è stata svenduta a prezzi ridicoli tanto da diventare la più venduta nel paese, il QB ha poi devoluto in benificienza l'incasso alle organizzazioni contro le discriminazioni. Questa è stata la sua motivazione che lo spinse asedersi:
Mi rifiuto di alzarmi e mostrare orgoglio per la bandiera di un Paese che opprime la gente di colore e le minoranze. Per me questa presa di posizione è ben più importante del football e sarei un egoista se mi girassi dall’altra parte. Ci sono corpi per le strade e gente che va in vacanza pagata e non paga le conseguenze per aver assassinato qualcuno.E in NBA? Nella Lega Professionistica di pallacanestro Kaepernick ha trovato dei sostenitori importanti come il trio dei Golden State Warriors composto da Stephen Curry (28 anni), Draymond Green (26 anni) e il nero-arrivato Kevin Durant (27 anni), altri giocatori si sono espressi in favore come Victor Oladipo (24 anni) il quale dichiarò che molti giocatori si sarebbero inginocchiati per protesta, ma l'NBA non ci sta: a differenza dell'NFL, ai giocatori NON sarà consentito inginocchiarsi/stare seduti durante l'inno pre-partita, tutti in piedi! Nel 1996 l'allora Commissioner David Stern sospese Mahmoud Abdul-Rauf (Chris Jackson), in forza ai Denver Nuggets, in quanto si era seduto per protesta.
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