Final Four 2024, le considerazioni sull'evento
Si conclude un altra edizione del massimo torneo europeo. È il momento di condividere le nostre considerazioni
Si conclude un altra edizione del massimo torneo europeo. È il momento di condividere le nostre considerazioni
Final Four 2024 Considerazioni
La maledizione del primo posto colpisce ancora
Nemmeno questo Real è riuscito a sfatare l'unica regola mai infranta delle Final Four: Chi arriva primo nella stagione regolare non è mai riuscito a portare a casa il trofeo. A tradire gli ex campioni d'Europa sono state le percentuali da 3 pessime nel secondo tempo e un Walteri Tavares che ha evidentemente mancato l'appuntamento con la Finale. Il Real era partito molto bene siglando addirittura 36 punti nel primo quarto, sulla lunga, però, la difesa del Panathinaikos ha messo sempre di più in difficoltà Campazzo e compagni portandoli a non cercare più canestri in penetrazione o dalla media. I blancos si sono sempre più accontentati di soluzioni affrettate da 3 punti che viste le polveri bagnate (11/36 dall'arco) sono diventate sempre più controproducenti con Hezonja principale vittima della crisi al tiro dei madrileni.
Tavares a livello individuale, invece, ha perso il ritmo della partita a causa di due falli veloci nei primi 3 minuti di gioco che lo hanno tenuto lontano dalla partita. Nel secondo tempo il capoverdiano non è riuscito ad incidere diventando anzi un malus nel momento in cui Ataman per i problemi di falli di Lessort decide di giocare con Mitoglou da 5. La scelta del coach si è rivelata vincente visto che le difficoltà ad uscire sul perimetro di Edy hanno portato a due triple consecutive che hanno crato il primo strappo a inizio quarto periodo. Senza la certezza di avere il proprio centro a difendere l'area con la sua solita efficacia, il Real va nel pallone difensivamente e subisce ben 95 punti. La difesa asfissiante messa in mostra in semifinale con l'Olympiacos non viene mai riproposta in finale e questo costa il repeat agli spagnoli.
Sloukas dimostra a tutta Europa che aveva ragione lui a scegliere i Greens
In estate Kostas si era preso le critiche di mezza Atene per aver abbandonato il progetto biancorosso orfano di Vezenkov e per aver scelto i rivali cittadini nella ricerca di una nuova vittoria in Eurolega e alla fine il tempo ha dimostrato che accettare il progetto di Ataman era la scelta giusta. Già nei playoff il play greco aveva risposto presente in un paio di occasioni contro il Maccabi e anche ieri, quando la sua squadra aveva maggiormente bisogno di lui, ha alzato nuovamente il livello del suo gioco nonostante l'infortunio che lo limitava dalla gara 5 col Maccabi.
Con una prestazione sontuosa da 24 punti con un perfetto 6/6 dal campo e 8/9 ai liberi si è caricato sulle spalle i compagni portandoli a vincere il trofeo. Non è tanto il numero di punti a sorprendere quanto la scelta dei momenti di Kostas che è sempre perfetta. Il Real si è messo a difendere a zona per rientrare in partita nel quarto periodo? Kostas si inventa una tripla senza ritmo in faccia a Campazzo. Tavares resta in drop in area quando Lessort esegue un blocco sull'azione successiva? Nessun problema altra tripla che porta il risultato sul +8. Nel finale sarà poi Nunn a raccogliere il testimone e a costruire insieme a Mitoglou il parziale del KO, ma senza quelle 2 triple di Kostas che hanno scardinato la zona avversaria probabilmente staremmo parlando di un Real che si è ripetuto come campione europeo.La sua scelta di diventare il leader di questo Pana si è rivelata tanto corretta quanto giusta è stata la scelta di nominare lui MVP delle Finals. Semplicemente iconico!
Gli altri protagonisti chiave del successo
Grant si è rivelato uno dei fattori più fondamentali sia in attacco che in difesa. In entrambe le partite è andato in doppia cifra in attacco mentre in difesa è stato protagonista sia in semifinale su Wilbekin sia in finale con molti passaggi deviati che hanno aiutato a spezzare il ritmo offensivo del Real. Lessort, in finale, è riuscito a incidere dal secondo quarto guidando con quattro canestri la rimonta dal -14 riuscendo con i suoi 17 punti e 6 rimbalzi a vincere nettamente lo scontro diretto con Tavares. Nunn, invece, si è rivelato veramente fondamentale per la cavalcata della squadra di Ataman sia per i 21 punti della finale arrivati nonostante i problemi di falli, sia per le grandi prestazioni arrivate durante la stagione che hanno aiutato la squadra di Atene ad arrivare alla finale. Infine, non va dimenticato lui coach Ataman che questa squadra l'ha costruita e guidata per tutta la stagione professando ottimismo già da inizio stagione quando dopo 3 sconfitte nelle prime 4 partite stagionali consigliò ai suoi tifosi di comprare i biglietti per le final 4 perché il Pana si sarebbe qualificato.
È riuscito a dare la sua impronta difensiva ad un gruppo nato solo 10 mesi fa e a fine stagione ha dimostrato a tutti che la sua fama di vincente non era solo legata a Larkin e Micic. Tra Sloukas e Ataman che volevano dimostrare di poter ancora vincere e Lessort che voleva vincere per la prima volta e confermare di essere uno dei migliori centri in Europa anche lontano dagli insegnamenti di Obradovic questo gruppo ha dimostrato di avere fame e di voler confermare il proprio valore sulla carta e questo fattore è stato fondamentale per il settimo successo europeo della squadra di Atene.
I tafferugli di venerdì pomeriggio
Quando ci sono eventi del genere si vorrebbe poter solo parlare della pallacanestro giocata, ma purtroppo ciò che è avvenuto venerdì a Berlino non può essere ignorato. Il fatto che esistano tifoserie che nel 2024 si sentono legittimate ad andare contro le forze dell'ordine solo per entrare in Arena per dimostrare il proprio tifo tossico ai propri beniamini non è più assolutamente accettabile. L'immobilismo di Eurolega che per ragioni economiche (sponsor turchi) chiude un occhio su questi atteggiamenti è un qualcosa che va assolutamente cambiato. Non era la prima volta che la tifoseria del Fener si prodigava in questi episodi. L'ultimo precedente risaliva alle minacce dei tifosi del gialloblù a Blossomgame dopo gara 4 dei Playoff con il Monaco.
Per mantenere una reputazione degna del livello di pallacanestro messo in mostra dalle migliori squadre d'Europa queste situazioni andrebbero sanzionate perché non agire equivale a legittimare comportamenti che non dovrebbero avere spazio in competizioni come questa. Il problema è capire se ai vertici interessa realmente migliorare la sostenibilità a livello di sportività del proprio prodotto perché se ci fosse la volontà di cambiare le cose probabilmente lo si sarebbe già fatto. La nostra non è una critica volta a danneggiare, ma piuttosto migliorare un prodotto che merita di essere seguito e discusso solo per l'azione in campo.
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