Olimpia Milano 2020/21, considerazioni roster
Con l'ufficialità di LeDay l'Olimpia Milano ha chiuso il suo roster e si appresta a preparare la stagione 2020/21, grandi ambizioni e niente più scuse.
Con l'ufficialità di LeDay l'Olimpia Milano ha chiuso il suo roster e si appresta a preparare la stagione 2020/21, grandi ambizioni e niente più scuse.
Firmato Zach LeDay in uscita dallo Zalgiris Kaunas adesso coach & P.O.B.O Ettore Messina può preparare la stagione 2020/21 che vedrà l'Olimpia Milano chiamata a rispondere dopo passata annata più d'ombre che luci, una Milano che, grazie anche ad aver comunicato per prima in Europa la conferma del budget, ha potuto agire sul mercato con più libertà e peso rispetto ad altre franchigie.
Qui di seguito il roster 2020/21, le analisi di ogni singolo giocatore e poi i classici PRO & CONTRO
OLIMPIA MILANO 2020/21
Malcolm Delaney: A parere mio IL miglior colpo di mercato non solo dell'Olimpia ma della LBA, Delaney è quel giocatore che Milano non aveva l'anno scorso e tanto ha pagato, Delaney è quel giocatore che crea per se e per i compagni, classico giocatore che se entra "In The Zone" ti vince la partita da solo ma, soprattutto, nelle partite sporche dove si fatica è quel giocatore che con una/due giocate ti risolve la serata.
Delaney arriva da un anno da "gregario" al Barcellona, oscurato da Nikola Mirotic, ha voglia di dimostrare di essere un Top assoluto d'Europa, carattere non semplice, tweet facile, ma è quel giocatore che serviva
Sergio Rodriguez: Torna alla sua normalità di 6° uomo, potrà tornare a fare la differenza dalla panchina come ha sempre fatto con grandi risultati, inoltre avrà molte più occasioni per rifiatare. Sembra poco ma sarà cruciale per la stagione milanese.
Andrea Cinciarini: Ruolo più o meno come l'anno scorso, il Capitano (se verrà confermato) verrà chiamato in causa per lo più in campionato, cuore e grinta mai in discussione vedi le prestazioni dell'anno scorso quando fu chiamato in causa, ma con l'arrivo di Delaney e Moretti rischia di vedere poco il campo.
Kevin Punter: Per la Serie A1 è grasso che cola ma i dubbi sul suo impatto in Eurolega rimangono, Punter è una guardia con un ampio arsenale tra questi l'attaccare il ferro dal palleggio, elemento che Milano ha cercato fortemente nel mercato esterni oltre ad essere un altro elemento che l'anno scorso è totalmente mancato. Contratto di un solo anno, dire che sarà l'ago della bilancia è troppo ma avrà il suo peso specie in campionato.
Michael Roll: Che sia lo straniero che giocherà solo l'Eurolega? Non è da escludere, Roll è un valido "Role Player", giocatore ordinato, fa il suo e se Milano riuscisse a metterlo più in ritmo rispetto l'anno scorso male non farebbe per entrambi.
Davide Moretti: C'è molta curiosità ed aspettativa sull'ex Treviso dopo la sua esperienza a Texas Tech, Moretti avrà molto spazio e responsabilità in Campionato, tutti lo vedono come Guardia ma personalmente non mi sorprenderebbe vederlo playmaker titolare in campionato. Va a prendere il posto di quel Della Valle che l'anno scorso giocò una stagione altalenante dovuta anche ad un utilizzo curioso, rinnovo la curiosità el vederlo all'opera.
Vlado Micov: Per la prima volta da quando veste i colori di Milano il "Professore" non dovrà morire in campo ogni partita, questa volta ha ben due cambi che possono consentirgli di rifiatare e di non tirare la carretta da solo. Presumibile un suo "Load Management" per il campionato.
Shavon Shields: Campione di Spagna con Baskonia, protagonista nella fase finale dell'ACB e reduce tutto sommato da una buona stagione, Shields avrà il compito di cambiare Micov e di fare la differenza in campionato come ai tempi di Trento. Interessante vedere come coach Messina lo sfrutterà, a Trento coach Buscaglia lo aveva trasformato in una guardia rendendolo uno dei giocatori più immarcabili della LBA, in Spagna ha faticato a trovare la sua dimensione.
Riccardo Moraschini: Ricky è IL giocatore di coach Messina! Crede molto in lui però se l'anno scorso era il primo cambio di Micov adesso ha davanti pure Shields, l'anno scorso Moraschini ha faticato ad adattarsi alla realtà Olimpia, coach Messina lo martella costantemente e voglio vedere come lo sfrutterà quest'anno.
Zach LeDay: Leggo commenti positivi sull'ex Zalgiris ma onestamente voglio vederlo prima di giudicare perché oggi non riesco ad inquadrarlo, LeDay arriva al sitema Jasikevicius dove aveva compiti molto chiari e gioco definito, Milano oggi non sappiamo come giocherà però solitamente i giocatori che lasciano lo Zalgiris poi faticano ad adattarsi a nuove realtà. Aspettiamo
Gigi Datome: Nel 1993 Max Pezzali e gli 883 uscivano col singolo "Come Mai", il ritornello di quella storica canzone recitava "Come mai, ma chi sarai, per fare questo a me, Notti intere ad aspettarti, ad aspettare te", i tifosi di Milano sono andati fuori di testa che neanche quelli Lakers e Clippers la scorsa estate con Kawhi Leonard, la stampa è arrivata a paragonarlo a Cristiano Ronaldo, un entusiasmo fuori controllo per...Gigi Datome.
Non escludo che Messina possa addirittura assegnargli i gradi di Capitano per la sua leadership, è pur sempre Gigi Datome, il valore/contributo che porta non solo in campo è unanimamente riconosciuto da tutti, uscirà dalla panchina e come al Fenerbache cercherà di dare una svolta alle partite, una second unit guidata dal duo Rodriguez-Datome è un bel lusso specie in Eurolega, bisogna anche capire le motivazioni dell'ex Virtus Roma dopo anni nell'elitè giallo-nero alla corte di Zelimir Obradovic.
Jeff Brooks: Jeff è stato il caso dell'anno scorso, dopo un buon e convincente inizio di stagione si è perso...Coach Messina, ad una domanda posta dal sottoscritto dopo Milano-Treviso, rispose che Brooks era triste. Milano lo ha confermato, forse per non lasciarlo alla concorrenza (?), perché comunque è un italiano che può tenere il campo in Eurolega, sarà una stagione importante per l'ex Malaga.
Kaleb Tarczewski: Nettamente il miglior giocatore di Milano l'anno scorso, unico lungo vero di questo roster (dopo ne parliamo), Kaleb ti garantisce fisicità, dinamismo, atletismo ed una presenza importante ed affermata nel panorama europeo.
Un solo cruccio, si è sempre scritto che vivesse in simbiosi con Gudaitis e che la presenza del lungo lituano lo aiutasse a crescere soprattutto a livello tecnico, Guda è partito e il reparto lunghi di Milano non vanta giocatori tecnicamente sopraffini.
Kyle Hines: Secondo colpo di mercato di Milano che contro ogni previsione pagò il buyout del capitano del CSKA per assicurarselo, c'è poco da dire, la carriera dell'ex Olympiacos parla da sola. Un lungo di 1.98 che non si fa mettere sotto da nessuno, esperienza, carisma, leadership e qualche stimolo in più dopo gli anni a Mosca. Messina lo ha voluto fortemente perché un giocatore con questa personalità è fondamentale per una squadra ambiziosa.
Paul Biligha: Altro giocatore sul quale Messina punta molto, lo ha spostato a lungo ma anche lui, come Brooks, ad un certo punto della passata stagione sparì dai radar. L'anno scorso aveva davanti Kaleb, Scola e Gudaitis, quest'anno avrà molte opportunità in (specie in campionato) per riscattarsi.
PRO
Squadra ibrida, non c'è un quintetto definito, tanti giocatori intercambiabili e validi, panchina profonda e di qualità rispetto l'anno scorso, un nucleo azzurro importante e tante personalità che si fanno sentire dentro e fuori dal campo (Rodriguez, Datome, Hines).
Una squadra tatticamente più accorta grazie al QI cestistico dei singoli, Delaney sarà la stella e della squadra, Micov e Rodriguez potranno essere gestiti con tranquillità senza l'ansia di averli per forza in campo ogni volta per 30 e passa minuti, quindi freschi per i finali infuocati.
Entusiasmo e forti motivazioni soprattutto dei singoli dopo un'annata deludente, la consapevolezza che questa volta Ettore Messina ha la SUA squadra, creata dalla testa ai piedi con i giocatori che voleva lui, non ci sarà l'ostacolo di lavorare sulle macerie che tanto l'anno scorso ha sofferto il P.O.B.O
CONTRO
Squadra bassa. Tolto Tarcisio (2.13) non c'è un singolo giocatore che vada oltre i 2.03, lasciar andar via Gudaitis potrebbe esser stata una mossa che alla lunga rischi di pagare caro.
È vero che avere tanti giocatori intercambiabili è un pro perché non si danno punti di riferimento agli avversari ma allo stesso tempo si rischia un mappazzone.
Nucleo azzurro importante ma deve essere valorizzato, scene dell'anno scorso con i vari Della Valle, Brooks e Biligha abbandonati e poi resuscitati dal nulla non aiutano.
L'anno scorso coach Messina più e più volte bacchettò la difesa dei suoi evidenziando le lacune individuali, Hines è stata sicuramente una toppa importante, vediamo gli altri soprattutto sulla prima linea dove Punter, Rodriguez, Micov non eccellono nel fondamentale.
Per Milano questa stagione è una MUST PROVE, in campionato le avversarie dirette non si sono rinforzate pesantemente, in Eurolega il livello è sempre alto e anche chi si è indebolito dalla pandemia offre un roster tosto ma Milano non ha scuse, deve stare nelle prime 8 se non la prima dopo le 4 corazzate (CSKA, Barcellona, Efes e Real Madrid). Messina ha chiuso il roster forse con un pizzico di fretta ma ha i giocatori che voleva, solo Derrick Williams è saltato per le alte pretese economiche, l'età media del roster non è un problema anche perché i nuovi arrivati sanno come si gestisce una stagione su più fronti e come si vince.
INFO
Basketball-Evolution con F.M.B e Stefano seguirà l'Eurolega 2020/21 in maniera più consistente con post sulle partite e FOCUS vari, chiaramente un occhio di riguardo verso Milano in quanto unica squadra a rappresentare i colori azzurri nella manifesatzione, per tutto quello che riguarda il mondo Olimpia Milano vi invito a seguire gli amici di RealOlimpiaMilano, portale 24/7 sulle vicende della squadra meneghina.
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