Round Olimpia (#22): le considerazioni dopo la vittoria contro il Baskonia
Torna il sorriso in casa Milano perché non c'è solo il successo contro gli spagnoli ma risposte importanti dai singoli.
Marco Brondi
Torna il sorriso in casa Milano perché non c'è solo il successo contro gli spagnoli ma risposte importanti dai singoli.
L'Olimpia Milano interrompe a 5 la striscia di sconfitte consecutive battendo di personalità il Baskonia con risposte importanti dal gruppo e dai singoli che andiamo ad analizzare in punti
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Quality Win. Questa non è solo la prima vera “Quality Win” della stagione biancorossa. Una vittoria, per la prima volta, da Olimpia Milano da Eurolega: difesa perfetta per 40' tenendo ad 83 punti il miglior attacco della competizione, nessun crollo nella ripresa, tenuto botta alle fiammate di Giedraitis, 4° periodo combattuto dove per la prima volta Milano ha tirato fuori personalità, tranquillità, lucidità e cinismo.
- Playmaker. Debutto superbo per Shabazz Napier, gli sono bastati i primi possessi per dirigere l'attacco e ridare tranquillità alla squadra. Intelligente nel non forzare, attento nelle letture, per la prima volta si sono visti chiudere dei pick'n roll (!) e poi, perché Napier è anche finalizzatore, 4 punti nel finale in volata per mettere il risultato in cassaforte. Su Twitter ho usato una delle tante scene leggendarie del “Grande Lebowski” per descrivere la prestazione dell'ex UConn. POBO, hai aspettato troppo
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Uber Johannes. Quante volte ve lo dissi nelle dirette su Instagram? Quante volte vi dissi che Voigtmann aveva un blocco e non era diventato una sega dall'oggi al domani…Prima gara con grande responsabilità (mancava Melli) e partita da vero Voigtmann: 16 punti con 4 triple tutte pesanti, 8 rimbalzi, presenza in difesa ed attacco con ottime letture e anche iniziative al ferro. Una rondine non fa primavera, vero, ma SE il tedesco si è sbloccato potrebbe essere il VERO colpo per Messina.
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Inossidabile Hines. Napier ottimo, Voigtmann MVP, Luwawu-Cabarrot ancora molto bene ma la spina dorsale di Milano ieri ha il #42 sulla schiena. Hines, come detto dallo stesso Messina in conferenza stampa, MONUMENTALE. Il vero Hines che dietro non ti fa passare e davanti è incisivo con le sue giocate…e adesso che c'è un playmaker che lo vede
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Serenità. L'aspetto più evidente e sottolineato dal P.O.B.O è stato quello mai visto fino ad oggi: calma e serenità. Per la prima volta Milano, soprattutto in attacco, ha eseguito senza frenesia, senza ansia, senza confusione e con le idee chiare. La prestazione di Devon Hall è la fotografia della bella partita di Milano: sempre cosa giusta al momento giusto.
- Mitrou-Long: 👋👋👋
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