Nazionale, ecco Pozzecco: "Il giorno più bello della mia vita"
Il nuovo Ct dell'Italbasket si è presentato oggi ai media: "Voglio essere il 13° uomo in campo". Petrucci: "Scelta giusta!"
Il nuovo Ct dell'Italbasket si è presentato oggi ai media: "Voglio essere il 13° uomo in campo". Petrucci: "Scelta giusta!"
Gianmarco Pozzecco è diventato il 22° allenatore della storia della Nazionale Italia Maschile di pallacanestro, il 25 giugno (nella sua Trieste) comincerà il suo cammino alla guida degli Azzurri e oggi si è presentato ai media.
Petrucci
La conferenza stampa è stata aperta da un monologo del presidente FIP Gianni Petrucci: “Non è stato facile per me ma ho ritenuto fare questa scelta adesso. Accetto le critiche, sui social mi attaccano tutti ed è stata la fortuna, più mi si attacca e più sono contento. Ma Pozzecco è la scelta ideale: da tempo lo stavo seguendo, abbiamo fatto una scelta straordinaria - aggiunge - Abbiamo fatto una scelta straordinaria, è una persona onesta, simpatica, che ha allenato e bene. Abbiamo fatto la scelta giusta, Pozzecco è l'uomo ideale per la pallacanestro”.
Rivolgendosi a Pozzecco: "Gianmarco, da oggi la tua vita cambierà , perché essere allenatore della nazionale è il massimo che un giocatore possa sperare e perché rappresenti il Paese. Sarai l'emblema del nostro movimento.Nello sport si possono avere grandissimi successi nelle coppe, grandi grandissime soddisfazioni, ma quando si allena la nazionale è un altro mondo".
Sull'addio a Meo Sacchetti: “So che la scelta che ho fatto forse non era nel momento ideale, non sono un santo, sono una persona normale, con i piedi per terra ma l'ho ritenuta opportuna, dovevo farla adesso, o forse prima. È chiaro che la scelta di un allenatore della nazionale dipende solo da un uomo, è una delle poche caratteristiche regolamentari che ha una federazione - aggiunge - In queste scelte si è sempre soli. Quindi tutti i risultati li prendiamo con le spalle larghe, ma sappiate che si è partiti con il piede giusto, sono convinto di aver fatto la scelta giusta”.
Pozzecco
Il discorso in apertura di Pozzecco: "Ringrazio il presidente per avermi dato questa opportunità Con Petrucci ci conosciamo da un po', abbiamo un denominatore comune, la grande considerazione per la maglia azzurra. Penso che ci siano pochi sportivi che hanno sofferto per come ha sofferto il sottoscritto per la maglia azzurra - il riferimento agli Europei del 1999 - Allora dissi che tifavo contro la Nazionale ma in realtà tifavo contro la sofferenza che mi lega ancora di più alla medaglia che abbiamo vinto ad Atene. Nessuno ha goduto per come ho goduto io".
Sull'approccio alla Nazionale: "Allenare una Nazionale è più complicato oggi rispetto a quando giocavo io, alla luce di quella che è l'organizzazione delle competizioni. Ci sono delle finestre dove non puoi chiamare certi giocatori. La necessità sarà quella di avere un gruppo unico, riuscire a formare qualcosa che dal punto di vista umano abbia peculiarità forti - aggiunge - Servirà la consapevolezza che in certe situazioni saranno protagonisti, in altre saranno esclusi. Diventa indispensabile creare una sorta di famiglia".
Sullo staff e convocazioni: "Voglio uno staff che abbia un senso. Io sono allenatore particolare, non ho i canoni dell'allenatore classico, mi reputo il 13° giocatore in campo che purtroppo non può varcare la linea. Metteremo insieme le mie necessità e quelle della Nazionale - aggiunge - La mia responsabilità nei confronti di convocati ed esclusi sarà talmente studiata e valutata che sono convinto di avere pochi margini errore. Poi dipenderà anche dalla scelta dei giocatori. Vogliamo fare una Nazionale competitiva, ma anche un gruppo di persone con grande senso di squadra. Io sono molto più elastico di tanti miei colleghi, ma in Nazionale servono determinate regole. Poche, ma che devono essere rispettate".
Al momento delle domande ho chiesto al Poz l'importanza di questa stagione alla corte di Messina all'Olimpia Milano e quanto abbia arricchito il suo bagaglio tecnico da allenatore: "Il bagaglio di esperienza non ci sta più in macchina. Sono estremamente felice. All’inizio ero quasi infastidito dei dubbi, ma poi ho pensato fosse lecito pensarlo. Ora è passata una stagione ed il rapporto con Ettore è stato meraviglioso, Non vorrei definirlo padre e figlio, lui non è troppo vecchio, ma come fratellino sì. Dire quanto ho imparato da Messina credo sia banale e superfluo, sono stato a contatto per un anno con il migliore del mondo. Mi ha insegnato tanto, non so quanto io sia riuscito ad apprendere, ma è stata un’annata fantastica. E mi auguro che la stagione si concluda nel migliore dei modi".
Già che c'ero ho chiesto al presidente Petrucci un resoconto della situazione inerente a Paolo Banchero, Petrucci ha subito girato la patata bollente e Salvatore Trainotti (GM) il quale ha risposto: “C’è la disponibilità del ragazzo di giocare con l’Italia. Ora è dentro nel draft, quando i suoi impegni saranno compatibili con il mondo NBA ci raggiungerà. Quest’estate Gianmarco incontrerà Paolo e sarà un primo momento per conoscerlo”.
Il programma del Poz
L’esordio di Pozzecco sulla panchina Azzurra avverrà il 25 giugno prossimo a Trieste in occasione dell’amichevole che l’Italbasket disputerà contro la Slovenia.
Il primo impegno ufficiale ad Almere il 4 luglio contro i Paesi Bassi nell’ultimo match della prima fase di qualificazione alla FIBA World Cup 2023.
In agosto le amichevoli contro Francia (12 agosto a Bologna e 16 agosto a Montpellier), Serbia e Germania o Repubblica Ceca (19 e 20 al torneo di Amburgo) e le due gare ufficiali contro avversari da definire nella prima “finestra” della seconda fase di qualificazione al Mondiale 2023. Dal 2 al 18 settembre l’EuroBasket 2022 (2/8 settembre girone preliminare al Milano Forum).
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