Hard Drive Team 2016/17: Charlotte Hornets
Gli Charlotte Hornets la scorsa stagione hanno recuperato il filo del discorso che avevano momentaneamente smarrito nel 2014/15. Coach Steve Clifford, alla quarta stagione sulla panchina degli Hornets, ha portato la franchigia nuovamente ad un record vincente, 48-34, e conseguentemente alla post season, dove la squadra del North Carolina è stata eliminata in sette partite dagli Heat.
Clifford ha ridato equilibrio in attacco, si è fidato molto delle sue rotazioni, chiedendo uno sforzo da tutti a rimbalzo ed in difesa, specie sul lato debole, catastrofico la stagione perdente. Soprattutto ha restituito motivazioni ad un roster che necessitava di credere in loro stessi e nella bontà del loro lavoro. Adesso l'obbiettivo è quello di riuscire quanto meno a restare su questi livelli di competitività, se non addirittura a migliorarsi.
L'ossatura del roster è stata abbondantemente riconfermata, i giocatori che sono arrivati sembrano avere nella volontà di tornare ad alto livello la qualità necessaria che potrebbe aiutarli ad inserirsi in una squadra comunque ancora alla ricerca di un'identità. In fin dei conti a Charlotte stanno studiando per tentare di diventare grandi. E coach Clifford ha l'esperienza necessaria per poterli portare ancora più su. Certo occorrerrà che tutti facciano un salto di qualità in avanti.
Ad iniziare dal leader della franchigia Kemba Walker. Giocatore elettrizzante che da quando è arrivato nella NBA ha fatto vedere cose egregie in attacco, per produzione punti e ball handling. Certo pecca un po' di continuità ad alto livello e dovrebbe cercare di coinvolgere di più i suoi compagni evitando di diventare un pericoloso accentratore di gioco. Un altro giocatore da cui ci si aspetta parecchio di più è Nicolas Batum. Il francese è arrivato accolto con grande entusiasmo ma non ha giocato una stagione come le due precedenti a Portland, specie in difesa, specialità della casa. E' rimasto anche Marvin Williams, che invece ha giocato un'ottima stagione. Da lui ci si aspetta un certo tipo di lavoro, e sta diventando uno specialista in tiro da tre, rimbalzi, difesa e gioco anche duro. Si aspetta una crescita importante da Frank Kaminski, che ha affrontato la stagione da rookie esattamente per come si pensava, ma adesso deve togliersi la maschera di uomo tutto fare per tornare ad essere l'attaccante leader e trascinatore che è stato al college. Una stagione da sano è quella richiesta a Michael Kidd Gilchrist. Il suo apporto è importante, sotto i tabelloni, per l'energia che ci mette ed anche in difesa. Cody Zeller è un altro giocatore che riesce a dare in campo sempre quello che gli viene chiesto, lungo dinamico, buon difensore, giocatore di grande utilità.
Chi sembra aver smarrito la strada e Spencer Hawes, troppo preso a mettersi a posto acconciature improbabili che a fare il giocatore di basket. Ed avrebbe anche centimetri e mano per giocare e dare una mano a questi Hornets. Anche da Jeremy Lamb si attende una stagione che vada oltre al semplice compito di tiratore che si è ritagliato nella lega. Giocatore che sembra sempre accendersi troppo poco rispetto al talento che si suppone abbia. E' tornato a Charlotte Ramon Sessions. Farà il back up di Walker, deve dare il suo apporto offensivo e l'esperienza da veterano che serve sempre nelle squadre che puntano in alto. Brian Roberts vedrà calare i suoi minuti, ma la sua fragilità è un lusso che non ci si può permettere. I due arrivi estivi più importanti per gli Hornets sono stati Roy Hibbert e Marco Belinelli. Hibbert ha svernato un anno in California sponda Lakers, dimostrando che le voci sul fatto che la sua carriera avesse imboccato il viale del tramonto erano vere. Al di là della disastrosa franchigia in cui è capitato, lui è sembrato capitato lì per caso. Adesso coach Clifford sembra intenzionato a (ri)dargli una chance. E lui non la deve sprecare, cercando di tornare quel giocatore leader in difesa ed utile in attacco che è stato per lunghi tratti ai Pacers. Altrimenti finirebbe in fretta nel dimenticatoio. Belinelli arriva in una squadra in cui ha la possibilità di ritagliarsi uno spazio importante. Non deve dimostrare più niente a nessuno, deve solo ritrovare il suo gioco e tornare a farlo per vincere. Aaron Harrison si troverà a dover fare il roster in degli Hornets già molto completi nel suo ruolo, così come Andrew Andrews e Rasheed Sulaimon, vediamo chi resisterà ai vari tagli.
% Playoff: 55% - il roster che hanno dovrebbe garantire a Charlotte i playoff, certo che ad est la concorrenza si è alzata parecchio e bisognerà lottre per la post season ogni sera, con meno pause possibili.
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