Butler bacchetta Rose sull'etica di lavoro
Quella che ormai è a tutti gli effetti la stella dei Bulls non gradisce i metodi di allenamento del suo compagno illustre, soprattutto per il ruolo che ricopre.
Se Jimmy Butler (26 anni) è arrivato dov'è riuscendo a firmare un signor rinnovo di contratto questa estate (5 anni per $90 milioni) oltre al suo talento lo deve soprattutto alla sua mentalità e all'etica di lavoro che lo hanno accompagnato dai tempi di Marquette fino ai Bulls, la franchigia dell'Illinois è praticamente nelle sue mani tanto che adesso è lui che alza la voce nello spogliatoio.
In teoria la stella dei Bulls sarebbe quel Derrick Rose (27 anni) oggi è fermo ai box, un Rose amico di Butler ma anche nel mirino delle sue critiche soprattutto in merito all'etica di lavoro; Joe Cowley del "Chicago Sun-Times" ha riportato le parole di un ex membro di Chicago che sottolineava come al #21 non andava a genio il modo di lavorare dell'ex Tigers durante gli allenamenti contando che D-Rose sarebbe il teorico uomo franchigia e che quindi doveva essere lui il 1° a mandare i messaggi alla squadra.
Nello specifico il picco della tensione arrivò nella serie contro i Cleveland Cavaliers ai Playoffs 2015, Butler era il top-scorer di Chicago nonché il 1° terminale offensivo della squadra e fresco di "Most Improved Player", questo non andò giù a Rose che diventò di colpo più aggressivo del solito in campo e anche fuori.
In una recente intervista il neo-coach Fred Hoiberg ha paragonato la dedizione al lavoro di Butler a due suoi illustri ex compagni di squadra come Kevin Garnett (29 anni) e Michael Jordan, contando il nuovo contratto di Butler e le paturnie di Rose (vedi cosa ha detto al Media-Day) a Chicago si prospetta un'annata interessante, come se il solo Jay Cutler non bastasse...
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