Eurolega: Saturday Morning del 5° round 2023/2024

I liberi sbagliati da Satoransky e da Teodosic decidono il Clasico ed il Derby Eterno di Belgrado, Pozzecco esordisce da coach in Eurolega

Scritto da Stefan Mancuso Nekic  | 

I liberi sbagliati da Satoransky e da Teodosic decidono il Clasico ed il Derby Eterno di Belgrado, Pozzecco esordisce da coach in Eurolega

Saturday Morning (R5)

Deck e Facu, il tandem argentino decide il Clasico dando al Real la vetta solitaria.  

Non è bastato al Barcellona un primo quarto dove il Real ha faticato in fase offensiva e nel quale solo i lunghi nei blancos riuscivano a inquadrare il canestro per mettere in sicurezza una vittoria nel Clasico. Vesely parte ottimalmente e porta presto i suoi avanti in doppia cifra. Quel 16-30 maturato dai catalani nei primi 14 minuti della sfida del Wizink Center doveva essere l'occasione per gli ospiti di prendere il largo e non voltarsi più e quando queste situazioni non vengono sfruttate si rischia di pagarne le conseguenze. Perché è questa la questione se dopo aver avuto un vantaggio in doppia cifra fai rientrare in partita una squadra come quella dei blancos sai quale destino ti attende. Non appena Gabriel Deck (20 punti) ha ingranato la seconda marcia, la partita è cambiata e con un 12-0 i padroni di casa arrivano già sul -2. L'intesa nel pick&Roll tra il lungo argentino ed il play connazionale Campazzo (7 assist) infiamma la manovra offensiva dei campioni d'Europa mentre a fare da cornice è l'ottima serata a rimbalzo di un attento Vincent Poirier. I madrileni recuperano e fuggono e in questi casi l'unico vero rischio per il Madrid è quello di piacersi troppo a tal punto da arrivare a togliere il piede dall'acceleratore troppo presto. Il calo nell'intensità difensiva e nella manovra offensiva visto durante il quarto finale è proprio sintomo di questo rischio che porta la partita a vivere un finale incerto. Sfruttare questi regali che hanno portato il risultato dal +14  blancos al 59 pari in pochi minuti è il perfetto esempio di uno dei pochi modi di battere il Real.
O si fugge subito e si cerca di mantenere i blancos a distanza o si sfrutta i pochi shutdown delle merengues per poi sperare che Llull o Rodriguez non si accendano nel finale.  Il Barcellona è stato tanto bravo a sfruttare questa situazione nel periodo finale quanto è stato capace Satoransky a rovinare tuto  sbagliando il primo dei tre tiri liberi che potevano portare l'incontro all'overtime condannando i suoi a perdere il Classico dopo un primo quarto dominato da Vesely e un quarto finale nel quale i catalani hanno avuto il merito di non smettere di crederci. Il Real vince comunque meritatamente visto il dominio del duo argentino che ha segnato la partita nella sua fase centrale.  

La nuova sfida francese del Poz

Giammarco Pozzecco è un allenatore di Eurolega e nonostante molti siano i suoi detrattori, lui si merita completamente questa opportunità. Come sa portare entusiasmo il Poz non lo sa fare nessun coach in Europa ed è proprio ciò che serve in questo momento all'Asvel. I francesi devono dimostrare di meritarsi il posto in questa competizione e dopo anni di delusioni e prestazioni scadenti l'entusiasmo era la cosa che più mancava alla squadra di cui Tony Parker è proprietario.  Se non avete visto le prime 4 dei francesi sappiate che l'Asvel  le aveva perse tutte e solo una di queste partite era finita con un distacco sotto la doppia cifra. La rosa non sarà da playoff, ma una squadra che ha a libro paga dei veterani come De Colo e Lauvergne, due ex giocatori NBA come Mike Scott e Frank Jackson che oltreoceano hanno fatto qualcosa in più del semplice garbage time, un centro fisico come Moustapha Fall e una buona point guard in Paris Lee non si può permettere di fare da squadra materasso nella massima competizione cestistica europea anche perché prima o poi se le cose continuassero in questo modo il Board che deve pensare a mantenere il più appetibile possibile la propria competizione sarebbe obbligato ad intervenire e decidere sul futuro dei francesi come partner in Eurolega.
Al Poz, quindi, viene chiesto di trasmettere la sua grinta ad un gruppo che deve tirare fuori l'orgoglio e iniziare a giocare con più energia e passione in modo da rendere almeno combattute ed equilibrate, quindi godibili, le proprie partite I segnali nella partita d'esordio con la Virtus vanno in questa direzione. I francesi nonostante la sconfitta hanno mostrato un energia e una fame agonistica completamente diversa rispetto a quella messa in campo nelle partite giocate contro le due serbe solo qualche settimana fa nei primi 2 round. Non solo De Colo e compagni hanno reso difficile la serata ai bolognesi, ma sia in attacco che in difesa si è vista la voglia dei padroni di casa di staccare con il passato. La vera sfida sarà mantenere questa determinazione lungo tutta la stagione ma come ho già detto non esiste persona più adatta rispetto a Pozzecco nel tenere alta la grinta dei propri giocatori. Nonostante la sconfitta i francesi si sono fermati ad un tiro da 3 sbagliato da Scott dai supplementari offrendo al pubblico una partita godibile e intensa

Avramovic salva il Partizan nel finale, ma quanti errori per Napier e Teodosic 

Non è iniziata al meglio la stagione europea delle due serbe con entrambe vincenti solo con l'Asvel nei primi 4 round. Oltre al blasone del derby cittadino le due squadre erano, quindi, davanti al primo crocevia stagionale. La partita è stata una montagna russa di emozioni con il Partizan che scappa subito sul 17-2 grazie ad un ottimo Kaminsky. La Stella Rossa riesce, però, a raddrizzare la partita grazie alle percentuali dall'arco e ad un ottimo Bolomboy che si è dimostrato essere l'unica vera costante nella manovra biancorossa nella serata. Dopo le dimissioni di Ivanovic l'aspetto più migliorato sembra la comunicazione del lungo ex Olympiacos con le guardie a disposizione e dalle azioni in pick&roll si sono creati gli spazi per alimentare prima la rimonta e poi la contro fuga biancorossa, ma l'ottima difesa nella fase centrale del match e le ottime percentuali dall'arco vengono presto vanificare dalle troppe palle perse di un Napier lontano parente di quello visto sia a Milano che all'esordio con l'Asvel.
Se a ciò si aggiunge la testardaggine di Milos nel provare conclusioni da 3 in una serata personale decisamente opaca si dà la possibilità ai bianconeri di rientrare. E si sa quando si tratta di imbastire rimonte o fare giocate importanti per il Partizan o per la Serbia Aleksa Avramovic risponde sempre presente. In un periodo in cui Punter non è in forma, è il serbo ex Varese a prendere in mano il match e riportare i suoi davanti a suon di canestri e palle rubate. I biancorossi ricevono anche la chance per rientrate in partita nella lotteria dei liberi,ma Teodosic conferma il suo periodo negativo sbagliando ben tre liberi nel finale e condannando i suoi ad un 1-4 che visto anche il calendario non proibitivo che comprendeva Virtus, Žalgiris, Partizan e Asvel oltre al Monaco, rende già ripido il percorso per tornare in zona playoff  visto che le sfide più dure arriveranno dopo per i biancorossi. Il Partizan, invece, torna a vita e nonostante con questa vittoria e nonostante un Punter da ritrovare torna a respirare. Avramovic è in uno stato di grazia che dura dal mondiale e vista l' immensa intelligenza cestistica del giocatore serbo era solo questione di tempo prima che facesse parlare di sé.

Qui Olimpia ⚪️🔴

Qui Virtus ⚪️⚫️


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