LeBron James sullo scontro Cina-NBA e su Morey
Negli ultimi giorni lo scontro tra Cina ed NBA è, almeno a livello mediatico, scemato rispetto a settimana scorsa soprattutto durante le due esibizioni a Shanghai e Shenzen tra Lakers e Nets, dopo il silenzio (obbligato) LeBron James (34 anni) ha voluto dire la sua.
Grazie a Shams Charamia (The Athletic) siamo venuti a sapere che durante le due esibizioni cinesi sono statue ben due riunioni tra giocatori e NBA col Commissioner Adam Silver; quella solo tra i giocatoti di Nets e Lakers è stata condotta da LeBron, Kyrie Irving (27 anni) e Kyle Kuzma (24 anni), alla fine i giocatori hanno pensato ai loro interessi preferendo che fosse la Lega a metterci la faccia per prima onde evitare conseguenze ed infatti il tema della riunione con Silver era proprio su questo argomento sostenuto dal leader giallo-viola.
LeBron stanotte ha parlato apertamente della faccenda e sulla miccia che ha innescato il misfatto, il tweet Daryl Morey (CLICCA QUI per leggere), queste le sue parole a Ben Golliver (Washington Post):
Non è mia intenzione entrare in conflitto con Daryl Morey, ma credo che non fosse istruito in merito alla situazione. Molte persone potrebbero uscirne danneggiate non solo a livello economico, ma anche fisicamente, emozionalmente e spiritualmente. Credo che probabilmente non era informato ed educato sulle vicende, Perché quando ti esponi nel dire o fare e conosci il pubblico col quale ti relazioni a volte le cose possono cambiare per il meglio. I social però possono non essere sempre il mezzo adatto per migliorare le cose nel modo migliore, ma questo è il mio pensiero.Dopo queste dichiarazioni James ha voluto, via Twitter, specificare che Morey non fosse non educato sulle conseguenze del suo Tweet ma che il tempismo è stato il vero problema.
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